Ferrari 458 Spider: prima prova su strada
Ferrari 458 Spider 2011 prova su strada al volante della rossa da 570 Cv
Per provare su strada la Ferrari 458 Spider è necessario immedesimarsi nel “cliente tipo” che la casa di Maranello ha preso a modello per sviluppare questa versione. Una stupenda giornata di sole sulle colline tra l’Emilia e la Liguria, strade statali che chiedono solo di essere percorse: il primo gesto, quasi automatico è quello di risvegliare il V8 con il pulsante sul volante e subito cercare il comando per aprire il tetto in alluminio. 14 secondi e da coupè la 458 diventa spider, con una linea che non perde un briciolo di aggressività e personalità. L’obiettivo è quello di esaltare il piacere di guida senza cercare le prestazioni estreme, apprezzando ogni secondo al volante della Spider.
Il posto guida, specialmente con i sedili sportivi monoscocca opzionali, consente di trovare una posizione ottimale, pur in assenza di un vero appoggio per la gamba destra vista la conformazione della consolle, mentre la complessa plancia comandi richiede un minimo di assuefazione prima di padroneggiare gli schermi del sistema VDA e quello del sistema multimediale. All’inizio non è automatico individuare ad esempio l’indicazione della velocità, così come la funzionalità di alcuni comandi secondari. Lo sguardo può indugiare all’infinito sui dettagli delle finiture, sulla ricercatezza di alcune soluzioni e sulla lavorazione dei rivestimenti opzionali in carbonio, ma anche il solo volante, che comprende anche i comandi di frecce, tergi e lampeggio fari, è un vero concentrato di tecnologia, lasciando tutto lo spazio necessario ai paddles.
Tutto passa però in secondo piano non appena il V8 inizia la sua sinfonia: sulla spider gli scarichi sono stati modificati per esaltare l’esperienza a tetto aperto, condizione che i clienti utilizzeranno il più possibile: il V8 è silenzioso fino a 2000 giri nel traffico, gorgoglia ai medi regimi e diventa incredibilmente aggressivo agli alti regimi, mentre le luci di cambiata si accendono sul volante ed il contagiri corre verso quota 9000. Le palette sono telepatiche, si azionano con naturalezza grazie alle dimensioni abbondanti ed alla loro posizione fissa solidale al piantone, ma su strada è davvero difficile “spremere” i 570 Cv della 458 Spider, se non rischiando di incendiare la patente in pochi minuti.
MANETTINO IN RACE PER SFRUTTARE TUTTO IL GRIP SU STRADA
Selezionando la modalità RACE del manettino, che imposta motore, assetto, trasmissione F1, differenziale, controllo di trazione, controllo di stabilità, ed ABS sui parametri più sportivi, la Spider mostra gli artigli ed i percorsi guidati mettono in risalto le sue doti: la possibilità di disaccoppiare gli ammortizzatori, scegliendo una taratura più morbida senza variare tutte le altre impostazioni, è la chiave di volta dell’intero feeling di guida, perchè permette all’auto di copiare sconnessioni e variazioni di camber con grande naturalezza. L’impostazione generale dell’assetto, con molle dure e barre morbide, ha consentito alla casa di Maranello di sfruttare al meglio il grip dei pneumatici senza un assetto troppo rigido sulle sconnessioni e con un rollio limitatissimo in ogni condizione, infondendo sicurezza anche nei guidatori meno smaliziati. La perdita del 30% nella rigidità del telaio, di cui abbiamo già parlato nel precedente approfondimento tecnico, è un dato che su strada si fatica davvero a percepire, per l’assenza di vibrazioni anomale sulla colonna sterzo e di movimenti della scocca stessa sullo sconnesso. La piccolissima perdita di prestazione è probabilmente più sensibile in pista, dove anche i 50 kg di peso extra possono dire la loro a livello di decimi di secondo, ma non è questo l’obiettivo della 458 spider, pensata sopratutto per emozionare, rigorosamente a tetto aperto, nella guida su strade di ogni tipologia.
Il sottosterzo è un ricordo vago e va cercato usando in maniera “errata” l’acceleratore a centro curva, perchè in realtà il frontale ha un grip incredibile, che migliora ogni volta che si riesce a caricare di più l’assale dando piena fiducia all’instancabile impianto frenante carboceramico ed alla spalla dei Pirelli da 20”. Non appena si torna sull’acceleratore il differenziale elettronico stabilizza l’auto e permette di trasferire tutta la potenza disponibile a terra, lasciando pochissimo spazio ai sovrasterzi: di fatto, in RACE, l’auto massimizza le prestazioni e non lascia spazio al “cinema” (per quello ci sono le posizioni superiori del manettino). E’ tuttavia possibile percepire continuamente il lavoro del software che corregge, senza “castrare”, fornendo la massima prestazione disponibile in quel momento con una sconcertante naturalezza. Salendo con il ritmo tutto avviene in tempi brevissimi, ma la guida non è frenetica: la 458 richiede movimenti precisi e misurati, vuole essere condotta al limite cercando la massima precisione, senza perdere mai di vista l’efficacia e l’assoluto controllo della situazione. Una volta “settata” la mente sulle prestazioni siderali di cui è capace si finisce per pensare che sia persino facile da guidare, se non fosse per le velocità altissime che si raggiungono in pochissimo tempo su ogni tipo di superficie.
