Home Sergio Marchionne al salone di Ginevra 2015 Live: Ho detto no a gente seria che voleva acquistare Ferrari

Sergio Marchionne al salone di Ginevra 2015 Live: Ho detto no a gente seria che voleva acquistare Ferrari

Anche quest’anno Sergio Marchionne incontra la stampa italiana.

Sergio Marchionne, questa volta non accompagnato da John Elkann, sta parlando in questo momento alla stampa italiana:

(A proposito dell’auto a guida autonoma di apple ndr) Qualsiasi cosa faccia Apple, io non la prendo alla leggera perchè è un’azienda con un capacità elevata e con capacità finanziaria più grande di noi. Quella che non sottovaluterei è la capacità dell’industria automobilistica ad adattarsi. Non mi preoccupa, anzi aiuterà anche noi ad evolverci.

Io non ho mai creduto nella soluzione elettrica come portafoglio di FCA. Abbiamo la 500 elettrica con tanti pregi ma anche tanti limiti. La soluzione ibrida è inevitabile. Il primo passo avanti lo vedremo a Detroit il prossimo anno, il primo esempio di plugin hybrid per il van che presenteremo. Sul diesel abbiamo fatto passi avanti enormi e secondo me è sbagliato additarlo come l’origine di tutti i mali. Avremo bisogno di un incentivo per spingere l’ibrido. Il costo industriale è alto, dobbiamo trovare un modo per avvicinare il prodotto ai clienti. Non è comunque la prima cosa da fare, non è una priorità.

Dopo tantissimi trimestri di dati negativi finalmente abbiamo numeri positivi. Spero che questa non sia la scusa per far accollare all’industria automobilistica di nuovi costi, proprio in un momento così particolare.

Sono disposto a collaborare con (quasi) chiunque, Martin Winterkon lo sento spesso. Sono bravi, lo sappiamo, potrebbero essere dei buoni partners. Mercedes per certi versi si, per altri no.

Il Jobs Act era un atto dovuto, credo abbia fatto molto per modernizzare il sistema industriale. C’è una grande partita che ci stiamo giocando con Alfa Romeo, mancano solo quattro mesi al lancio, stiamo preparando lo stabilimento di produzione. Si tratta di impegni che richiederanno assunzioni. Assumeremo nuovi collaboratori quando saremo pronti. In questo momento stiamo producendo 3000 Renegade a settimana: c’è la domanda e dobbiamo seguirla.

Non sono sicuro che la Giulia si chiamerà Giulia.

Quando saremo sul circuito sapremo se la Ferrari sarà pari alla Red Bull. Quello che posso confermare è che tutti hanno fatto un grandissimo lavoro in soli quattro mesi. Valuto la vettura con grande ottimismo, i piloti sono “gasati”, stanno guidando qualcosa che a loro piace. La macchina c’è, ed è la cosa importante. Vedremo dopo i test se saremo alla pari di Red Bull o Mercedes. Non prendiamo sotto gamba Mercedes, l’anno scorso hanno fatto un grandissimo campionato. A me interessa vincere i gran premi, voglio rimetterla in carreggiata. Ferrari spa rimarrà completamente italiana, mentre la holding sarà olandese per quotarsi a Wall Street.

Trovo sleale il diver cambiare le regole per togliere il vantaggio alla Mercedes. Non voglio proprio togliergli nulla, voglio batterli in pista. Credo sia molto più importante lavorare per colmare il gap tecnologico di Ferrari e combattere alla pari con loro.

Su Renzi: lo spread è sceso, la disoccupazione è scesa, le prospettive sono decenti. Io lo lascerei lavorare, se poi i numeri dovessero essere diversi, allora potremmo decidere di cambiarlo. Ma finchè va così lasciamolo lavorare: apprezzo che non abbia paura del cambiamento. Lui come Presidente del Consiglio deve guidare una macchina delle nostre, sto cercando di vendergliele. Mattarella prenderà la Panda blu? Ottima idea! (dette in tono di battuta ndr)

Dopo il presidente di Maranello ha parlato alla conferenza stampa italiana:

Sono ottimista, il peggio è passato. Ho detto no a tre o quattro nomi di gente seria che voleva comprare l’azienda Ferrari. I volumi di vendita sono gli stessi dello scorso anno.

La 488 io l’ho guidata ed ho fatto un casino, meno male che mi hanno visto in pochi. Il prezzo al pubblico è di 210.000 euro.

Non ci saranno mai dei SUV targati Ferrari, ci sono delle zone off limits. Prestazioni e facilità di guida sono il nostro marchio di fabbrica, il cuore della Ferrari è il cuore degli appassionati

Vettel? E’ un pilota preciso e rispettoso, non emozionale

Ho grandissimo rispetto per la Mercedes. Condividiamo con loro la ricerca dell’abbassamento dei costi. La relazione con loro è ottima, ma poi in pista ci divide un sano spirito sportivo di rivalità

“.