Opel Adam Rocks: prova primo contatto

Opel Adam Rocks, citycar per la guerriglia urbana con capote elettrica e look grintoso, porta al debutto il 1.0 tre cilindri turbo da 90 e 115 CV e un nuovo cambio a sei marce.

di Claudio Galiena

• 18 Settembre 2014

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Jam, Glam, Slam e da novembre anche Rocks. La piccola Opel Adam si fa in quattro e cala l’asso con la prima mini crossover del suo segmento. La Adam Rocks è infatti la prima crossover urbana a 3 porte e sotto i 4 metri di lunghezza. Presentata al pubblico al Salone di Ginevra 2013, Adam Rocks in soli 18 mesi è già su strada.

Si tratta di una versione speciale basata sulla Glam, ma con modifiche estetiche e meccaniche che la rendono decisamente più muscolosa e mascolina rispetto agli altri allestimenti; ad oggi delle 100.000 Adam vendute, oltre 60.000 sono state acquistate dalle donne. Questa, anche per le sue doti atletiche dovrebbe piacere un po’ di più agli uomini! Nuovi esterni quindi, nuove tinte e nuovi allestimenti interni… La Adam Rocks porta al debutto anche la nuova motorizzazione turbo tre cilindri 1.0 disponibile in versione da 90 e 115 CV accoppiata al cambio a sei rapporti.

Arriva a novembre, ma è già ordinabile in concessionaria, al prezzo di lancio di 16.750 per la 1.2 da 70 CV ai 19.550 della versione top con il 1.0 da 115 cv, ma per tutto il 2014 sarà in vendita con uno sconto di duemila euro esatti, riportando i prezzi a 14.750 e 17.550 Euro. Siamo volati a Riga per una prima prova su strada, vediamo come va su strada e com’è fatta.

Opel Adam Rocks: come va

Il primo contatto con la Adam Rocks è in aeroporto, dove troviamo schierate pronte per il test 40 Rocks una diversa dall’altra per allestimenti e colorazioni. Con una caratterizzazione esterna così marcata, optiamo per una monocolore Pomp ub the Blue con capote in tinta. All’interno troviamo pelle per sedili, volante riscaldato, pomello cambio, freno amano e rivestimenti porta. Ci muoviamo dal parcheggio connettendo l’iPhone all’Intellilnk e allo schermo da 7 pollici e avviando l’app BringGo un navigatore che sfrutta il GPS senza bisogno di internet.

Siamo a bordo della versione col 1.0 tre cilindri da 115 CV e 170 Nm di coppia a 1.800 giri. Partiamo in Eco e percorriamo così i primi metri con lo sterzo leggero in modalità city. Ed è un gran bell’andare, perché il tre cilindri è silenziosissimo nell’abitacolo e non fa una vibrazione. In fila al semaforo con lo Start&Stop si spegne, per cui sembra di essere davvero su una vettura di classe superiore, anche e non solo per le finiture degli interni.

Abbandonata l’impostazione Eco, il 1.0 prende vita intorno ai 2.000 giri e sale linearmente fino ai 4.000 oltre i quali manifesta un discreto brio. Il cambio a sei rapporti ha una corretta spaziatura delle marce con la sesta un po’ lunga per limitare i consumi e le altre ravvicinate con innesti fluidi e precisi. Nel frattempo abbiamo lasciato il centro e stiamo viaggiando con sterzo su normal e non più in Eco. La Adam Rocks con i cerchi in lega da 18 pollici mostra subito una reattività al volante impressionante, quasi da sportiva vera. Riga, Yourmala e i dintorni della capitale Lettone per la prova su strada non sono certo località famose per le strade, piuttosto mal ridotte sia nei centri urbani con la schiena ad asino, sia fuoriporta con buche e imperfezioni. Così a volte la Adam con i 225/35 R18 copia anche troppo il fondo e ci troviamo a dover correggere con lo sterzo.

Anche l’assetto è piuttosto secco nella risposta, e solo quando finalmente troviamo delle strade “normali” riusciamo ad apprezzare la dinamica della Rocks. Compatta e reattiva, è brillante e divertente da guidare anche tra le curve. Con qualche chilometro sulle spalle apprezziamo anche lo sterzo direttissimo, per i cerchi da 18 e i pneumatici ContiSportContact 5 dalla spalla ribassata. Non è fatta per correre, ma non disdegna le andature spedite e nonostante l’assetto rialzato è ben piantata a terra e non rolla molto.

