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Nuova Hyundai i30

Le immagini della nuova Huyndai i30


Di ritorno da una visita lampo a Francoforte, dove abbiamo avuto la possibilità di osservare dal vivo la nuova Hyundai i30. Un modello che dichiara fin da subito guerra a Sua Maestà Golf. Possibile? Forti del quinto posto tra i costruttori, dei 3,6 milioni di veicoli venduti in tutto il mondo e del 5% di mercato conquistato quando quest’ultimo si è contratto proprio del 5%: l’ottimismo in Corea non manca. I motivi del successo possono essere diversi, ma anche i più critici riconoscono il salto in avanti fatto in termini di qualità stilistica e dei materiali, rispetto alle Hyundai di qualche anno fa.

La nuova Hyundai i30 nasce sulla base di un modello che per certi versi è stato capostipite del nuovo corso coreano. Progettata interamente in Europa, è stato il primo tentativo di creare un veicolo espressamente dedicato ai clienti del vecchio continente. Il nuovo modello punta ancora più in alto, portando nel segmento C dotazioni di livello superiore. Vediamo allora qualche caratteristica. 378 litri di capacità (+10% rispetto alla versione precedente), cruscotto TFT supervision clusters ad alta visibilità, navigatore con schermo da 7 pollici, clima bi-zona, tetto panoramico, sterzo con regolazione flessibile a tre modalità, il tutto senza dimenticare sistemi di sicurezza attiva e passiva per raggiungere le 5 stelle Euroncap. Qualche indiscrezione sulle motorizzazioni. 3 motori benzina e 3 disel con potenze dai 90 ai 135 cv, più un nuovo 1.6 benzina Blue Drive da 128 cv che promette emissioni sotto ai 100g C02. Bocche cucite sui prezzi di vendita, anche se si è parlato di un abbassamento del TCO (Total Cost Ownership – Costo Totale di Proprietà).

Avendola vista da vicino la prima impressione è quella di un’auto sicuramente interessante, con un design sportivo ma senza esagerare. Si fanno notare le due linee parallele che corrono lungo la fiancata a livello di finestrino e maniglie. Cofano molto simile a quello della i40, che punta verso l’esagono della mascherina frontale, contornata dai due gruppi ottici “importanti”. Rinnovato anche il posteriore, dove ora trovano posto i fanali disposti orizzontalmente. Decisamente particolari i cerchi dalla doppia tonalità, realizzati con due metalli differenti, che si fanno notare quando li si osserva da vicino. Salendo a bordo la prima sensazione è la spaziosità. Da questo punto di vista ho fatto una piccola prova, tanto per dare l’idea. Con il sedile completamente arretrato non riuscivo a toccare i pedali (supero i 180 cm di altezza): ebbene in questa posizione, sedendomi sul divanetto posteriore, le ginocchia non toccavano il retro del sedile anteriore, davvero sorprendente. I materiali al tatto sembrano di buona fattura, con una gradevole alternanza di colori. Abbiamo trovato qualche plastica un po’ “sottotono”, che però ci è stato assicurato che sparirà nella versione definitiva. Ottima la visuale cromatica offerta dal cruscotto così come l’ampio display multifunzione. Ultimo, il tetto panoramico aiuta ovviamente quell’effetto di luminosità interna.

Nuova Hyundai i30
Nuova Hyundai i30
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A Francoforte abbiamo avuto l’occasione di parlare con Thomas Burkle (Chief Designer di Hyundai Motor Europe), il papà della nuova Hyundai i30. Secondo Burkle il disegno della i30, così come tutte le Hyundai di ultima generazione, trae origine dalle forme della natura. La scultura fluida si ispira al movimento dell’acqua, alla forma delle rocce levigate così come alla sabbia mossa dal vento. La i30 presenta l’esagono frontale che è ormai il segno caratteristico di Hyundai. Le linee mostrano una certa muscolarità, la cui forma viene esaltata da una scelta curata nei colori che mettono in evidenza il gioco luci/ombre come nella i40. La parentela tra la i30 e la i40 c’è e si vede, tanto che lo stesso Burkle la definisce con affetto come il fratellino minore. Il tetto panoramico dona luminosità all’interno, dove si notano materiali di buona qualità e fattura.

