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Montezemolo è stato designato presidente di Alitalia

La nomina verrà formalizzata dopo il 17 novembre, quando le autorità europee approveranno la fusione fra Alitalia ed Etihad.

Luca di Montezemolo è stato designato nuovo presidente di Alitalia. La nomina verrà quasi sicuramente notificata durante il consiglio di amministrazione in programma mercoledì 20 novembre, ma i componenti del cda hanno individuato ieri l’ex presidente Ferrari come presidente designato della compagnia aerea. La posizione di Montezemolo ed i suoi contanti nell’ambiente emiratino si sono rivelati fondamentali per la nascita della società Alitalia-Etihad. L’imprenditore 67enne, nato a Bologna, ha abbandonato Ferrari lo scorso 13 ottobre dopo averne assunto il timone del comando 23 anni fa.

Da qualche giorno è diventata pubblica anche la nuova posizione occupata da un ex volto noto del Cavallino. Stefano Domenicali, ex direttore della gestione sportiva, è stato assunto da Volkswagen e qui seguirà nuovi progetti nell’ambito dei servizi e della mobilità. I suoi effettivi compiti sono al momento sconosciuti, ma Audi – azienda per la quale lavorerà direttamente – si è affrettata a precisare che al 49enne di Imola non verrà affidata alcuna mansione nel reparto sportivo.

I Quattro Anelli hanno voluto smentire in questo modo le indiscrezioni riguardanti un possibile avvicendamento fra Wolfgang Ullrich e Domenicali al vertice del reparto sportivo. Allo stesso tempo da Ingolstadt hanno sconfessato tutte le ipotesi relative ad un coinvolgimento in Formula 1. Proprio Ullrich ha spiegato che “non c’è alcuna decisione in merito. I programmi Audi nel motorsport riguardano il Mondiale Endurance FIA ed il DTM. Stiamo lavorando sulle vetture per il prossimo anno e non ci sono altri programmi“.

Montezemolo: 23 anni all’insegna dell’esclusività

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Il dado è tratto: Luca di Montezemolo non sarà più il Presidente della Ferrari; al suo posto arriverà Sergio Marchionne che, in un paio di giorni e con una manciata di dichiarazioni, ha portato a termine un piano di lungo periodo: prendere le redini di Maranello. Un intento che si è universalmente appalesato il 1° di Agosto, quando Montezemolo è stato estromesso dal cda di FCA. Un avvicendamento alla guida che non sembra trovare giustificazioni nei risultati commerciali (un’altra volta da record quelli del 1° semestre 2014), né tantomeno in quelli sportivi conseguiti globalmente dal “gessato”(14 titoli mondiali vinti in Formula Uno, sei piloti ed otto costruttori), gli stessi recriminati da Marchionne.

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In questi anni Montezemolo ha traghettato Ferrari nel conseguimento di un target di fondamentale importanza: il raggiungimento della massima esclusività del prodotto. Un valore che è valso alla Scuderia italiana il titolo di brand più forte del mondo, più di colossi come Coca-Cola, Google e, ironia della sorte, Red Bull, che ha vinto gli ultimi 8 titoli di F1 in palio. Un target raggiunto grazie a pochi ma fermi capisaldi manageriali voluti, approvati e protetti dal Presidente. In primis una tiratura limitata ed insindacabile delle auto; una strategia ufficializzata 16 mesi fa e che ha trovato il suo zenith nella selezione, in taluni casi, della stessa clientela: basti pensare che anche i potenziali acquirenti de LaFerrari (parliamo quindi di milionari, già possessori di più modelli Ferrari), che non hanno fatto in tempo ad accaparrarsene una, sono rimasti con un pugno di mosche in mano, con Montezemolo che faceva spallucce. Unicità del marchio che passa anche per i programmi “Tailor Made” e, soprattutto, “One-off”, col quale sono nati esemplari unici, progettati dagli uomini di Maranello insieme a pochissimi e fortunati clienti.

