Ferrari: Montezemolo, liquidazione di 27 milioni di euro
Il presidente uscente ha rassegnato le dimissioni, il nuovo n° 1 del Cavallino è Sergio Marchionne
L’addio alla Ferrari porterà a Luca Cordero di Montezemolo un totale di ben 27 milioni di euro. E’ questo l’ammontare della liquidazione del presidente del Cavallino uscente, dopo le dimissioni di questa mattina ed il passaggio di consegne con Sergio Marchionne, che diventerà effettivo il prossimo 13 ottobre, data di ingresso a Wall Street del gruppo FCA. E’ stata la Fiat ad annunciare, in una nota, l’ammontare della cifra che verrà pagata all’ormai ex numero 1 di Maranello, suddivisa in varie rate.
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Entro il 31 gennaio 2015, Montezemolo percepirà 13,2 milioni di euro, che corrispondono “alla originaria scadenza del mandato in Ferrari”, a fronte dell’impegno di “non svolgere attività in concorrenza con il Gruppo Fiat sino al marzo 2017”. Gli altri 13,7 milioni di euro, invece, corrispondono “all’indennità di fine mandato attribuitagli sin dal 2003 e già descritta nella Relazione sulla Remunerazione pubblicata dalla Società (pari a cinque volte la componente fissa della remunerazione annua di Euro 2.742.000)”. E saranno pagabili entro vent’anni, entro il 2034.
Il totale, dunque, è di 27 milioni di euro (per la precisione 29,69 milioni): un addio decisamente ricco. Per chiudere, il presidente uscente della Ferrari “conserverà in via temporanea il diritto di acquistare prodotti del Gruppo Fiat con alcune facilitazioni – così si conclude la nota di Fiat – nonché di usufruire di taluni servizi attinenti la sicurezza”.
Marchionne: “La Ferrari resterà unica”
Ore 15.11 Finisce la conferenza stampa Montezemolo-Marchionne, sul cambio al vertice in casa Ferrari
Ore 15.10 Nuova FCA qual è il ruolo di Modena? “Sarà fondamentale”.
Ore 15.08 Sono stati adeguati gli investimenti in Formula 1? Montezemolo: “Forse qualcosa in più avremmo dovuto farlo”. Marchionne: “Faremo tutto il necessario per vincere”.
Ore 15.06 Chi sarà l’uomo forte suo in Ferrari? Marchionne: “Abbiamo l’ingegner Felisa. Non l’ho inventato io, c’è già”. Mattiacci più o meno forte? “Cerchiamo di non mettere in dubbio i ruoli. E’ il capo della Gestione Sportiva e basta”.
Ore 15.04 Montezemolo: “Mi sembra si stia sottovalutando questo momento storico della quotazione. Oggi la Ferrari contribuisce ad una grande operazione del gruppo, che ha bisogno di un regista ed un coordinatore, che apre un ciclo nuovo. Ed è per questo che oggi lascia l’azienda con serenità ed orgoglio”.
Ore 15.03 Sentito John Elkann? Montezemolo: “Sì, ho parlato stamattina con John”.
Ore 15.01 A proposito di uomini, c’è qualche ripensamento per la Formula 1? Montezemolo: “Come piloti certamente no, come tecnici, soprattutto quest’anno, in un’area power system sì, perché abbiamo avuto una mancanza di competenze specifiche”.
Ore 15.00 Unico polo Ferrari-Alfa Romeo-Maserati? Marchionne: “Aspetterei, prima di aggregare queste realtà”.
Ore 14.53 Andrà lei a trattare con Ecclestone e Todt in Formula 1? Marchionne: “Non mi preoccupa tanto, di trattative anche peggiori ne ho fatto”.
Ore 14.52 Titolo Fiat oggi schizzato in alto? Marchionne: “Non so se inciderà per ottobre, prevedere i movimenti di borsa non è possibile”. Ferrari polo nel lusso? Marchionne: “No, la Ferrari è la Ferrari e non va inserita da nessuna parte”.
Ore 14.49 Uscita da FCA e Ferrari? Marchionne: “Io dipendo dal consiglio d’amministrazione. Non ho l’autorità per decidere, se, come e quando vado via. Io ho dei piani personali, se coincidono usciremo nelle mie tempistiche, altrimenti sarà un altro momento”.
