Motor Show 2014: Bologna rilancia la sfida al mondo dell’auto
Mentre la fiera emiliana affila le sue armi il suo ex patron da Milano prepara la contromossa
Il Motor Show di Bologna ha lanciato oggi la sua sfida definitiva: la 39ma edizione si farà e prenderà il via come sempre nelle aree della Fiera di Bologna sabato 6 dicembre per concludersi domenica 14 dicembre. Lo ha confermato questa mattina, Giada Michetti, ad di GL events (la società francese che nel 2007 comprò da Alfredo Cazzola la manifestazione) nel corso di una delle quattro conferenze stampa tenute in simultanea con collegamento streaming a Milano, Bari, Bologna e a Roma presso la sede centrale dell’Aci. Sparsi per l’Italia erano anche gli altri protagonisti del “pull” che, dopo il drammatico flop della mancata edizione 2013, hanno deciso di sostenere il tradizionale evento Bolognese travolto negli ultimi anni dalla crisi economica e soprattutto da quella dell’auto. Ma forse anche da una sorta di conseguente crisi di idee che hanno progressivamente deluso espositori e visitatori. Quello stesso flop che ha spinto l’ex patron del Motor Show Alfredo Cazzola a scendere di nuovo in campo, questa volta con un inedito “Milano Auto Show” insieme alla Fiera meneghina e alla vigilia dell’Expo dal 13 al 21 dicembre.
Due eventi contigui e rivali sullo stesso tema, declinati in modi diversi che batteranno comunque percorsi paralleli e che potrebbero creare non pochi problemi alle scelte degli espositori. Una cosa è certa: nessuno dei due contendenti cederà di un millimetro, il primo all’insegna della tradizione, il secondo dell’inedito assoluto soprattutto per l’area di svolgimento. Argomento appena sfiorato oggi a Roma se non provocato da una domanda della quale Giada Michetti si è liberata ricordando che “in Italia ci sono molti eventi espositivi” e augurando all’evento lombardo un “grande successo di cui tutti abbiamo bisogno”. La “partita” sta ormai entrando nel vivo poiché mancano meno di sei mesi alle scadenze mentre ancora oggi le Case automobilistiche stanno a guardare senza aver firmato nulla con nessuno dei due eventi in programma, temendo più d’ogni altra cosa che si possano trasformare in “saloni” dell’auto su cui nessuno di loro investirebbe un centesimo.
Intanto a Bologna c’era fra gli oratori la significativa presenza di Duccio Campagnoli presidente di Bologna Fiere accanto al presidente di GL events Olivier Ferraton, a testimoniare una insolita ma ferma partecipazione agli sforzi congiunti per la rinascita del Motor Show. Ma sul fronte istituzionale questa volta è apparso, in un contributo video ancora più insolito, anche Matteo Lepore assessore all’economia del Comune di Bologna ricordando quanto “l’immagine della città di Bologna sia legata all’auto e ai motori in generale” citando la Maserati e suoi cent’anni in corso di festeggiamenti, la tappa delle recenti Mille Miglia e la Ducati. E non poteva mancare neppure un breve “endorsement”, come l’ha definito Giada Michetti, anch’esso filmato, del presidente della Ferrari Montezemolo che ha formulato il suo augurio affinché il Motor Show, da sempre protagonista della comune passione “possa continuare a lungo a portare il suo messaggio”. Nulla di più, consentendo tuttavia l’ottimistica interpretazione circa la partecipazione della Ferrari.
La lista dei personaggi fra cui molti sportivi celebri è lunga, a cominciare da Sandro Munari il mitico campione dei Rallies che nel ’76 fu uno dei fondatori delle primissime edizioni insieme a Giacomo Agostini e Renato Molinari. Si è così ripercorsa la lunga storia dei successi del Motor Show, un credito che oggi Giada Michetti, ai tempi diretta collaboratrice operativa di Alfredo Cazzola, ripropone in nome di GL Events per candidare Bologna e il “suo” Motor Show a una nuova Era di nuovi successi. “La crisi ha cambiato molte cose – ha ricordato la Michetti – e la nuova edizione sarà del tutto multimediale a uso e consumo del pubblico come degli operatori mantenendo il suo spirito originale di cuore e passione”. Ne è una testimonianza il logo studiato in pura ispirazione americana del genere “Route 66” che in questo caso si legge “Route – Via Emilia – SS 9 – Motorshow”.
Ci sarà dunque di tutto, dagli anniversari di auto famose al rispolvero del “Drive in” stile Usa anni ’50 per rivedere i film più famosi con l’auto come protagonista, e ancora al “Music&Fun” in collaborazione con MTV, all’Innovazione, un percorso interattivo verso il futuro e perfino un outlet per l’acquisto immediato delle auto. Senza contare i vecchi cavalli di battaglia come i “test drive” e le gare sulla pista dell’Arena prima fra tutte il Memorial Bettega. Il meglio di eri e di oggi, si direbbe. Almeno questo è il programma che sulla carta (per ora) “promette molto pubblico e molte piattaforme di attrazione ai costruttori che vorranno partecipare” ha spiegato ancora Giada Michetti.
Ma proprio questo è un punto focale e più delicato del nuovo programma: l’auto resterà sempre il “driver” del Motor Show anche se i costruttori decidessero per qualsiasi motivo di non partecipare. E questa è forse la vera garanzia che Bologna ce la metterà tutta per portare in scena il suo Show anche per riscattare il forte ritardo con cui ha deciso di rinnovarsi. Di fatto sarà la 38ma edizione reale pur esibendo il numero progressivo (degli anni) 39: “come avviene per le Olimpiadi” risponde decisa Giada Michetti che a chiusura di conferenza stampa ha aperto simbolicamente la biglietteria e la campagna prenotazioni. Prezzo d’ingresso, 15 euro. Non resta ora che aspettare la voce del “Milano Auto Show” e dei suoi partner. Sappiamo che stanno lavorando intensamente ma, giustamente date le circostanze, con grande riserbo: se da un lato Bologna vanta la sua tradizione di successi non si può dimenticare che il regista di quei risultati fu quello stesso Alfredo Cazzola che oggi mette in gioco tutta la sua indiscussa credibilità su un piano di respiro internazionale.