Suzuki Vitara: primo contatto su strada
Il nostro primo contatto su strada con la nuova Suzuki Vitara, in versione prototipo.
Suzuki Vitara: diversa da prima, ma fedele a se stessa. E’ questo il primo pensiero che può venire in mente a chi prova la nuova versione del SUV giapponese. Si, perchè Vitara si presenta alla sua quarta generazione, a distanza di 25 anni dalla prima, con tutte le carte in regola.
E’ giapponese al 100%, ma l’attenzione è rivolta alla clientela occidentale: niente stramberie all’orientale, per dirla terra terra. Appena si sale a bordo si nota l’estrema razionalità dell’abitacolo. Seduta confortevole, i comandi sono a portata di mano, non c’è nulla che possa distrarre dalla guida: tutto è perfettamente chiaro e semplice dal cruscotto al quadro comandi del sistema multimediale. E’ qualcosa che spesso diamo per scontato, ma che non è così quando ci si trova di fronte ad alcune proposte di altre case giapponesi. Trovare la posizione di guida corretta è un attimo, e dopo le prime centinaia di metri è come se si stesse guidando la Vitara da sempre.
Esteriormente la linea ci sembra riuscita, rimanendo nell’ambito del “classico” se la si vede in versione “monocolore”. La chiamiamo così perchè esistono anche le versioni “bicolor”, per chi vuole osare qualcosa di più ed avere qualcosa di diverso dal solito. Il frontale è “importante”, caratterizzato da due archi opposti, uno verso l’alto all’altezza dei fari, uno verso il basso a contenere la targa. Lateralmente la linea appena sotto al cofano raggiunge la coda, dando un senso di unità. Nello stesso tempo la linea inferiore che dalle ruote posteriori scende e si abbassa fin quasi all’estremità inferiore della porta, le conferisce quella dinamicità che non guasta mai. Come per il caso appena citato degli interni, anche le forme suggeriscono un certo gusto per il razionale. Come dire: sono passati i tempi del fuoristrada duro e puro, ma questo rimane comunque il mondo di Vitara.
In una giornata di forti temporali ed acquazzoni, mettiamo alla prova Vitara in versione Diesel 1.6L DDiS e cambio a 6 rapporti, 4WD e 2WD. Metto le mani avanti e dico subito: Vitara è come la ci si aspetta. E’ davvero facile prendere confidenza, con una buona accelerazione che permette quei piccoli scatti in avanti importanti quando ci si trova nel traffico. Merito anche del cambio, preciso negli innesti, che aumenta la sensazione di facilità nella guida cittadina. E’ agile, considerando le dimensioni, e districarsi anche nelle vie più piccole e strette non è un problema. Questo anche grazie ad una visualizzazione particolarmente accurata delle mappe 3D del navigatore: anche nelle città più piccole i palazzi sono replicati in maniera fedele ed estremamente precisa.
Passando dalla città all’autostrada, la Vitara si trasforma in automobile da viaggio. La posizione alta aiuta a migliorare la visibilità, come dev’essere in un piccolo SUV. La rumorosità è accettabile, e l’asfalto con evidenti problemi dovuti alle forti piogge viene “digerito” senza alcun problema.
Sulle strade extraurbane abbiamo apprezzato maggiormente il 4WD AllGrip, nelle modalità Auto, Sport, Snow e Lock. In “Auto” si guida prevalentemente a trazione anteriore finchè il sistema sente la necessità delle quattro ruote motrici. In “Sport” l’accelerazione è più marcata e si passa alla trazione integrale che funziona in modo da contrastare le eventuali perdere di aderenza in uscita di curva. Con “strong>Snow” la trazione integrale ha un particolare settaggio per i fondi nevosi o comunque viscidi. “Lock” è infine la trazione integrale permanente suddivisa al 50% tra anteriore e posteriore. Non siamo riusciti ad utilizzare il 4WD a fondo, sia chiaro. Ma in condizioni critiche di maltempo riesce a donare quella giusta sicurezza in più rispetto al 2WD. Cercheremo di valutare la bontà del sistema AllGrip” utilizzato su Vitara in una prossima occasione.
Anche sotto la pioggia battente la Vitara ha dimostrato di avere un’ottima tenuta di strada, come ci si aspetta da una vettura di questo genere. In più, tutti i sistemi elettronici di bordo, fanno in modo che il guidatore si debba “impegnare” di proposito per mettere in crisi la vettura.
