Mini Cooper S Coupè : il test di Autoblog
Prova su strada Mini Cooper S Coupè
La sua sagoma non è certo quella di una Cooper, eppure la Coupè S è una Mini all’ennesima potenza: probabilmente la migliore interpretazione moderna di tutti i valori del brand inglese. Il primo impatto è decisamente forte: manca il divanetto posteriore, come ogni “due posti secchi” che si rispetti. Tuttavia la capacità del baule è da berlina, come non ti aspetti da un’auto come questa. Fino alla linea di cintura è una Mini; ma da qui sino al tetto è una rivoluzione.
Salire nell’abitacolo significa riconoscere un linguaggio delle forme noto, che scalfisce i dubbi sulla vera origine della vettura. Gli stessi vengono poi spazzati via completamente quando accendi il motore e riconosci quel feeling di guida tipicamente Mini. A quel punto i contrasti suddetti diventano amalgamate certezze che definiscono una forte personalità. Capisci quindi che la Coupè non è un’auto in crisi d’identità, come erroneamente pensavi all’inizio, ma quella che altresì meglio valorizza la filosofia del marchio, riuscito connubio di stile, personalità, performance e piacere di guida.
La più sportiva della gamma Mini sarà prodotta ad Oxford e porterà al debutto nuovi motivi per l’abitacolo, andando ad ampliare una gamma composta da 35 modelli (fra motori e versioni limitate) che hanno totalizzato complessivamente 234.000 unità vendute nel 2010, di cui 18.000 nel nostro paese. Abbiamo provato per voi la Coupè S, spinta dal quattro cilindri 1.6 turbo da 184 CV.
Design e interni: si guarda dal tetto
La chiave di volta è nel tetto: le sue forme “a casco” non si erano mai viste su una Mini e portano in dote un parabrezza più inclinato di 13 gradi ed una vetratura dal design molto particolare: a livello stilistico la porzione all’altezza dell’abitacolo, con profilo curvilineo, sembra essere del tutto indipendente dalla zona posteriore e da quella del lunotto. Queste ultime due sembrano farsi carico del peso dell’intero padiglione, messo in evidenza dalla superficie aerodinamica che ne delimita il profilo e, a scelta del cliente, da cromie contrastanti con quelle del resto della carrozzeria. Piacevole l’accenno di terzo volume che ospita il piccolo spoiler retrattile, capace di garantire fino a 40 kg di deportanza alle alte velocità. Gradevole il frontale ed i gruppi ottici, già ampiamente conosciuti.
L’abitacolo esalta pregi e difetti del modello di derivazione: fra i tanti motivi circolari dell’abitacolo spicca per dimensione l’enorme tachimetro che integra il display del radionavigatore satellitare. Esso costituisce il vertice e l’elemento dominante di una piccola colonnina che integra i comandi del climatizzatore e, in basso, quelli degli alzacristalli, dei fendi e retronebbia e della chiusura centralizzata. Questi ultimi, azionabili tramite graziose levette, sono anche i più scomodi da raggiungere. Sul tunnel centrale trovano posto alcuni dei comandi del sistema di intrattenimento, azionabile prevalentemente tramite una levetta che mima la filosofia di funzionamento dell’iDrive di mamma BMW. Piacevoli le forme morbide del cruscotto ed i motivi circolari ed ellissoidali di plancia e pannelli portiera.
Vita a bordo: buona realizzazione; visibilità posteriore scarsa
Comoda ed ampiamente regolabile la seduta, così come lo sterzo. Troppo infossati i comandi al di sotto del climatizzatore, senza tuttavia risultare mai scomodi da raggiungere. I materiali sono decisamente di buon livello nella porzione alta dell’abitacolo, con plastiche morbide e piacevoli al tetta oltreché ben assemblate. Ma la qualità scende nella parte bassa degli interni con materiali che, pur non perdendo in solidità e consistenza, tradiscono una cura inferiore.
Buono il pellame usato per la selleria, la corona dello sterzo, freno a mano e cambio. Amplissima la possibilità di personalizzazione. Un difetto su tutti? La visibilità: davanti e di lato nessun problema; ma è estremamente problematica in tutta quella porzione compresa fra il margine posteriore del finestrino ed il lunotto. In compenso l’abitacolo, pur raccolto, non difetta in spazio per gambe, braccia e testa.
Enorme il baule se rapportato alla stazza del mezzo: può tranquillamente inghiottire i bagagli di quattro persone. O quelli di due che amano cambiarsi il vestito due volte al giorno. Climatizzatore dai comandi facilmente intuibili: manca della regolazione della temperatura separata, ma l’impianto è potente e silenzioso. Di pregio il sistema audio con altoparlanti griffati Harman/Kardon.
