Autovelox: le regole da seguire e quando contestare le multe
Grandi polemiche soprattutto a Roma per la campagna ‘Andate Piano’: ecco come difendersi
Oltre allo sciopero dei benzinai, c’è un altro tema molto caldo per gli automobilisti: gli Autovelox. Prima a Milano e soprattutto nei giorni scorsi a Roma c’è stato un incremento di dispositivi notevole, che sta facendo parecchio discutere in questi giorni. La campagna ‘Andate Piano’, lanciata nella Capitale, sta facendo molte ‘vittime’ e si parla di oltre 4.000 multe comminate solamente nelle prime due settimane. E le associazioni dei consumatori si sono infuriate, parlando di abusi nei confronti dei cittadini.
LA MAPPA DEGLI AUTOVELOX A ROMA
Oltre al rispetto del codice della strada, come è possibile ‘difendersi’ dagli Autovelox? Per essere valide le multe, devono essere rispettate alcune regole importanti, come spiegato da Paolo Martinello, presidente di Altroconsumo:
1) L’autovelox deve essere omologato dal Ministero dei Trasporti
2) L’autovelox fisso deve essere segnalato almeno un chilometro prima e ben visibile, così come deve essere chiaramente in vista anche quello mobile sulla volante della Polizia. Anche se in quest’ultimo caso non è obbligatoria la segnalazione.
3) L’autovelox può essere gestito solamente da parte di organi che svolgono funzioni di Polizia stradale.
4) L’infrazione deve essere immediatamente contestata in loco, tranne se viene ravvisata su una strada “a scorrimento veloce”, dove non è possibile organizzare un posto di blocco.
5) Deve essere applicato un margine di tolleranza alla velocità rilevata: il 5%, con un minimo di 5 km/h.
6) La fotografia può ritrarre solamente il trasgressore, che deve ricevere direttamente l’immagine.
Se qualcuna di queste regole non viene rispettata, allora la multa non è valida e può essere contestata al Prefetto entro 60 giorni o al Giudice di Pace entro 30 giorni. Inoltre, l’informativa per gli automobilisti è garantita dalla pubblicazione online delle postazioni dove vengono effettuate le rivelazioni.