Roma: arriva lo Street Control, il vigile elettronico che fa 6 multe al minuto
La fine del parcheggio in doppia fila a Roma?
A Roma parcheggiare in doppia fila è una pratica dannatamente comune; un gesto di profonda inciviltà che può arrivare a compromettere la mobilità e la libertà altrui e che potrebbe avere i giorni contati: fra un paio di settimane entrerà infatti in servizio effettivo con la Polizia Municipale capitolina lo “Street Control”, un super-vigile elettronico capace di fare fino a 6 multe al minuto. Il sistema è basato su una telecamera comandata dagli agenti e montata sul tetto dell’auto di servizio: legge la targa della vettura del trasgressore, interfacciandosi in tempo reale con il database della motorizzazione civile; contestualmente il sistema controlla in tempo reale la situazione assicurativa del mezzo e se e quando ha passato la revisione. Insomma, un deterrente eccezionale per tutti quegli automobilisti scorretti che parcheggiano sulle strisce pedonali, in sosta vietata o sui passi carrabili.
L’efficienza del sistema è comprovata dalle settimane di sperimentazione (quindi senza multe) che hanno preceduto l’entrata in servizio del dispositivo: basti pensare che nel corso di un pomeriggio in zona San Giovanni, un’auto (segnalata dalle luci blu lampeggianti accese) con l’occhio elettronico ha catturato 260 targhe in mezz’ora, scattando ad ogni vettura parcheggiata male due foto, una della targa ed una, più grandangolare, del luogo e del contesto dell’infrazione. Dopo un’analisi delle foto effettuata dagli agenti (compresa la verifica del possesso da parte del trasgressore di eventuali permessi per invalidi o simili), gli automobilisti sanzionabili sono diventati 120. Per avere un parametro di riferimento, “un vigile che esce a piedi, nel turno di sei ore, riesce più o meno a elevare 50 multe”, secondo quanto dichiarato dal vice comandante Raffaelle Modafferi, che coordina l’operazione “Street Control”, voluta dal comandate Clemente.
Lo “Street Control” di ultima generazione costerà al Comando dei vigili 167 mila euro d’affitto per due anni. “Se uno pensa a quanto costano due vigili in giro a piedi, si può immaginare la riorganizzazione di risorse che questa tecnologia permette” dichiara la Modafferi, che ha addestrato trenta vigili per dieci macchine attive 24 ore su 24 ma solo “per iniziare, poi cercheremo di aumentarli. Gli agenti mostrano interesse per una nuova professionalità, sono motivati anche perché il lavoro in auto è meno stressante”. I vigili che fanno le multe a piedi usando i classici libretti di carta “sono spesso vittime di proteste da parte dei cittadini, fino a diventare a volte azioni incivili”; e lo Street Control arginerebbe anche questa problematica.
Eppure, pur senza sorpresa, fioccano le polemiche; le prime arrivano dal segretario generale aggiunto del Sulpl (il sindacato unitario dei lavoratori di polizia locale) Alessandro Marchetti, che si dice contrario a un sistema definito “esclusivamente sanzionatorio che serve solo a far cassa:“Vogliamo un sistema che riesca a fare prevenzione e non un modello che punti esclusivamente a raddoppiare o triplicare il numero delle contravvenzioni. A noi serve che l’auto in doppia fila venga spostata subito, che le strade siano libere e percorribili. Fare multe e basta non serve”. Secondo il segretario del Sulpl, lo Street Control sarebbe anche parzialmente incompatibile con il codice della strada, in base al quale l’agente di Polizia deve accertarsi della presenza del trasgressore e, nel caso, contestargli immediatamente l’infrazione. Per Marchetti il rischio maggiore è che un sistema debole sotto questo punto di vista porti ad un aumento dei ricorsi da parte dei multati, ma anche a guai giudiziari per il vigile sanzionatore. Critiche condivise col Ministero dei Trasporti, che ha già avanzato i propri dubbi sulla legittimità del sistema.
Altrettanto dubbiosi i rappresentanti dell’ Ospol, l’Organizzazione sindacale delle polizie locali che paventano una “corsa sfrenata alla multa ad ogni costo”. Secondo Ospol “il sistema ‘street control’ installato su auto della polizia locale di Roma capitale, da domani, presumibilmente, entrerà in funzione e calerà per le strade della città colpendo come una mannaia automobilisti avvezzi a sostare in doppia fila. Non bastavano ‘vigilini’, ausiliari del traffico, nonni poliziotti, ronde ed altre baggianate – denuncia l’Ospol – adesso arriva un sistema repressivo” che squalifica il valore delle “procedure di prevenzione, primo atto dovuto da un organo di polizia stradale“.
Sempre secondo l’Ospol , “il sistema in questione priva il cittadino del diritto di richiedere la contestazione immediata, come previsto dal Codice della strada (art. 200, comma 1) con l’aggravante di non poter essere informato, nell’immediatezza, dell’avvenuta violazione. Soltanto quando, dopo circa 4-5 mesi, riceverà la contravvenzione al suo domicilio saprà di aver commesso l’infrazione e pertanto, non potendo ricordare il fatto a causa del tempo trascorso, gli sarà precluso ogni diritto alla contestazione“. Inoltre non sarebbero state considerate adeguatamente “le tante difficoltà che incontreranno i portatori di handicap, gli anziani, gli ammalati a cui la telecamera dello ‘street control’ non può riconoscere l’esigenza obbligata di fermarsi in doppia fila o in divieto di sosta, per mancanza di spazi riservati o occupati, magari giusto il tempo necessario per le operazioni di salita e discesa dall’auto per essere accompagnati a casa o in farmacia”.
L’Ospol invita pertanto il Campidoglio ad “annullare ogni intendimento di utilizzo del sistema ‘street control’ per multare gli automobilisti ed auspica che al posto delle telecamere, sulle auto in tutte le strade e le piazze della capitale, ritorni il vigile urbano, magari assumendo gli oltre 2000 giovani idonei al concorso per ‘istruttore di vigilanza urbana’ che, da oltre 5 anni, sono in attesa di un posto di lavoro e vivono l’umiliazione della disoccupazione“. L’Ospol annuncia inoltre “battaglie giudiziarie” e la volontà di attivare uno sportello per aiutare i cittadini a fare ricorso contro le “multe selvagge” effettuate col sistema sopra descritto. Insomma, la questione è molto calda, ma il nuovo Grande Fratello della Polizia Municipale romana sembra avere le potenzialità per arginare il fenomeno della sosta selvaggia: intanto a Roma gli itinerari dello Street Control sono pronti, divisi in 15 zone che saranno battute a ripetizione nell’arco della giornata, dalla Nomentana ai Parioli, da viale Ionio a via Giulia, da Trastevere a Balduina. Uomo avvisato…