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Alfa Romeo Milano: la concept di un nostro lettore

Alfa Romeo Milano è la coupé del Biscione immaginata da un nostro lettore, ecco tutte le informazioni, i render e le foto della sportiva.


Il rilancio di Alfa Romeo è ormai alle porte: dal prossimo anno inizieremo a vedere cosa FCA ha in serbo per il futuro del marchio di Arese. Intanto gli appassionati sognano il ritorno delle vere Alfa Romeo, quelle di una volta, con la trazione posteriore, le linee sportive senza compromessi e le performance elevate. Queste tre caratteristiche sono alla base dell’Alfa Romeo Milano, il prototipo creato dal nostro letore Tommaso Lai come tesi di laurea in Car Design all’Università degli Studi di Firenze. Tommaso, oltre ad aver immaginato la vettura e ad averla creata virtualmente in una serie di rendering, ha fatto realizzare anche un modello in scala 1:10 della sua creazione dai ragazzi dell’Officina 3D di Compiobbi in provincia di Firenze che hanno trasformato il suo modello virtuale in realtà.

Alfa Romeo Milano: la concept di un nostro lettore

Numerosi richiami al passato di evolvono in linee sfrontatamente orientate al futuro, con l’Alfa Romeo Milano che si basa ipoteticamente sul telaio della Ferrari 599 GTB. La meccanica però non è tutta firmata dal Cavallino Rampante: Tommaso Lai ha infatti pensato di equipaggiare la sua concept con il nuovo sei cilindri 3.0 litri sovralimentato di Maserati, così da donare all’Alfa Milano un carattere personale e moderno, con una tecnica raffinata degna dell’heritage sportivo del Biscione. Ma lasciamo ora la parola a Tommmaso che ci ha descritto minuziosamente la sua realizzazione:

La vettura che ho disegnato vuole essere una rielaborazione in chiave moderna degli elementi stilistici che hanno caratterizzato e reso famose le ALFA del passato. Uno sguardo al glorioso passato per guardare al futuro, perchè ognuno ha diritto ad una seconda chance e l’Alfa non è da meno. La base di partenza della vettura è di derivazione Ferrari 599GTB e come motore ho ipotizzato che monti il V6 Maserati montato sulla nuova Ghibli. Ho scelto il nome Milano, perchè anche se oggi l’Alfa non ha più nemmeno lo stabilimento nel capoluogo lombardo, esso è comunque il punto di riferimento degli anni d’oro del biscione, quando si producevano auto che avevano un anima sportiva, costruite con passione, quando appunto Milano era la Maestria Automobile, come recitava uno slogan pubblicitario degli anni 80.

Quando ho disegnato Milano ho cercato di darle tutto il carattere e l’anima di una vera Alfa Romeo, a partire dal frontale basso e minaccioso con i fari inglobati insieme allo scudetto nella calandra, come erano quelli della Giulia del 1962, nei gruppi ottici anteriori mi sono ispirato agli elementi circolari di quest’ultima, ma anche a quelli montati nella 33 Stradale del 1968, infine per quanto riguarda lo scudetto, ho cercato di riformulare il suo significato dando a esso una forma aperta che si proietta lungo i lati del muso e che per la prima volta su un Alfa non solo è l’elemento distintivo del marchio, ma funge anche da luce led diurna mettendo in risalto lo scudetto anche la notte e rendendo la vettura riconoscibile anche in condizioni di poca visibilità.

Nella linea laterale il raccordo cofano – tetto è molto inclinato e si slancia verso la parte posteriore della vettura, esattamente come quello della GTV del 1974; anche la linea a taglio netto dei finestrini richiama la fiancata di quest’ultima. Ulteriore richiamo a un modello importante dell’Alfa lo troviamo nella linea di cintura e quella sotto i finestrini, le cui nervature richiamano quelle presenti sulla fiancata della Giulia. L’ andamento del tetto nel 3/4 posteriore, i passaruota e il brancardo di disegno deciso richiamano le linee squadrate e nette della SZ del 1989.

Infine la parte posteriore è caratterizzata dal portellone del baule a scalino, come quella della Giulia; anche i gruppi ottici di Milano, rievocano nelle forme quelli di quest’ultima. Infine caratteristica è la forma dello scarico che rievoca in forma stilizzata il motivo del Quadrifoglio, simbolo che campeggia da sempre sui modelli sportivi del biscione. Le versioni sono 3, la Ti (turismo internazionale) si presenta come versione di accesso e con cerchi specifici, la Super, da sempre, è la versione intermedia dei modelli Alfa e si mostra con cerchi di disegno più sportivo, infine la America è la versione specifica per il mercato americano e presenta cerchi specifici, calandra di colore grigio e luci di ingombro ai lati dei paraurti

Questa è Milano, una vettura che punta a coniugare nel suo essere tutto lo spirito e la capacità di stupire propria dell’Alfa Romeo, un marchio quest’ultimo che ha ancora molto da dire, grazie ad un blasone che pochi marchi possono contare, un marchio le cui potenzialità debbono far riflettere su quello che l’Italia è stata in grado di dare a l’Automobilismo mondiale, e ciò che ancora essa può dire, perchè l’Alfa e l’Italia stessa tornino ad essere considerate La Maestria Automobile.

Ringraziando nuovamente Tommaso Lai per averci inviato i suoi rendering, vi ricordiamo che, nel caso siate dei designer, potete mandarci le vostre proposte di stile a suggerimenti@autoblog.it .

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