Nei sedili arrivano i sensori che monitorano il battito cardiaco?
I colpi di sonno potrebbero in futuro essere scongiurati: merito di sensori annegati nello schienale del sedile lato guida, che intuiscono se e quando il conducente sta per addormentarsi.
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Alcuni ricercatori della Nottingham Trent University stanno pensando di applicare alcuni sensori allo schienale del sedile anteriore sinistro, utili per monitorare il battito cardiaco del conducente e valutare se quest’ultimo sta per addormentarsi. I professori Tilak Dias e William Hurley hanno già ottenuto il supporto della Plessey, azienda britannica specializzata nel ramo dell’elettronica e dei semiconduttori, che fornirà i sensori elettrocardiogramma da integrare poi nello schienale.
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Saranno proprio questi ultimi a misurare il battito cardiaco ed a mettere in guardia i vari sistemi di assistenza alla guida: in caso di pericolo saranno attivati il cruise control adattivo ed il lane departure system, mentre un contemporaneo segnale d’allarme verrà inviato ad una centrale operativa. Il principio fisico a monte del sistema è legato alla predominanza dell’attività vagale, responsabile del rallentamento del battito cardiaco: durante le fasi di sonno la frequenza cardiaca si riduce dell’8% rispetto al valore registrato da svegli, in quanto l’organismo vive una fase di riposo e non viene richiesto al muscolo cardiaco un lavoro eccessivo per sostenere le normali attività.
Il professor Dias si è mostrato decisamente possibilista
Plessey ha già dimostrato che i segnali cardiaci possono essere misurati attraverso sensori capacitivi, montati all’interno del sedile. Ora è necessario migliorare la consistenza e l’affidabilità dei dati in modo che possano essere utilizzati per vari scopi. Ciò richiede un nuovo approccio nella progettazione degli elettrodi e del materiale tessile scelto come conduttore.
Al momento non sappiamo se e quando tale tecnologia arriverà in serie.
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