Home Hatchback Opel Astra OPC: i segreti della nuova bomba di Russelsheim

Opel Astra OPC: i segreti della nuova bomba di Russelsheim

I particolari che potrebbero rendere la nuova Opel Astra OPC una fra le proposte più interessanti della sua categoria…


La Opel Astra OPC si è rivelata in tutto il suo splendore nel corso del Salone di Ginevra 2012: è l’ultima arrivata fra le hatchback ad altissime prestazioni e promette potenza ed handling da prima della classe. Sotto al suo cofano scalpita un 4 cilindri 2.0 turbo ad iniezione diretta da 280 CV e 400 Nm di coppia motrice. Ma a fare la differenza rispetto alla concorrenza potrebbero essere la trasmissione e l’autotelaio.

La Astra OPC è equipaggiata con un differenziale a slittamento limitato realizzato dalla tedesca Drexler, il primo del suo genere ad essere installato su una trazione anteriore di grande serie: esso utilizza un pacco di dischi che trasferiscono la coppia motrice sull’assale anteriore prima che si verifichi lo slittamento delle ruote. Una soluzione meccanica adottata sulle trazioni anteriori da competizione già dagli anni ’60 e caratterizzata da un’azione di intervento abbastanza brusca. Tuttavia in Opel assicurano che il dispositivo ha un set-up regolato per essere inavvertibile nel funzionamento, rimanendo al contempo capace di garantire un miglior feeling di sterzo rispetto ad auto concorrenti con differenziale Torsen.

Ad aiutare l’ “ellessedi’” a prevenire il sottosterzo ed a scaricare sull’asfalto tutta la cavalleria a disposizione, ci sarà il comparto sospensivo anteriore composto da uno schema HiPerStrut HiPerStrut: utilizza gli stessi punti di ancoraggio della sospensione McPherson di serie, ma garantisce una minor perdita di camber in curva e quindi un miglior livello di aderenza, di inserimento e maggior progressività. Attenuate anche le reazioni sullo sterzo e la sensibilità agli scuotimenti su fondi regolari.

Opel Astra OPC
Opel Astra OPC, Mokka e RAD e
Opel Astra OPC, Mokka e RAD e
Opel Astra OPC e Mokka - Salone di Ginevra 2012 Live

La rigida torsionale complessiva della vettura è aumentata del 40%; inoltre il telaio FlexRide permette di irrigidire gli ammortizzatori, regolare la risposta dello sterzo e dell’acceleratore. Le molle delle sospensioni sono più ferme del 30%, mentre la barra antirollio anteriore è stata maggiorata del 5% rispetto alla Astra GTC. Rinforzato anche l’assale posteriore. Nella regolazione più sportiva del sistema FlexRide, l’auto è quindi complessivamente più rigida del 60%.

Via | Autocar

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