Acquisto, come importare un’automobile
Se si acquista una vettura all’estero bisogna stare attenti, perché la burocrazia pretende alcuni passaggi prima di poter importare l’auto in Italia.
Può capitare, per necessità o scelta, di aver acquistato una autovettura all’estero e di volerla/doverla importare in Italia. Sia che ci si trasferisca nuovamente nel Belpaese dopo un periodo di lavoro all’estero sia che si sia trovato un modello particolare, o economico, fuori dall’Italia ecco cosa si deve fare per importare un’automobile dall’estero.
Importare un’automobile, i primi passi
Per trasferire in Italia un veicolo acquistato all’estero occorre immatricolare il veicolo all’ufficio provinciale della Motorizzazione Civile (UMC) e iscriverlo al Pubblico Registro Automobilistico (PRA). Chi vuole provvedere personalmente deve rivolgersi innanzitutto all’ufficio provinciale della Motorizzazione Civile (UMC) per le necessarie verifiche sull’idoneità della documentazione tecnica e sulla regolarità degli adempimenti fiscali (con particolare riguardo all’assolvimento degli obblighi IVA). Poi le differenze dipendono se l’automobile arriva da uno Stato UE o da uno extra UE.
Importare un’automobile ‘europea’
Per importare un’automobile acquistata in Europa basta rivolgersi allo Sportello Telematico dell’Automobilista (STA) per immatricolare e iscrivere al PRA un veicolo nuovo o usato. In caso di veicolo nuovo, la documentazione necessaria è:
La documentazione da presentare se il veicolo è nuovo:
fotocopia di un documento d’identità
dichiarazione sostitutiva di certificazione di residenza dell’acquirente
modello NP2C stampabile dal sito o in distribuzione gratuita presso gli STA delle unità territoriali ACI (PRA) e degli uffici provinciali della Motorizzazione Civile (UMC)
modello NP2D, stampabile dal sito o in distribuzione gratuita presso gli STA delle unità territoriali ACI (PRA) e degli uffici provinciali della Motorizzazione Civile (UMC)
L’atto di vendita con la firma del venditore autenticata da un notaio deve essere redatto in bollo.
dichiarazione di conformità o certificato di conformità europeo con omologazione italiana o certificato di conformità europeo accompagnato dalla dichiarazione di immatricolazione rilasciati dalla casa costruttrice
domanda compilata sul modulo TT 2119 e firmata dall’acquirente in distribuzione presso gli uffici provinciali della Motorizzazione Civile (UMC)
se l’acquirente è una persona giuridica: dichiarazione sostitutiva resa dal legale rappresentante per attestare la sede della persona giuridica
se l’acquirente è un cittadino extracomunitario residente in Italia: copia del permesso di soggiorno in corso di validità
se l’acquirente è un familiare extracomunitario di un cittadino dell’Unione Europea residente in Italia: copia della carta di soggiorno di familiare di un cittadino dell’Unione Europea oppure copia della carta di soggiorno permanente per familiari di cittadini europeinota di richiesta per l’aggiornamento della carta di circolazione.
Importare un’automobile extraUE
Le richieste di immatricolazione e l’iscrizione al PRA di veicoli (nuovi o usati) di provenienza extra UE non possono essere presentate allo Sportello Telematico dell’Automobilista (STA). Quindi bisogna prima immatricolare il veicolo all’ufficio provinciale della Motorizzazione (UMC) e poi, entro sessanta giornidalla data di effettivo rilascio della carta di circolazione, iscrivere il veicolo al Pubblico Registro Automobilistico (PRA). La documentazione da presentare consiste in:
titolo di proprietà: dichiarazione di proprietà con firma autenticata (se l’intestatario del veicolo è già proprietario all’estero del veicolo e questo risulta dalla carta di circolazione estera) e atto di vendita con firma autenticata da un notaio (se l’intestatario del veicolo è diverso dall’intestatario della carta di circolazione estera)
fotocopia di un documento d’identità
certificato di residenza dell’acquirente
modello NP2D per l’iscrizione al PRA, su cui indicare il codice fiscale dell’acquirente, stampabile dal sito o in distribuzione gratuita presso gli STA delle unità territoriali ACI (PRA) e degli uffici provinciali della Motorizzazione Civile (UMC)
fotocopia della carta di circolazione rilasciata in Italia
se l’acquirente è una persona giuridica: certificato della camera di commercio in bollo o dichiarazione sostitutiva resa dal legale rappresentante per attestare la sede della persona giuridica
se l’acquirente è un cittadino extracomunitario residente in Italia: copia del permesso di soggiorno in corso di validità
se l’acquirente è un familiare extracomunitario di un cittadino dell’Unione Europea residente in Italia: copia della carta di soggiorno di familiare di un cittadino dell’Unione Europea oppure copia della carta di soggiorno permanente per familiari di cittadini europei
Importare un’automobile, i costi
Importare un’automobile ha, ovviamente, dei costi. La prima è l’Imposta Provinciale di Trascrizione, il cui importo è variabile a seconda del tipo di veicolo e della provincia di residente. Poi ci sono 27 euro di emolumenti ACI, 32 euro d’imposta di bollo per l’iscrizione al Pra, 32 euro di imposta di bollo DTT, 9 euro di diritti DDT e, infine, il costo per il rilascio targa.