Su strada: DNA Mini maggiorato
Piacere di guida=Mini. Un’equazione che gli amanti della bella guida conoscono da anni e che si conferma ancora una volta sulla Coupè. Anzi, qui ce n’è anche di più. Lo sterzo garantisce sempre quel piacevolissimo “Kart-feeling” tipico del modello, risultando molto preciso, diretto e veloce nelle sue risposte. Trasmette una discreta quantità d’informazioni e costituisce probabilmente il punto di forza per quanto concerne la dinamica di guida. Ottimo anche il feeling della frizione, leggera ma non molle: permette di interfacciarsi al meglio con la trasmissione in pochi minuti. Preciso e maneggevole il cambio, con innesti correttamente contrastati e sempre privi di impuntamenti. Gli possiamo annotare esclusivamente un’escursione dei rapporti un filo troppo lunga. Ma le critiche finiscono qui.
Il propulsore quattro cilindri turbo 1.6 eroga i suoi 184 CV con estrema regolarità, come si conviene ad un sovralimentato di ultima generazione. La spinta è vigorosa sin dai regimi più bassi e cresce impetuosamente già sai 2000 rpm intensificando attorno ai 3000 per poi procedere senza affanni sino a limitatore. Sportiva la tonalità di scarico nell’abitacolo e, a finestrini aperti, è possibili generare qualche eccitante scoppiettio in fase di rilascio. L’elasticità di questo “mille e sei” consente di adoperare fin dalle basse velocità le marce più alte, senza che l’auto si trovi a disagio. Ciò limita i consumi e consente riprese abbastanza agevoli. Ma per le accelerazioni più violente meglio scalare un paio di rapporti e godersi la progressiva a graffiante spinta sino a limitatore. Il buon umore ringrazia. Il benzinaio pure.
Autotelaio e freni sono ben a punto. Il primo filtra senza particolari problemi le irregolarità di ogni strada: pur garantendo un assetto molto piatto e che sembra non conoscere rollio e beccheggio, digerisce senza problemi le asperità della superficie stradale senza particolari ripercussioni per la schiena degli occupanti. La sinergia con lo sterzo regala inoltre una piacevole sensazione di controllo e tenuta di strada. Potente e progressivo l’impianto frenante, coadiuvato dalla generosa impronta a dei pneumatici. Nella guida a limite l’auto si è rivelata dotata di un avantreno granitico, indulgente nelle sbandate più esagerate e persino in quelle volutamente sbagliate in cui, in controsterzo, l’auto riprende la traiettorie senza finire in testacoda. Il comportamento stradale è neutro anche alle velocità più elevate col sottosterzo che emerge solo se provocato e nella guida più esasperata.
Prezzi
L’offerta per la Coupè parte dai 23.595 della Cooper, passando per i 27.981 della Cooper S. Per la SD con 2.0 turbodiesel da 143 Cv ce ne vogliono invece circa 29.000. Al top di gamma la John Cooper Works a quota 33.000
Pregi
-Qualità costruttiva generale
-Dinamica di guida e setup meccanico
-Feeling di sterzo, assetto e trasmissione
-Ampio bagagliaio
Difetti
-Visibilità posteriore
-Portellone del bagagliaio ampio ma scomodo da chiudere per i meno alti
-Fissaggio cappelliera
Scheda Tecnica
MOTORE
Cilindri/Tipo/Valvole 4/in linea/4
Cilindrata 1598 cm³
Corsa/alesaggio 85,8/77 mm
Potenza CV a giri/min (kW/CV @ giri/min) 135/184 @ 5.500 (kW/CV @ giri/min)
Coppia massima Nm a giri/min 260/1730 @ 4.500 (Nm @ giri/min)
Compressione/tipo di carburante raccomandato 10,5/91-98 ROZ :1
PRESTAZIONI
Velocità massima 230 [224] km/h
Accelerazione (0-100 km/h) 6,9 [7,1] s
Ripresa 80 – 120 km/h (in V marcia) 6,9 s
CONSUMI
Consumo carburante (ciclo urbano) 7,3 [8,9] l/100km
Consumo carburante (ciclo extraurbano) 5 [5] l/100km
Consumo carburante (ciclo misto) 5,8 [6,4] l/100km
Emissioni CO2 136 [149] g/km
Capacità serbatoio 50 l
Autonomia 860 [780] km
MASSA/VOLUME
Massa a vuoto (DIN/UE)¹ 1165 [1190] kg
Massa complessiva ammessa 1455 [1480] kg
Carico utile 290 kg
Carico ammesso sull’assale ant./post. 870/605 [895/605] kg
Carico rimorchiato ammesso –
Volume bagagliaio (min.-max.) 280 l
CERCHI
Cerchioni 205/45 R17 84W
Dimensioni cerchioni 7J x 17 LM
Prezzo: 27.750€
Prova e testo realizzato da: Lorenzo Baroni e Omar Abu Eideh
Foto di: Omar Abu Eideh
Foto realizzate su strada chiusa al traffico