Cinque volanti davvero strani
Il volante è un componente rimasto grosso modo invariato nel corso degli anni. Questo però non significa che nessuno abbia mai provato a fornire soluzioni alternative…
Il volante può essere considerato la scintilla da cui ebbe origine il fenomeno del tuning. Questo perché negli anni ’50 i componenti di serie venivano sostituiti con volanti personalizzati, di natura più sportiva o più tendenti alla praticità. D’ogni modo lo sviluppo del volante non si è rivelato continuo ed uniforme come i progressi compiuti in materia di sicurezza o tecnica motoristica. Solo di recente abbiamo visto soluzioni intriganti e lontane dall’ordinario, come ad esempio quelle implementate da Ferrari – sul volante trovano posto tutti i principali comandi – o sulle monoposto da Formula 1.
Tale esempio non vuole essere una provocazione: vero è che risulta sempre piuttosto facile introdurre nuove tecnologie sulle vetture da competizione, ma l’evoluzione compiuta dai volanti in Formula 1 è davvero sorprendente. Sulle auto di serie, va da se, non è altrettanto semplice ed intuitivo cambiare radicalmente l’impronta del volante. I motivi sono molteplici, primo fra tutti quello legato alle norme di sicurezza. Alcune case hanno comunque provato ad introdurre variazioni sul tema. Car Throttle ne ha elencate alcune. Una parte di queste sono relative a prototipi, ma è comunque ammirevole vedere quali direzioni i tecnici abbiano seguito (e magari abbandonato).
Lancia Orca
Questo prototipo è firmato da Italdesign e risale al 1982. Il volante sostituisce di fatto le levette laterali ed ingloba tutti i principali comandi, dall’hazard allo sbrina-lunotto.
Spyker C8 Aileron Spyder
La cifra stilistica del marchio olandese prevede linee vistose e dettagli esagerati. Il meccanismo del cambio è forse l’esempio più noto – i leveraggi rimangono in bella vista –, ma un volante così minimale ed allo stesso tempo barocco non poteva non rientrare in questa panoramica. E’ montato sulla C8 Aileron Spyder (2010).
Aston Martin Lagonda
Non pensiamo di esagerare scrivendo che la berlina inglese (1976) è una delle vetture più anti-conformiste ed audaci mai introdotte sul mercato. Non solo per un motivo stilistico – l’auto è impossibile da non riconoscere –, ma anche per il futuristico abitacolo. Il volante, in questo caso, è privo di razze e costa solo del piantone.
Maserati Boomerang
Il prototipo disegnato da Giorgetto Giugiaro (1972) non creò solo una breccia nel muro del design automobilistico – ispirò ad esempio la Merak, ma anche la Lotus Esprit –, ma introdusse anche un volante pressoché unico: ruota attorno ad una sorta di centrifuga, al cui interno sono presenti i comandi secondari e tutti gli indicatori.
Subaru XT
L’ultima posizione è ovviamente quella che genera più dibattito. Le alternative erano ovviamente svariate, ma abbiamo scelto di considerare il volante di una coupé tutt’altro che indimenticabile: la Subaru XT (1985) verrà ricordata esclusivamente per il volante a forma di L. Menzione d’onore per il volante della Citroen DS e del prototipo Mazda MX-03 (1985), scelto in quanto rappresentante di tutte le cloche.