Multe: autovelox nullo se il limite non è segnalato dopo l’incrocio
Un’ordinanza della Corte di Cassazione di fine giugno potrebbe far annullare molte multe ricevuto tramite l’autovelox.
I limiti di velocità sono segnalati male in Italia, creando spesso confusione. Soprattutto quando viene imposto un limite di velocità che abbassa quello previsto per il tipo di strada il rischio di incappare in una multa è molto alto. Ma, ora, la Corte di Cassazione ha sentenziato che, se non segnalato bene, il limite è nullo e, così, anche la multa.
Un doppio colpo, visto che la polizia stradale ama posizionare gli autovelox proprio in quei tratti dove il limite di velocità viene abbassato. Ebbene, secondo quanto ha decretato la Corte di Cassazione la multa per eccesso di velocità, accertato con l’ausilio dell’autovelox, è nulla se il segnale del limite di velocità non viene ripetuto dopo l’incrocio.
“Va infatti ritenuto che la mancanza della ripetizione del segnale poteva indurre il conducente a credere che la riduzione del limite di velocità disposta prima dell’intersezione fosse venuta meno, giacché il coordinamento tra l’art. 119 e l’art. 104 del Regolamento è da formulare nel senso che il limite di velocità imposto da un segnale cessi, per effetto del segnale di fine del limite, solo se ci si trova in presenza di un tratto di strada continuo”.
Insomma, la segnaletica va rifatta su molte tratte stradali in Italia, altrimenti se un guidatore trova prima un limite di velocità, poi attraversa un incrocio e infine incappa in un autovelox, non potrà essere sanzionato, come deciso anche dalla recente sentenza n. 11018/2014 della Corte di Cassazione.