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Un contributo a questa filosofia di lavoro deve essere certamente arrivato dal rapporto di personale amicizia e stima che legava Montezemolo al fondatore della Scuderia, convinto a sua volta che la diffusione delle Rosse dovesse essere preziosamente centellinata. Dal punto di vista umano Luca di Montezemolo ha sempre omaggiato Enzo Ferrari, ricordandone lo spirito presente in ogni nuova creazione di Maranello, fino ad arrivare a dedicargli una delle supercar più performanti e rare di sempre, la stessa che porta il nome di battesimo del “Drake”. Il 13 ottobre salirà in cattedra Marchionne che avrà subito la grana di trovare il sostituto di Roberto Fedeli, per oltre 20 anni Direttore tecnico della produzione, in partenza per Monaco di Baviera.

MONTEZEMOLO, VOGLIO CONTINUARE A ESSERE PRESIDENTE FERRARI

Voci di corridoio affermano inoltre che presto potrebbe lasciare anche l’ad Amedeo Felisa: per il suo posto si fa il nome di Harald Wester, Chief Technology Officer Head di Alfa Romeo e Maserati. Tutti effetti di quel cambio di rotta che potrebbe portare Ferrari ad aumentare la produzione a circa 10.000 unità annue (numero paventato dallo stesso Marchionne lo scorso maggio), dalle 7.318 consegnate nel 2013: contrariamente alla politica del “più profitti con meno auto” voluta da Montezemolo, l’uomo con maglione vorrebbe invece spingere al massimo le linee di assemblaggio: “Bisogna fare molta attenzione con la clientela Ferrari – ha specificato Marchionne, intervenuto a Balocco per la presentazione stampa della RenegadeSe la classe sociale a cui appartengono cresce, dobbiamo essere in grado di farvi fronte altrimenti esiste il rischio che si allunghino troppo le liste d’attesa e si stufino di aspettare. L’aumento della produzione però deve essere molto graduale, considerata la particolare clientela”.

Tutte le Rosse del Presidente

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Ventitre anni di creazioni a quattro ruote sotto il patrocinio del presidente Montezemolo; auto che hanno rivoluzionato la tecnica, lo stile ed i riferimenti dinamici e prestazionali del mondo della Supercar. Non entreremo nello specifico delle credenziali meccaniche di questa selezione di vetture: sono cifre universalmente note (specie fra gli appassionati lettori di autoblog) e reperibili dappertutto; ci limiteremo invece a descrivere cosa rende speciale ognuna di esse.

F355

Le Ferrari di Montezemolo

La F355 è stata una delle Rosse maggiormente volute da Montezemolo: aveva il compito di sostituire quella “macchina di merda” che era la 348 e da cui il Presidente, proprietario di un esemplare, era rimasto profondamente deluso. La F355 è stata anche l’ultima V8 con fari che emergevano dal cofano e si distingueva dalla 348 (da cui ereditava la base costruttiva con telaio tubulare in acciaio) anche per il motore 3,5 litri con 5 valvole per cilindro. Con la F355 è stato introdotto anche il cambio F1 elettroattuato con palette al volante.

360 Modena e 360 Challange Stradale

Le Ferrari di Montezemolo

La 360 Modena (nella foto sopra la 360 Spider, con motore incorniciato da un lunotto trasparente) è stata la prima V8 a motore centrale a vantare il telaio space frame in alluminio ed a gettare le basi stilistiche per le più recenti F430 e 458 Italia. Va ricordata anche per la versione estrema 360 Challenge Stradale, antesignana di modelli come la 430 Scuderia e la 458 Speciale.

Le Ferrari di Montezemolo

Scuderia Spider 16M ed SP1

Le Ferrari di Montezemolo

La Scuderia Spider 16M è stata costruita nel 2008 per festeggiare i 16 Titoli Costruttori vinti dalla Scuderia italiana. Sulla base della F430 è nata anche la one-off SP1, fortemente voluta da un collezionista giapponese: la prima “Special Project” sotto esplicita committenza privata.