Ore 14.46 Alonso e Raikkonen resteranno? Marchionne: “Sono due campioni del mondo, sfortunatamente non siamo riusciti a dargli una macchina vincente. Non parliamo di cambiamenti”. Montezemolo: “Si stanno creando tutte le premesse per un nuovo ciclo. C’è un po’ di rimpianto per aver perso due Mondiali nel 2008 e nel 2012, considero fortemente negative solo le ultime due stagioni. Da Kimi ci aspettiamo un finale di stagione forte, da Fernando in gara ci aspettiamo di sfruttare tutte le opportunità che si possano porre. Ma il tema fondamentale è avere una macchina competitiva”.
Ore 14.43 Ferrari sempre in Formula 1? Marchionne: “Quella è la mia idea. E la cosa fondamentale è tornare a vincere”. Consigli a Marchionne? Montezemolo: “Sì, continuerò a darli”.
Ore 14.42 Marchionne: “La presidenza della Ferrari sarà un impegno duraturo”.
Ore 14.41 Buonuscita? Marchionne: “La Ferrari è un’azienda privata e quello che c’è da dire lo dirà Fiat”. Montezemolo: “Sarà sempre troppo poco…”.
Ore 14.40 Riutilizzerebbe i toni contro Montezemolo di Cernobbio? “Ho detto quello ho detto. Non c’è niente da aggiungere, il comunicato di oggi ha chiarito tutto”.
Ore 14.36 Cosa cambierà in Ferrari? Marchionne: “L’azienda è in floride condizioni, ha cassa ed è motivata, con grandissimi piani per il futuro. Il cambiamento non è forzato da una mancanza di gestione, Luca ha fatto un grandissimo lavoro nel ristabilire i conti e nel posizionarla a livello eccezionale. La Gestione Sportiva continua ad essere un elemento essenziale per la Ferrari, bisogna vincere in pista, perché fa parte del DNA”.
Ore 14.35 Il futuro? Montezemolo: “Farò il presidente e l’amministratore delegato di una grande casa automobilistica, a Detroit – scherza, poi sul possibile passaggio ad Alitalia-Etihad – E’ una possibilità, ma fino a metà ottobre sarà concentrato qui. Ora è prematuro”.
Ore 14.33 Rimpianti in Formula 1? Montezemolo: “Se uno non li avesse, è presuntuoso o pazzo. Ma, se me lo consentite, me li terrò per me. C’è un grosso sforzo di ristrutturazione e c’è un cantiere importante, vogliamo riaprire presto il ciclo”.
Ore 14.32 La Ferrari in pista? Marchionne: “Ci siamo incontrati con Mattiacci, c’è un cantiere aperto. Sappiamo benissimo quali sono le sfide da vincere. Non voglio parlare di altro e non credo questa stagione sia una grande stagione. Mettiamoci l’animo in pace. Sono sicuro che, in futuro, ripeteremo i successi”.
Ore 14.29 La Ferrari americana, è un pericolo? Marchionne: “Stiamo esagerando nel descrivere una serie di eventi che accadranno. Questo concetto della società americana la trovo strana, anche se già una parte dei nostri volumi è in America, ma l’azienda non ha nulla a che fare con gli Stati Uniti. La Ferrari è nata e morirà in Italia, altrimenti non sarebbe più una Ferrari. L’idea di una produzione fuori dall’Italia è inconcepibile”. Montezemolo: “Stiamo creando davvero una Ferrari americana, in 10 esemplari, al prezzo di 2.500.000 euro”.
Ore 14.26 Il tetto di produzione a 7.000 unità può rimanere? Montezemolo: “Fisiologicamente, da quest’anno in poi, ci sarà un aumento, per non creare troppe liste d’attesa. Ma il tema di preservare l’esclusività della Ferrari resta”. E anche Marchionne conferma. Un Suv con il Cavallino? Marchionne: “Non lo vedo”
Ore 14.24 Montezemolo: “Voglio ringraziare i nostri straordinari tifosi, quelli che ci sono stati sempre vicini, anche nei momenti più difficili. Garantiamo il massimo impegno per riportare la Ferrari dove deve essere”.
Ore 14.23 Montezemolo: “Lui ha iniziato a polemizzare con me nel 2002. Vidi questo signore che mi disse ‘La Ferrari è una bella macchina, ma io ho un auto a quattro ruote motrici…”. Ecco come l’abbiamo convertito”.
Ore 14.20 Marchionne: “L’amicizia tra me e Luca continua, non è stata impattata dal polverone del weekend. E’ da parecchie settimane che parliamo di questo passo, era solo da stabilire la tempistica. Ti voglio ringraziare per l’amicizia”.
