Roma: nuovo piano per il traffico; dal 2017 la ZTL divisa in 4 zone
In arrivo una vera e propria rivoluzione per il centro storico, l’anello ferroviario e le strisce blu.
Roma – E’ stato approvato dalla giunta comunale capitolina il nuovo piano di regolamentazione del traffico: andrà in vigore nel 2017, con l’obiettivo di ridurre l’uso dell’auto del 7% ed aumentare del 6% l’uso dei mezzi pubblici. Rivoluzionata la mobilità all’interno dell’anello ferroviario e della ZTL. Quest’ultima sarà divisa in 4 settori (Tridente-Trevi, Viminale-Monti, Farnese-Portico d’Ottavia e Navona-Pantheon), con i permessi rilasciati agli aventi diritto validi esclusivamente per circolare nella propria zona di appartenenza e non più per tutto il centro storico; una strategia varata nell’ottica di organizzare il traffico secondo uno “schema di circolazione che impedisca l’attraversamento est-ovest del centro”. Prevista anche una “limitazione del numero dei varchi di accesso utilizzabili in entrata da parte degli autorizzati” e il “controllo delle uscite”. In poche parole si potrà transitare in ZTL solo attraverso i varchi del proprio settore di appartenenza. Previste anche zone ad emissioni zero, vietate a tutti i veicoli. Confermato l’aumento del costo dei parcheggi dentro le strisce blu: si passa da 1 a 1,50 euro ogni ora, con la tariffa massima applicabile fissata a 3 euro l’ora nelle zone di “particolare rilevanza urbanistica”, mentre sono stati aboliti gli abbonamenti mensili e giornalieri per la sosta.
Sempre nel 2017 saranno completamente riviste le modalità di circolazione all’interno dell’anello ferroviario, con varchi elettronici capaci di contare il numero di accessi di ogni veicolo: gli ingressi saranno regolati con dei “pacchetti di accesso” numerati e limitati, indicati come “bonus mobilità”, che saranno erogati a tutti i cittadini a seconda di parametri prestabiliti. Ad ogni passaggio attraverso i varchi, i bonus verranno scalati fino ad esaurimento degli stessi: a quel punto per accedere all’interno dell’anello ferroviario bisognerà pagare una tariffa variabile a seconda della tipologia dell’auto. Sempre all’interno dell’anello ferroviario è previsto un progressivo blocco dei veicoli più inquinanti: stop alle auto euro 0 da novembre 2015, alle euro 1 a benzina ed euro 2 diesel da novembre 2016, alle euro 2 a benzina e alle euro 3 diesel da novembre 2017. Inoltre non si potrà più parcheggiare lungo le principali arterie romane: una misura scelta per fluidificare il traffico; mentre dovrebbero essere potenziati ed ampliati i servizi pubblici e quelli di bike e car sharing.
“Il nostro obiettivo non è fare cassa, vogliamo invece cambiare i comportamenti dei cittadini – spiega l’assessore capitolino alla mobilità, Guido Improta – Riteniamo che al diritto alla circolazione, che non è più agibile, si debba sostituire quello alla mobilità”. Ma l’opposizione non è d’accordo: “Mettere dei varchi lungo l’anello ferroviario e chiedere un pedaggio a tutti i cittadini romani mentre si continuano a tagliare le linee del trasporto pubblico è da irresponsabili”, afferma Alessandro Onorato, capogruppo della Lista Marchini. E Gianni Alemanno, ex sindaco di Roma, ci va giù ancora più pesante: “Noi saremo in prima linea contro il ticket sull’anello ferroviario, anche a costo di proteste clamorose come quella di sfondare i varchi e di impedire con la protesta questo esproprio della città”.