Le Ferrari di Montezemolo

SP12 EC

Le Ferrari di Montezemolo

La SP12 EC, disegnata in collaborazione con Pininfarina, è un esemplare unico, voluto da Eric Clapton: si ispira alla Ferrari 512 BB posseduta in gioventù dal famoso musicista.

California T

Le Ferrari di Montezemolo

La California T sancisce il ritorno di Ferrari ai motori turbo per le proprie sportive stradali: l’ultima ad equipaggiare un V8 sovralimentato era stata la gloriosa F40.

456 GT

Le Ferrari di Montezemolo

La 456 GT è l’ultima V12 a motore anteriore ad equipaggiare i gruppi ottici a scomparsa ed è ritenuta tutt’oggi una delle più eleganti, equilibrate ed affascinanti Ferrari di sempre. Ironia della sorte, è stata anche il modello che ha dato vita alle varianti di carrozzeria “Venice”, forse le più discutibili della storia Ferrari.

FF

Le Ferrari di Montezemolo

La FF è stata una vera e propria rivoluzione su quattro ruote per Ferrari; ha battuto in una sola volta due primati: è infatti la prima Rossa con carrozzeria da shooting-brake e la prima ad equipaggiare un sistema di trazione integrale permanente.

575 Superamerica

Le Ferrari di Montezemolo

La 575 Superamerica, costruita in 559 esemplari, è basata sulla gloriosa 575M; oltre per il V12 da 540 Cv, si distingue per la carrozzeria targa con il sofisticato tetto in vetro ad oscuramento autoadattativo: varia la quantità di luce filtrante a seconda dell’intesità della luce solare.

SA Aperta e 599 GTO

Le Ferrari di Montezemolo

La SA Aperta è la versione scoperta della 599 GTB Fiorano: anche in questo caso la produzione è stata limitata ad un numero esiguo di esemplari, appena 80. E’ stata costruita per celebrare gli 80 anni di Pininfarina, mentre il prefisso “SA” omaggia i designer Sergio ed Andrea delle celebre firma del design italiano. E sotto il cofano c’è il V12 della 599 GTO. Quest’ultima è la versione vitaminizzata e limitata (599 esemplari), una delle Ferrari più sportive di tutti i tempi.

Le Ferrari di Montezemolo

F12 TRS ed F12 SP America

Le Ferrari di Montezemolo

La F12 TRS e la F12 SP America sono due one-off costruite sulla base della velocissima F12berlinetta, la coupè a motore V12 anteriore centrale più potente e veloce di sempre (740 Cv di potenza). Sono gli ultimi due esempari unici nati sotto la guida del Presidente Montezemolo.

Le Ferrari di Montezemolo

Enzo

Le Ferrari di Montezemolo

Che dire della Enzo: è stata la prima stradale con cellula passeggeri realizzata in fibra di carbonio, è stata prodotta in 400 esemplari e porta il nome del fondatore della Scuderia. Serve aggiungere altro per decretarne il valore?

LaFerrari

Le Ferrari di Montezemolo

LaFerrari verrà prodotta in 499 esemplari ed è la prima ibrida di Maranello. Dotata di aerodinamica attiva, rappresenta attualmente il punto più alto del know-how Ferrari

Speciale Spider

Le Ferrari di Montezemolo

L’ultima della nostra breve lista è la Speciale Spider, che verrà presentata al Salone di Parigi: ricalca le credenziali tecniche della variante coupè. Sarà la penultima Ferrari ad essere svelata da Montezemolo, l’ultima ad un Motor Show internazionale. La “Rossa dell’addio” sarà invece presentata ad ottobre per celebrare i 60 anni di Ferrari in America e sarà limitata ad appena 10 unità.

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