BMW Serie 3: storia delle 6 generazioni
La F30 è la sesta generazione della BMW Serie 3, interpretazione più recente di un modello commercialmente fondamentale per il costruttore bavarese nonché il più identificativo del brand. Vogliamo omaggiare la 3er attraverso un piccolo resoconto storico e fotografico di questi primi 36 anni di carriera. La prima serie del modello, la E21, debuttò nel 1975, configurandosi come un’evoluzione più spaziosa e lussuosa della 2002. Stilisticamente, la prima serie ed era dotata di quella plancia orientata verso il guidatore che è rimasta un cavallo di battaglia delle Serie 3 fino all’avvento della E90, 30 anni dopo. La E21 è stata prodotta in 1.36 milioni di unità.
Nel 1982 arrivò la leggendaria E30, che portò al debutto la prima variante sedan a 5 porte, la Cabrio e la Touring (station wagon). Oltre a notevoli migliorie all’impianto frenante, la E30 è rimasta nella storia per essere stata la serie su cui è stata sviluppata la prima M3, dotata di un 4 cilindri 2.3 da 200 CV. In seguito arrivò la versione M3 Evo da 215 Cv e la più spinta 2.5 da 238. Le prime M3 pesavano poco più di 1100 kg. La E30 è stata prodotta in 2.32 milioni di unità.
La E36 venne commercializzata nel 1990 trasformando completamente la fisionomia della Serie 3 e delineando le proporzioni che troviamo ancora oggi sulla F30. Costruita in 2.67 milioni di unità, la E36 venne proposta anche nella poco fortunata versione “Compact”, mai completamente capita dal mercato. La vettura si caratterizzava per l’introduzione delle sospensioni posteriori multilink. Con la E36 debuttò anche la prima M3 della storia con motore 6 cilindri in linea: la potenza passò dai 286 del 6 cilindri in linea da 3.0 ai 321 Cv del 3.2. Ma con le potenze crebbero anche i pesi e le dotazioni di sicurezza. Debuttò inoltre il primo automatico sportivo, l’SMG a controllo elettronico, poi evoluto sui modelli più recenti.
Il 1998 fu l’anno della Serie 3 più amata e venduta di sempre, la E46, prodotta in ben 3.27 milioni d unità. Con essa andò in pensione la 3 Compact, sostituita qualche anno dopo dalla prima generazione di Serie 1. La E46 si distinse nel suo segmento per l’efficienza dei motori, l’handling e la finitura. E’ stata anche la prima Serie 3 a beneficiare dei motori turbodiesel common-rail a 4 e 6 cilindri. La versione coupè ha lanciato nel proprio segmento i motori a gasolio. Con la E46 il propulsore 3.2 M Power ha raggiunto la potenza di 343 Cv nella versione standard e 360 nella magnifica variante CSL, appositamente studiata per la guida su tracciato: quest’ultima era dotata del solo cambio sequenziale SMG2, opzionale sulla versione normale e sulla più recente Competition con assetto e sterzo modificati.
Nel 2005 debutta la E90, disegnata da Bangle. Prodotta in 1.9 milioni di unità (dato aggiornato ad agosto 2011), questa serie si è distinta rispetto alla precedente per dimensioni più importanti, uno styling più discusso tra i fan e per l’abbandono degli interni con console centrale rivolta al guidatore. La E90, oltre a portare al debutto sulla 3er i motori biturbo benzina e diesel, è stata anche la serie con la quale BMW ha proposto per la prima volta un motore 4.0 V8 da 420 Cv sulla M3, con cambio manuale o doppia frizione DCT. Quest’ultima, riproponendo quanto fatto sulla E36, è stata commercializzata anche con carrozzeria berlina ma con scarsi risultati commerciali. La E90 ha inoltre introdotto il sistema I-Drive, strettamente derivato dalla 7er.
Alla serie E90 appartiene anche la M3 GTS che, col il suo 4.4 V8 da 450 Cv, è la M3 più sportiva e potente che sia mai stata prodotta. Nonostante qualità dinamiche di riferimento, la vettura è stata, tolta la prima serie, la 3er meno venduta di sempre. Della F30 vi abbiamo già ampiamente parlato in questi giorni: l’impressione che abbiamo avuto leggendo i vostri commenti è che BMW ha dsegnato una macchina molto gradevole ma che avrebbe potuto essere più personale. Per lei si vocifera comunque di una M3 con motore 6 cilindri (potrebbe essere anche a V) da 3.3 litri e ben 450 Cv di potenza massima.