Nissan Juke DIG-T 190 CV: Il Video Test di Autoblog
Il Video Test di Autoblog della Nissan Juke DIG-T 190 CV
Con una quota di mercato in continua espansione, la Nissan Juke chiude un brillante 2011 con un numero di immaticolazioni del tutto invidiabile: circa 16.000 mezzi venduti quest’anno solo in Italia; dati che la portano a tallonare da vicino il piccolo fenomeno Dacia Duster, ancora leader nel segmento T-B, quello dei crossover compatti. Seguono nell’ordine, piuttosto staccati, la Fiat Sedici (con circa 10.00 vetture), seguono le due Suzuki SX4 e Jimny, e ancora la Daihatsu Terios e la Toyota Urban Cruiser (penalizzata però da un numero di esemplari importati in Italia decisamente limitato).
Un mercato interessante e nettamente in controtendenza quello dei piccoli suv, infatti nonostante la globale flessione delle vendite, evidenzia balzi in avanti di importanti per le due best seller di questo segmento, vale a dire la Dacia Duster, che passa dai 5.500 esemplari del 2010 ai bel 19.200 del 2011, stesso discorso per la Juke che passa dai 3.500 veicoli immatricolari nel 2010 (ma l’auto è giuta ai concessionari ad anno già iniziato) fino ai 16.200 mezzi del 2011. Chiaramente va anche evidenziato che le altre auto appartenenti a questo segmento hanno subito delle flessioni, seppur minime.
Vi propononiamo oggi due video realizzati durante il nostro test dell’auto: abbiamo provato la versione con motorizzazione top di gamma, spinta dal 4 cilindri 1.600cc benzina turbocompresso ad iniezione diretta da ben 190 CV e 240 Nm di coppia massima . Un motore interessante, che sa stupire per il suo rendimento e permette alla piccola Juke di ottenere ottimi risultati in accelerazione, ripresa e velocità massima.
Per indagare al meglio sulle potenzialità di questa unità motrice, l’abbiamo anche sottoposta ad un test al banco prova motore dove, grazie sia ai grandi rulli che forniscono la componente inerziale, sia alla frenatura elettronica di cui il banco è dotato (tramite l’utilizzo di correnti parassite), abbiamo verificato le prestazioni alla ruota e poi al motore della piccola crossover nipponica.
La Tecnica
Juke è costruita sulla piattaforma B dell’Alleanza Renault-Nissan; ha un passo di 2530 mm, è lunga 4135 mm, larga 1765 mm ed alta 1570 mm. La carreggiata è pari a 1525 mm su entrambi gli assali, il valore in assoluto più alto della piattaforma B, per consentire alla versione top di gamma di montare cerchi da 17″ con pneumatici 215/55 R17.
Lo schema delle sospensioni prevede un McPherson all’anteriore e barra di torsione in coda: un nuovo telaio ausiliario anteriore a culla migliora la rigidità laterale del gruppo, contribuendo ad affinare la manovrabilità ed il comfort di guida. Le versioni di Juke a trazione integrale sono invece dotate di sospensioni posteriori multi-link. Nonostante un punto H (Hip Point) relativamente elevato, le altezze dei centri di rollio anteriore e posteriore di sono relativamente basse: questo consente di ridurre il rollio della scocca in curva o con elevati carichi laterali.
Il motore 1.6 turbobenzina si caratterizza per la fasatura variabile delle valvole in entrambi i cicli di aspirazione e scarico (Twin VTC), per le tecniche antiattrito che includono l’adozione del rivestimento DLC (Diamond-Like Carbon) a base di carbonio per gli alzavalvole e per la finitura a specchio degli alberi a camme. Nelle versioni a due ruote motrici, come l’esemplare della nostra prova, il “mille e sei” è abbinato alla trasmissione manuale a sei marce; nei modelli a trazione integrale, al cambio XTRONIC CVT con modalità manuale a sei rapporti.
Design e Interni
Dal punto di vista estetico, la parte inferiore di Juke ha l’impostazione di un SUV: ruote massicce e ampi pneumatici, buona altezza da terra e assetto rialzato. La parte superiore, invece, è decisamente originale: alta linea di cintura, finestrini rastremati e tetto discendente, quasi da coupé. La sua sportività è sottolineata anche dalle porte posteriori, con le maniglie “nascoste” nel telaio degli sportelli.
