Nata il 4 Luglio, anzi no: la 500X non c’è.
4 Luglio: una data storica per Fiat, ma per vedere la 500X dovremo aspettare…
Qualcuno ha creduto fino all’ultimo che oggi ci sarebbe stata una sorpresa, un piccolo colpo di scena per dare più forza e carattere alla presentazione della 500 X, una delle evoluzioni più rilevanti del modello che da solo è diventato l’immagine stessa della Fiat. Ma proprio questa volta non è successo nulla e quella di oggi è diventata per Torino, forse definitivamente, una giornata qualunque senza più alcun significato simbolico. Credo ricordino tutti che il 4 luglio è sempre stata una data importante e più che simbolica per la Fiat, e in un certo senso anche per il Paese. Era ed è l’anniversario della lancio della Nuova 500 cinquantasette anni fa, giusto nel 1957, quando la Fabbrica Italiana Automobili Torino rimetteva in moto l’Italia del dopoguerra, “quella” Italia ancora povera ma piena di grandi speranze alla vigilia dell’ormai imminente boom economico di cui proprio la Fiat fu protagonista di primo piano fino a divenire il punto di riferimento dell’industria italiana.
Non a caso il 4 luglio del 2007 Sergio Marchionne fece organizzare la più fantasmagorica festa che Torino abbia mai visto, in omaggio al 50° anniversario e al contemporaneo lancio della 500, ancora una volta Nuova. Fu una festa addirittura sfarzosa fra fuochi d’artificio e coreografie acquatiche sul Po che fecero epoca. Poi, negli anni successivi ecco, una dopo l’altra e sempre nello stesso giorno le altre tappe di un modello che è diventato una famiglia eterogenea a molto allargata in attesa ora di crescere ancora con la famosa “X”.
Solo una sigla che dovrà essere sostituita dal nome definitivo ancora misterioso per identificare la nuova crossover nata con lo stesso DNA della Jeep Renegade insieme alla quale verrà prodotta a Melfi. Per quanto se ne sa, la macchina è ormai pronta e la presentazione sembrava fissata per oggi come avevano confermato circa un mese fa anche dal Lingotto divenuto in questi giorni più che riservato sull’argomento trasformato di colpo in un piccolo “giallo” in salsa piemontese, mentre le voci di corridoio dicono che il debutto sarà riservato al Salone di Parigi a fine settembre.
Sarà un caso, una coincidenza dovuta al susseguirsi degli eventi straordinari di casa Fiat iniziati già il primo dell’anno con l’annuncio della “fusione” Fiat-Chrysler e la nascita del nuovo acronimo FCA. Sta di fatto che proprio due giorni fa un comunicato dell’azienda ha annunciato la data dell’ultima assemblea italiana degli azionisti che avverrà il primo di agosto, sottolineando che “la notizia verrà pubblicata su un quotidiano nazionale il 4 luglio”. I soci dovranno approvare definitivamente (e non c’è dubbio che lo faranno) la fusione e il nuovo assetto con le sedi societaria e finanziaria ad Amsterdam e a Londra e di qui avviare la quotazione in Borsa a Wall Street mentre in Italia il listino figurerà sul “Mercato Telematico Azionario” gestito da Borsa italiana.
In sostanza gli azionisti vedranno trasferite le proprie azioni ordinarie Fiat in altrettante azioni FCA di pari valore salvo la possibilità per quei soci che non fossero d’accordo di cederle al valore di 7,7 euro l’una (media del valore nei sei mesi precedenti). I tempi tecnici previsti sono relativamente lunghi ma l’obiettivo di Marchionne è di concludere questo ultimo importante atto entro la fine dell’anno.
Sarà questo l’epilogo di una lunga storia italiana durata 115 anni, nata e vissuta integralmente nel cuore di Torino. Ed è fin troppo facile dire che dal prossimo anno il 4 luglio sarà per FCA soltanto l’ Indipendence Day, la festa dell’Indipendenza americana dal Regno Unito di Gran Bretagna, e di Sergio Marchionne da quella Italia che da dieci anni a questa parte gli sta tanto stretta.