Ore 14.18 Marchionne: “Non c’è molto bisogno di aggiungere molto altro. Voglio chiarire un paio di punti: non c’è la minima intenzione di integrare le operazioni di Ferrari nel sistema Fiat/Chrysler. Voglio proteggere l’integrità della Ferrari. Il successo della Ferrari è dovuto, in gran parte, che sia un marchio unico e non può appoggiarsi sul resto del sistema Fiat/Chrysler”.
Ore 14.14 Montezemolo: “Il mio ultimo giorno di scuola sarà il 13 ottobre, prima avremo il Salone di Parigi dove presenteremo la nuova Speciale Spider. C’è tanto lavoro da fare. Io sono contento di lasciare un’azienda in queste condizioni, con premesse per un’ulteriore crescita. Sono contento di aver fatto fino in fondo il mio dovere e di aver gestito questa azienda straordinaria”.
Ore 14.12 Montezemolo: “Ci sono tutte le premesse per un nuovo ciclo in Formula 1. Usciamo da un anno molto brutto, perché abbiamo sottovalutato l’importanza e la difficoltà di un motore nuovo. Abbiamo una galleria del vento e possiamo tornare presto a vincere, come dobbiamo fare”.
Ore 14.10 Montezemolo: “Con Sergio ci siamo parlati molto, ci sono state delle incomprensioni nel weekend ed il motore rotto di Alonso non ha aiutato. La Ferrari è la parte principale della mia vita ed è importantissimo il mio legame con il territorio. Rimarrà, perché la Ferrari vuol dire passione, guardando avanti, ma mantenendo saldi i legami con la storia e la tradizione”.
Ore 14.07 Montezemolo: “La Ferrari è cresciuta molto, da quando abbiamo iniziato nel 1991. Lo dico davanti ad Amedeo Felisa, che ha cominciato nel 1991 come un tecnico di qualità ed è da anni amministratore delegato e lo rimarrà. Piero con cui abbiamo passato molto tempo assieme e mi disse sono tanti anni che non vinciamo in Formula 1, molto di più dal 2008 ad oggi. Devo ringraziare per il contributo Jean Todt ed un pilota straordinario, che ha fatto la storia di questa azienda, come Michael Schumacher. E’ stato eccezionale, ma è inutile guardare indietro”.
Ore 14.05 Montezemolo: “Sapere che la nostra azienda avrà un ruolo fondamentale nella quotazione in Borsa a Wall Street ci riempie d’orgoglio. Io avevo pensato di finire alla fine dell’anno prossimo, ma questo evento è un punto fondamentale e nuovo. Ed è giusto si apra in maniera differenza e la apra l’amministratore delegato dell’intero gruppo, a dimostrare che è un’operazione di squadra”.
Ore 14.04 Montezemolo: “E’ un giorno importante perché, dopo 23 anni passati molto in fretta, oggi rassegno le dimissioni dalla Ferrari. Obiettivamente credo che sia finita un’epoca, un ciclo molto importante dell’azienda e, grazie ai risultati ed alla forza della Ferrari, se ne apre un altro che spero, penso e auguro possa essere ancora più importante. Un ciclo nuovo e diverso”.
Ore 14.03 Sono arrivati Montezemolo e Marchionne, inizia ora la conferenza
Ore 14.00 Qualche minuto di ritardo, ma ormai manca pochissimo all’inizio
Ore 13.55 E’ ormai tutto pronto a Maranello: i giornalisti stanno prendendo posto, a breve inizierà la conferenza stampa.
Ore 13.45 Manca circa un quarto d’ora all’inizio dell’attesissima conferenza stampa di Montezemolo e Marchionne, dopo il cambio al vertice in casa Ferrari. La sala stampa del Museo di Maranello si sta riempiendo velocemente, con giornalisti italiani ed esteri, che attendono di ascoltare le parole dei due protagonisti.
Montezemolo lascia, Marchionne presidente
Il ribaltone in casa Ferrari è ufficiale. Non è stato atteso il Consiglio d’amministrazione di domani, ma è arrivato il giorno prima: Luca Cordero di Montezemolo ha lasciato la carica di presidente della casa di Maranello ed il suo posto verrà preso da Sergio Marchionne. L’annuncio è stato dato tramite una dichiarazione dell’ormai ex numero 1: “La Ferrari avrà un ruolo importante all’interno del gruppo FCA nella prossima quotazione a Wall Street – scrive – e si aprirà quindi una fase nuova e diversa che credo giusto debba essere guidata dall’Amministratore Delegato del Gruppo”.