L’abitacolo è dominato da una consolle centrale la cui forma ricorda quella del serbatoio di una moto. Interessante la finitura lucida degli interni. Al centro del displaly troviamo il Nissan Dynamic Control System, un modulo di comando centrale che consente al pilota di modificare le impostazioni dinamiche di guida e di regolare varie funzioni di bordo come la climatizzazione e la risposta di sterzo e motore. Pratico il portellone di accesso al capiente vano bagagli.
La Guida
Alla guida della Juke il primo elemento che colpisce è certamente lo sterzo. Per questo comando ci sentiamo di spendere più di un semplice apprezzamento: è decisamente il migliore che abbiamo avuto l’opportunità di provare su un veicolo di questo genere; ma è anche fra i migliori in assoluto in circolazione. Veloce e diretto, trasmette sempre la sensazioni di totale padronanza del mezzo, amplificando quell’innato senso di agilità che la Juke è capace di trasmettere. Non è quindi solo il suo design a tre razze a richiamare il volante di sportive di ben altro calibro di casa Nissan. Per di più metteteci una servoassistenza elettrica variabile ben calibrata in ogni condizione di guida ed una discreta comunicatività e capirete perché ci ha così positivamente sorpreso.
Ma la reattività del mezzo agli input dello sterzo è anche merito dell’autotelaio: nonostante la sua relativa semplicità (all’anteriore un classico schema McPherson e dietro un ponte rigido), la vettura rimane sempre ben piantata a terra, rimanendo ampiamente gestibile e sicura in ogni situazione anche col baricentro abbastanza alto. Discorso a parte per il rollio: emerge a mano a mano che si aumentano i ritmi, costituendo un primo e chiaro campanello d’allarme dell’avvicinarsi dei limiti del mezzo. Questi ultimi si palesano con un fisiologico sottosterzo che non bisogna poi faticare più di tanto per far emergere. L’ESP, parzialmente disinseribile, opera in maniera inavvertibile. Purtroppo, anche quando viene disattivato, il sistema rientra in azione se si supera un certo angolo di sbandata.
L’assorbimento è di buon livello, grazie anche all’altezza della spalla dei pneumatici. Il beccheggio nelle frenate è sempre controllato ed emerge solo nelle decelerazioni più violente. Ci piacerebbe provare presto anche la variante a trazione integrale del modello, dotata di sospensioni posteriori multilink e Torque Vectoring che ripartisce la coppia fino ad un massimo del 50% fra gli assali ma anche fra le due ruote posteriori. Il cambio manuale a 6 rapporti si è rivelato ben spaziato, con innesti moderatamente contrastati. Leggera e ben modulabile la frizione.
Il motore 1.6 turbobenzina ad iniezione diretta, con pompa del carburante ad alta pressione e controllo dell’apertura delle valvole, si è rivelato vigoroso, rotondo e capace di un’erogazione di potenza fluida e regolare. La spinta comincia a farsi sentire intorno ai 2500 giri per diventare più consistente attorno ai 3000. Da questo regime in il quattro cilindri corre verso il limitatore senza strappi e con una sonorità mai troppo invasiva. Tuttavia le note dispensate lasciano alquanto a desiderare: sembra che il sistema di sovralimentazione sia costituito da con compressore volumetrico piuttosto che da un turbocompressore; a fronte di un sterzo così ben fatto e di una dinamica piacevole, ci saremmo aspettati una tonalità di scarico più coinvolgente. I consumi purtroppo rimangono sempre elevati, specie in città e quando si schiaccia il gas senza esitazioni. In questo senso, pur gradendo la spinta del 4 cilindri 1.6, ci sentiamo di consigliare la versione turbodiesel 1.5 dCi, meno brillante ma certamente più parca.
Ottimo il D-Mode, che consente di regolare la risposta dell’acceleratore, quella dello sterzo e l’erogazione del motore. Il sistema, che sfrutta i comandi del climatizzatore ed il suo lcd per visualizzare le informazioni sulle tarature, è decisamente funzionale. La differenza nella risposta dei comandi è veramente tangibile a seconda delle mappature impostate. Anche sotto il punto di vista dei consumi.
Sicurezza a cinque stelle
Ottimi risultai per Juke nei crasch test sostenuti presso l’Euro NCAP, durante i quali l’auto è stata valutata con ben cinque stelle: vanta un punteggio di protezione per adulti e bambini pari rispettivamente all’87 e all’81%. Tra i dispositivi di sicurezza in dotazione su tutte le versioni rientrano il programma di controllo di stabilità elettronico (ESP) e sei airbag. Tra le dotazioni di serie per la sicurezza a bordo dei bambini è compreso sistema LATCH (gancio per la cintura di sicurezza posizionato più in alto) e la chiusura di sicurezza delle porte posteriori. A queste si aggiunge anche il TPMS (sistema per il monitoraggio della pressione degli pneumatici), il Vehicle Dynamic Control (VDC) e il Traction Control System (TCS).
