Volvo: in futuro 3 famiglie di modelli
Non mancheranno le versioni “Cross Country”; ma niente coupè e cabriolet per il momento.
Nel corso della presentazione della nuova Volvo XC90 sono emersi nuovi ed interessanti dettagli sul futuro della gamma del costruttore svedese, che sarà completamente rinnovata nel giro di 4 anni: l’offerta verrà basata su 3 famiglie di modelli, la “40“, la “60” e la “90“, distinte nelle varie tipologie di carrozzeria dai prefissi “S” per le sedan, “V” per le wagon ed “XC” per le crossover. La serie “90” in particolare si porrà al top della gamma, con la S90 e la V90 che rimpiazzeranno rispettivamente la S80 e la V70, riposizionandosi al di sopra di entrambe. I modelli della serie 60 e 90 saranno tutti basati sulla nuova piattaforma modulare SPA che permetterà la condivisione di propulsori, impianti elettrici e tecnologie, in maniera da generare notevoli economie di scala. La famiglia della 40, anch’essa declinata in versione sedan, familiare e crossover, sarà invece costruita su una nuova architettura sviluppata in sinergia con Geely e dovrebbe assorbire molta della produzione del futuro motore 3 cilindri del costruttore di Göteborg.
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Nella line-up non mancheranno le versioni “rustiche” di tutte le station-wagon sopracitate: saranno nuovamente denominate “Cross Country” (ci sarà anche la piccola “V40 Cross Country”) e si distingueranno per protezioni in plastica grezza (sui fascioni, sui passaruota e sul margine inferiore delle portiere), per sospensioni rialzate, per la presenza della trazione integrale permanente e, probabilmente, per piastre in acciaio posizionate sul fondo della vettura a protezione degli organi meccanici: nel mirino ci sono le versioni “Allroad” di casa Audi, proposte su base A4 Avant ed A6 Avant. Per chi cerca le prestazioni ci saranno invece le varianti sportive R-Design e Polestar: le prime saranno architettate per fare concorrenza ai modelli S di casa Audi, alla linea BMW M Performance e alla AMG Sport di casa Mercedes. Le Polestar saranno invece le Volvo più prestazionali a listino, capaci di dare del filo da torcere alla blasonate Audi RS, BMW M e Mercedes AMG.
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Peccato che nei piani Volvo non sono attualmente contemplati modelli coupè e cabriolet: non genererebbero volumi di vendita sufficienti per giustificarne progettazione e successiva produzione; come ha spiegato Lex Kerssemakers, Vice President for product strategy di Volvo, i 4/5 delle vendite dei costruttori premium tedeschi sono generati da “core models”, o meglio da modelli con più di 2 porte. Attualmente Volvo non può permettersi passi falsi, alias vetture di importanza strategica secondaria in termini di volumi commerciali: il target degli scandinavi è quello di arrivare a vendere 800.000 unità l’anno, più del doppio di quanto venduto nel 2013. Ciò non toglie che in futuro, ad obiettivi raggiunti, Volvo possa cimentarsi in automobili del genere della C70 Cabrio o della “S90 Coupè”, quest’ultima quasi anticipata dalla bella Coupè Concept (che anticipa comunque le forme della futura S90 Sedan).
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