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Si tratta di un cambio epocale, dopo 23 anni di presidenza, anche se non è un fulmine a ciel sereno, visto che nei giorni scorsi c’erano state le avvisaglie, con il botta e risposta tra i due protagonisti della vicenda. Lo sbarco in Borsa a New York della FCA, previsto per il prossimo 13 ottobre, ha accelerato il tutto e si è arrivati al ribaltone, dopo il confronto di ieri tra Montezemolo e Marchionne. “Finisce un’epoca – prosegue – e ho quindi deciso di lasciare la Presidenza dopo quasi 23 anni meravigliosi e indimenticabili, dopo quelli passati a fianco di Enzo Ferrari negli anni Settanta”.
Un addio difficile per Montezemolo, che ha vissuto la maggior parte della sua vita legata a Maranello, come si può evincere dalle parole di saluto: “La Ferrari è la più bella azienda del mondo e per me è stato un grande privilegio e onore esserne stato il leader – conclude – Le ho dedicato tutto il mio impegno ed entusiasmo e insieme alla mia famiglia ha rappresentato e rappresenta la cosa più importante della mia vita”. Ora si apre una nuova era per il Cavallino, firmata Sergio Marchionne.
Ferrari: la dichiarazione di Montezemolo
“La Ferrari avrà un ruolo importante all’interno del gruppo FCA nella prossima quotazione a Wall Street e si aprirà quindi una fase nuova e diversa che credo giusto debba essere guidata dall’Amministratore Delegato del Gruppo.
Finisce un’epoca e ho quindi deciso di lasciare la Presidenza dopo quasi 23 anni meravigliosi e indimenticabili, dopo quelli passati a fianco di Enzo Ferrari negli anni Settanta.
Il mio ringraziamento va innanzi tutto a donne e uomini eccezionali in fabbrica, negli uffici, nei campi di gara, sui mercati di tutto il mondo che sono stati i veri artefici in questi anni della grande crescita dell’azienda, delle tante memorabili vittorie e del successo del marchio diventato grazie a loro uno dei più forti al mondo.Un saluto e un ringraziamento a tutti i nostri partner tecnici e commerciali, ai dealer di ogni Paese e in modo particolare ai clienti e ai collezionisti con cui condivido la stessa passione.
Ma il mio pensiero va oggi anche ai nostri tifosi che non hanno mai fatto mancare alla Scuderia il loro entusiasmo soprattutto nei momenti più difficili.La Ferrari è la più bella azienda del mondo e per me è stato un grande privilegio e onore esserne stato il leader. Le ho dedicato tutto il mio impegno ed entusiasmo e insieme alla mia famiglia ha rappresentato e rappresenta la cosa più importante della mia vita.
Auguro agli azionisti, e in particolare a Piero Ferrari che mi è stato sempre vicino, e a tutte le persone dell’Azienda ancora tanti anni di successo che la Ferrari merita”.
Ferrari: le parole di Marchionne
“Nel 2003 Luca ed io siamo stati nominati lo stesso giorno Consiglieri di Amministrazione della Fiat. Un anno dopo siamo diventati Presidente lui e Amministratore Delegato io. Abbiamo lavorato insieme nei primi anni, condividendo preoccupazioni, problemi e successi.
Come Presidente della Ferrari ha portato l’azienda ad un livello tecnologico e organizzativo di eccellenza e ha ottenuto importanti risultati economici. Del futuro della Ferrari io e Luca abbiamo discusso a lungo. Il nostro comune desiderio di vedere la Ferrari esprimere tutto il suo vero potenziale in pista ci ha portato ad alcune incomprensioni che si sono manifestate pubblicamente nello scorso weekend.
Voglio ringraziare personalmente Luca per quanto ha fatto per la Fiat, per la Ferrari e per me“.
Ferrari: la nota di John Elkann
“Desidero ringraziare Luca a nome della mia Famiglia e a titolo personale per quanto ha fatto per la Fiat e per la Ferrari. Ha ricoperto diverse posizioni di responsabilità, a partire dalla Presidenza di Fiat dal 2004 al 2010, condividendo con me momenti di difficoltà, ma anche di grande soddisfazione.
A Luca vanno i miei auguri per il suo futuro professionale e imprenditoriale, con la speranza, certamente condivisa, di vedere presto la Ferrari tornare a vincere”.