SPIDER: COMODA ANCHE AD ALTA’ VELOCITA’
Il V8 urla tutta la sua forza ed in abitacolo la colonna sonora è di quelle da ricordare, anche grazie al grande studio aerodinamico volto a ridurre le turbolenze una volta ripiegato il tettino. Di fatto il piccolo wind stop, realizzato con un vetro verticale tra le due pinne posteriori, regala comfort anche a velocità molto elevate, posizionandosi automaticamente in una posizione intermedia, decisa dopo attenti studi in galleria del vento. Quando poi le condizioni metereologiche o di traffico lo richiedono, il tetto torna in posizione e la 458 diventa una vera coupè, bella da vedere, senza linee pesanti, senza forzature stilistiche, comoda e persino spaziosa nella zona della testa. In autostrada, ovviamente, è difficilissimo mantenere andature da codice se non grazie al cruise control e stupisce la disponibilità di coppia del V8 che spinge già forte a 3000 giri, con l’80% dei 540 Nm a disposizione. La Settima marcia permette di passeggiare a 1500 giri, circa 60 km/h e riprendere in progressione, mentre bastano pochi click alle palette del cambio per volare via oltre qualsiasi altra vettura “terrestre”.
Una volta entrati in sintonia con la 458 Spider, dopo averla provata ad andature soft ed aggressive, si finisce per comprendere che su strada il suo limite è in realtà quello imposto dalle capacità del guidatore e dal buon senso: i suoi comandi estremamente diretti, leggeri ma affilati come coltelli e la confidenza che trasmette consentono di andare “forte” da subito: persino lasciando il doppia frizione in automatico basta alzare un attimo il ritmo per sentir cambiare la risposta della trasmissione e ritrovarsi una scalata proprio quando serve, per poi uscire di curva in piena coppia e pronti a divorare il rettilineo successivo. Tornando dolci con l’acceleratore vengono innestate le marce in rapida sequenza e si torna a viaggiare il relax, magari pennellando le traiettorie a velocità più basse ma focalizzando l’attenzione sul poco angolo di sterzo che ogni manovra richiede.
In città la Spider diventa incredibilmente mansueta, persino nelle manovre più ostiche: sensibilissima a passo d’uomo ed in manovra, dotata di freni utilizzabili anche a freddo ed a bassa velocità senza strattoni, silenziosa se si riesce a sfiorare l’acceleratore e rimanere al di sotto dei 2000 giri. Sensori di parcheggio e telecamera di retromarcia tolgono d’impaccio anche nelle situazioni più scomode, dove le pinne posteriori limitano la visibilità nel tre quarti posteriore. A completare la dotazione di accessori ci pensa il pacchetto HELE, che riduce i consumi grazie allo Start-Stop ed alla gestione intelligente delle ventole e delle pompe dei servizi. La casa dichiara 11,8 l/100 km di media, a patto che qualcuno riesca realmente, nell’arco di un pieno, a non provocare il V8…
CREATA PER I CLIENTI FEDELI AL CONCETTO SPIDER
Ferrari con questo prodotto ritiene di aver esaltato i contenuti della 458 Italia, creando un pacchetto su misura per i suoi fedelissimi spideristi: non a caso la coupè potrà ora essere incattivita con nuovi software aggiornati ed inedite regolazioni dell’assetto, per la felicità dei clienti più estremi. Eppure questa spider con tetto rigido potrebbe segnare persino una svolta di mercato: potrebbe superare la soglia del 50% nel mix di vendita e sopravanzare la coupè, grazie alla sua praticità, barattando qualche miglioria nella guida al limite con l’emozione incredibile di godersi la propria rossa a cielo aperto, magari percorrendo la Poggio-Berceto, magari trotterellando in qualche piccolo paese della costiera Ligure, magari viaggiando in totale comfort in autostrada. I 30.000 Euro circa che separano le due versioni possono sembrare molti, moltissimi, anche se incidono relativamente quando una coupè base veleggia ormai a quota 200.000 €, personalizzazioni ed accessori esclusi. I 226.800 € della spider, dopotutto, sono solo un punto di partenza.
PREGI E DIFETTI
Pregi:
Emozioni di guida in ogni condizione
Comfort a tetto aperto anche ad alta velocità
Integrazione del design e soluzione tecnica del tetto
Manettino: accordo perfetto tra i setup dei vari parametri
Assetto: fondamentale il disaccoppiamento degli ammortizzatori
Difetti:
La strumentazione richiede un minimo di assuefazione
Il tetto non può essere azionato in movimento o dal telecomando