Pregi e difetti
Piace
– Linea originale
– Guidabilità
– Sterzo
– Funzionalità Sistema D-mode
– Spaziosità interna
Non piace
– Bagagliaio ridotto
– Qualità dei pannelli portiera migliorabile
Gamma e allestimenti
Nissan Juke propone tre linee di allestimemto: Visia, Acenta e Tekna. Tutte le versioni sono dotate di aria condizionata, alzacristalli elettrici per tutti i finestrini, sedili posteriori frazionabili 60/40 e ribaltabili, e radio con lettore CD. Passando dalla versione di ingresso Visia ad Acenta si aggiungono importanti dotazioni di serie: cerchi in lega da 17″, telefonia in vivavoce Bluetooth, porta audio USB, volante in pelle, retrovisori esterni in tinta carrozzeria e sistema di controllo dinamico Nissan Dynamic Control System (NDCS).
In base al motore, le impostazioni gestiscono la mappatura della farfalla, i punti di innesto del cambio CVT, la taratura dello sterzo e il funzionamento dell’aria condizionata. In modalità D-Sport, ad esempio, la mappatura della farfalla consente al motore di raggiungere regimi più elevati e di offrire una brillante reattività agli input; mentre in “Eco” si procede con tranquillità a regimi ridotti. Nella versione di Juke con motore turbo a iniezione diretta DIG-T e cambio M-CVT, la modalità Sport introduce una scalata “ritmica” che simula in automatico le cambiate manuali nella zona rossa. Lo sterzo è più diretto e preciso in “Sport”, mentre in “Normal” si alleggerisce e risulta più lineare.
Motore Potenza Alimentazione Trasmissione
1.5 dCi 110 CV Diesel 2WD Manuale a 6 marce
1.6i 117 CV Benzina 2WD Manuale a 5 marce
1.6i 117 CV Benzina 2WD Nuovo XTRONIC CVT
1.6i DIG-T 190 CV Benzina 2WD Manuale a 6 marce
1.6i DIG-T 190 CV Benzina 4WD XTRONIC CVT M6
1.6 Visia 16.870 €
1.5 dCi Visia 18.370 €
1.5 dCi Acenta 20.270€
1.6 DIG-T Acenta 21.870€
1.6 DIG-T Tekna 24.170 €
1.6 DIG-T MCVT (cambio automatico e trazione integrale) 27.670 €
Scheda Tecnica
Codice motore MR16DDT
Numero e disposizione cilindri 4 in linea
Valvole per cilindri 4
Cilindrata cm³ 1618
Alesaggio e corsa 79.7 x 81.1
Potenza Massima kW(CV)/min-1 140 (190) @ 5600
Coppia massima Nm/min-1 240Nm @ 2000-5200
Rapporto di compressione 9.5 : 1
Alimentazione Iniezione diretta sequenziale ad alta pressione
Livello emissione EURO 5
Diametro freni anteriori mm 296 x 26
Diametro freni posteriori mm 292 x 9
Ruote 17″ x 7″ in lega di alluminio
Dimensione pneumatici 215/55 R17
Dimensioni e Pesi
Peso min./max kg 1286/1315
Peso lordo kg 1735
Lunghezza mm 4135
Larghezza mm 1765
Altezza mm 1565
Passo mm 2530
Carreggiata anteriore (16″ / 17″) mm 1525
posteriore (16″ / 17″) mm 1525
Sbalzo anteriore mm 855
Sbalzo posteriore mm 750
Luce da terra mm 180
Angolo di attacco anteriore gradi 26
Angolo di attacco posteriore gradi 31
Angolo di rampa gradi 22,5
Capacità di carico 251 litri
Cx 0,35
Serbatoio 46 litri
Consumi e prestazioni
Urbano l/100 km 9,1
Extra-urbano l/100 km 5,6
Combinato l/100 km 6,9
Emissioni CO2 g/km 159
Accelerazione 0 – 100 km/h sec 8,0
Velocità massima km/h 215
FOTO e VIDEO realizzati per scopi fotografici e DIMOSTRATIVI su strade chiuse al traffico, da piloti e tester profesisonisti, NON IMITARE.