Abbiamo allora chiesto a direttamente Burkle come è nata la i30:

L’idea iniziale è stata quella di avere un’auto “compatta”, con una linea bassa ma che avesse nello stesso tempo tanto spazio a bordo. Da questo punto di vista ci è venuto incontro il downsizing: è il trend del momento. Se notate la parte anteriore della i30 è più corta e questo ci ha permesso di avere un abitacolo di lunghezza maggiore. Le persone che salgono a bordo si stupiscono sempre di quanto spazio ci sia. Si tratta di qualcosa di simile che abbiamo già sperimentato sulla i40 e che secondo me si sposta bene con la scultura fluida. Dal punto di vista degli interni volevamo portare la i30 su un altro livello, che potremmo definire di lusso. Che poi riportiamo all’esterno con un effetto “gioiello” soprattutto nella zona dei fari anteriori. E’ stata una sfida anche questa. Se invece parliamo del comportamento della vettura, rispetto alla i30 precedente questa è più muscolosa, energica, filante. Nello stesso tempo volevamo evidenziare le ruote, perchè questa sarà un auto ben piantata per terra.”

Una domanda più in generale sul design. Si parla del design “europeo” di Hyundai, però noi siamo abituati a conoscere il design italiano, quello francese, quello tedesco e così via. Da questo punto di vista cossa significa per lei “europeo”?

Beh europeo vuol dire prima di tutto porre attenzione alle proporzioni, direi che questo è un fattore chiave. Poi dobbiamo considerare altri fattori che ci differiscono dagli altri continenti. In Europa ad esempio abbiamo uno stile di guida più sportivo, qui possiamo guidare più veloci che in America, che è diverso dal classico “cruising” come lo intendono loro. Tieni presente che per il design da noi lavorano una decina di persone che arrivano da nazioni diverse, Italia compresa“.

Sempre a Francoforte siamo riusciti a scambiare qualche parola anche con Allan Rushforth, Vice President Hyundai Motor Europe. Occasione per capire qualcosa in più sulla strategia Hyundai e soprattutto su cosa ci si aspetta da i30 ed i40.

Diciamo subito che si tratta di due modelli europei che come abbiamo già illustrato sono stati realizzati per gli automobilisti europei. Quello che ci stupisce positivamente è che con i40 stiamo riscontrando un buon successo anche fuori dall’Europa. La i40 non può essere considerata ancora un’auto globale, effettivamente deve ancora farsi strada negli Stati Uniti, ma quello è proprio un altro discorso per il tipo di auto che rappresenta. Con i40 e i30 stiamo cercando di elevare la percezione del marchio, che era legata fino a qualche anno fa al prezzo basso. Noi non vogliamo che le persone acquistino una Huyndai per il prezzo basso, vorremo che lo facessero perchè gli piace, che è una cosa diversa. A questo aggiungiamo l’attenzione ai servizi che possiamo considerare aggiuntivi, come la garanzia di 5 anni. Tra le altre cose ci aiuta, perchè ci fa stare vicino ai clienti. Anzi, ci permette di stare a contatto anche con i clienti che l’hanno acquistata di seconda mano, fattore altrettanto importante. Motori Fuel Cell? Si, sono importanti, stiamo andando in questa direzione perchè lo sviluppo di questa tecnologia ci permette di sviluppare contemporaneamente anche l’ibrido. Nello stesso tempo pensiamo che il motore a combustione interna abbia ancora molto da dire, quindi aspettiamoci ancora miglioramenti anche su questo fronte.”

Non rimane che provare la nuova Hyundai i30 su strada, in attesa del listino prezzi ufficiale e della presentazione definitiva durante il prossimo Salone di Francoforte.

Nota: abbiamo pubblicato unicamente le immagini ufficiali disponibili al momento, in quanto il resto del materiale fotografico/video è sotto embargo.