Il primo giudizio è sicuramente positivo. La Vitara c’è ed in questa prima prova si è dimostrata un’automobile onesta, di sostanza, ed in grado di mantenere le promesse fatte. Dobbiamo invece segnalare qualche imperfezione di alcune componenti elettroniche, cose che purtroppo possono capitare con le vetture ancora in stato di prototipo pre serie.
Suzuki Vitara: allestimenti e prezzi per l’Italia
Suzuki Vitara sarà disponibile da Marzo 2015 negli allestimenti Cool e Top. Non sono stati ancora comunicati i prezzi, ma sappiamo che per entrambe le versioni il 4WD All Grip comporterà una spesa di 2.200 euro in più rispetto al 2WD. Sempre come optional il metalizzato (500 euro) ed il Bicolor (1500 euro) con spoiler, protezioni esterne, finiture interne, e possibilità di scelta del tipo di orologio. Il cambio automatico a convertitore di coppia 6M per il benzina è disponibile a 1500 euro, mentre per il diesel DDiS il cambio a doppia frizione dovrebbe arrivare nell’estate del 2015.
Di certo è che dal 9 dicembre sarà possibile ordinare su internet al prezzo di 28.000 euro, una versione speciale denominata “Web Black”, tutta nera con il 4WD All-Grip e motore il 1.6 diesel. L’equipaggiamento comprende anche il Tetto Star View panoramico e un treno supplementare di gomme invernali montate su cerchi in acciaio. Sarà sufficiente versare una caparra di 500 euro tramite carta di credito, con l’acquisto da finalizzare in concessionaria.
E’ un azzardo acquistare la Web Black senza sapere il prezzo delle altre versioni? La risposta ce l’ha data direttamente Massimo Nalli, General Manager di Suzuki Italia. Ovviamente, è compito di Suzuki non deludere i propri clienti. Effettivamente l’operazione è già stata fatta con soddisfazione con S-Crossquando vennero vendute 50 vetture. In quel caso il prezzo di lancio si è dimostrato particolarmente interessante, lo sarà anche in questa occasione.
Suzuki Vitara: informazioni tecniche
La nuova Suzuki Vitara è lunga 4.175 millimetri, larga 1.775 ed alta 1.610. Il suo passo è di 2.500 millimetri, misura che, abbinata alla classica trazione integrale permetterà buone prestazioni in offroad, come tipico della storia del modello grazie a sospensioni anteriori di tipo McPherson e posteriori a barra di torsione. La nuova Suzuki Vitara sarà però disponibile anche con trazione anteriore, proponendosi verso una clientela alla ricerca di una vettura alta e comoda ma senza la necessità di utilizzarla spesso in fuoristrada.
Queste trasmissioni saranno abbinabili a due motori 1.6 litri, uno a benzina ed uno a gasolio, entrambi da 120 cavalli derivati dall’odierna line up di motori della casa giapponese. La Suzuki Vitara 1.6 VVT disporrà di 120 cavalli a 6.000 giri e di una coppia massima di 156 Nm a 4.400 giri al minuto. Questo motore sarà disponibile con cambio manuale a cinque rapporti o automatico a sei marce sia in variante integrale, sia a trazione anteriore. La Suzuki Vitara 1.6 DDiS disporrà invece solo di un manuale a sei rapporti, con i clienti che potranno scegliere se sfruttare i 120 cavalli a 3.750 giri e la coppia di 320 Nm a 1.750 giri sulla versione 4WD o su quella a due ruote motrici.
Oltre a proporre la trazione anteriore, la nuova Suzuki Vitara si dimostra la più tecnologica e sicura di sempre. Il fuoristrada è infatti dotato di un radar con funzioni di Warning, Brake Assist e Automatic Braking che evitano i tamponamenti: questo stesso sistema fornisce anche maggiore comfort, proponendosi come cruise control adattivo. Nonostante ciò la nuova Suzuki Vitara non ha scordato le proprie origini offroad, porponendo un’altezza da terra di 185 millimetri che le consente di avere un angolo d’attacco di 18.2° ed un angolo di uscita di 28.2°. Proprio per questo saranno disponibili quattro diverse modalità di guida per il sistema AllGrip che permetterà di regolare la risposta della vettura a seconda del fondo da affrontare. Nonostante questo orientamento piuttosto tecnico la nuova Suzuki Vitara si propone con una buona abitabilità interna che culmina in un vano bagagli da ben 375 litri.