Ci siamo anche concessi anche due passaggi sullo sterrato, un paio di chilometri su terra levigata dove abbiamo rilevato un buon assorbimento globale delle asperità, unito a una buona qualità degli interni per assemblaggi e materiali. A livello dinamico più che altro abbiamo giocato con lo sterzo, chiamando ad un duro lavoro l’ESP sempre vigile e non disinseribile.

Buona l’insonorizzazione generale anche se la capote evidenzia qualche fruscio al crescere della velocità e un’inevitabile rumore di fondo in città, ma vista anche la categoria di appartenenza il livello è più che accettabile.

In conclusione la Adam Rocks è una vettura simpatica, fuori dagli schemi, ben rifinita e divertente da guidare. Il 1.0 tre cilindri è uno dei migliori per silenziosità e l’assenza di vibrazioni, ma ha anche una buona erogazione e una spinta interessante. L’assetto è meno da crossover di quanto si pensi, e quindi piace tra le curve, ma si soffre un pochino in città. Meglio prenderla con i 17, di serie insieme a clima e capote!

Opel Adam Rocks: com’è

Più che un fuoristrada, Opel Adam è un vero e proprio crossover cittadino, una sfiziosa citycar pronta alla guerriglia urbana. In Opel, ci raccontano, l’ispirazione nasce dagli atleti del parkour che si allenano in città e che spesso utilizzano protezioni per gli urti. Ecco quindi che alla piccola Opel Adam sono spuntati rivestimenti protettivi color antracite su paraurti e passaruota che la rendono più robusta e muscolosa, insieme alle protezioni sottoscocca per muso e coda.

Specifici di Adam Rocks anche le cornici a boomerang per fendinebbia e luci posteriori satinate in contrasto perfetto con elementi cromati. Contribuiscono all’aspetto più sportivo anche i cerchi in lega da 17 pollici di serie o in opzione da 18”.

Così allestita è cresciuta di circa 5 cm, come l’altezza da terra che è aumentata di 1,5 cm. Globalmente le altre misure non cambiano, la Rocks misura 3 metri e 75, mantiene il passo di 2 metri e 31 e un baule di 170 litri. Davanti lo spazio c’è, dietro un po’ meno anche se molto dipende poi da pilota e passeggero.

Prima assoluta per Adam, è il tetto Swing Top, una capote tristrato elettrica azionabile anche in marcia fino a 140 km/h e che in soli 5 secondi permette di assaporare il classico piacere di guida “en plein air”. E’ una capote piccolina che però non inficia su baule (già compatto) e spazio a bordo, e poi così com’è anche la rigidità strutturale della Adam è rimasta uguale alla versione chiusa.

Come tutte le Adam, anche Rocks è una specialista in personalizzazioni e con il lancio della crossover, Opel porta nuove tinte esterne, inediti accostamenti per gli interni e due diversi colori per la capote. Dentro quindi ritroviamo qualità e design quasi da classe superiore che abbiamo già conosciuto sulle Adam Glam. La dotazione è ricca e prevede tra l’altro il sistema di infotainment IntelliLink con display touch in plancia da 7 pollici, che consente di integrare i contenuti presenti sugli smartphone oltre ad effettuare telefonate o leggere messaggi di testo o dettarli direttamente con i comandi vocali Siri EYES Free.

Per la dinamica Adam Rocks si presenta con nuove molle e ammortizzatori, ritarati per la nuova altezza da terra maggiorata di 1,5 cm. Debutta su Rocks il nuovo motore 1.0 tre cilindri turbo Ecotec a iniezione diretta con due livelli di potenza, 90 e 115 cv e con 170 Nm da 1.800 giri accoppiati a un inedito cambio a sei rapporti, più compatto e leggero.

Il nuovo tre cilindri è un motore in alluminio con fasatura variabile delle valvole, la pompa dell’acqua disattivabile, contralbero di bilanciamento, collettore di scarico integrato nella testata e turbocompressore single scroll. Il 90 cv è capace di 180 Km/h e 11,9 secondi da zero a cento dichiara consumi di 4,5 litri, mentre il 115 raggiunge i 196 km/h e scatta in 9,9 secondi con un consumo dichiarato di 5,1 litri per 100 km nel ciclo misto anche grazie al dispositivo Start/Stop montato di serie.