25 Ore di Magione: Vittoria di Autoblog su Mercedes ML 250 Cdi
Il nostro equipaggio ha vinto le classifiche di categoria alla 25 Ore di Magione con una Mercedes ML 250 Cdi
Abbiamo avuto l’occasione di partecipare alla Sesta edizione della 25 Ore di Magione Energy Saving Race, l’annuale gara di consumi che si svolge all’Autodromo dell’Umbria. Questa competizione riservata alle vetture stradali premia le auto che ottengono il minor consumo possibile, dato ormai divenuto importantissimo al momento della scelta di un’automobile di qualsiasi segmento.
L’Energy Saving Race, organizzata dall’Automobile Club Perugia e dall’Amub Magione, ha l’intento di trovare la regina dei consumi tra le vetture stradali: per la prima volta quest’anno la formula prevedeva 2 diverse sessioni di gara, una sulle trafficate strade attorno al Lago Trasimeno ed una 12 ore notturna in pista. Le numerose auto iscritte sono state suddivise in segmenti a seconda delle dimensioni, potendo così paragonare equamente le vetture all’interno delle diverse categorie.
Qualche settimana prima della gara, abbiamo ricevuto un invito a partecipare alla 25 Ore di Magione con una ML 250 CDI BlueTec da parte di Mercedes: la redazione ha scelto me ed Andrea “TannerFaust” Zaliani come equipaggio di AutoBlog. Il nostro spirito competitivo ci ha trasportato in una full immersion del fuel saving: nei giorni precedenti alla gara abbiamo lungamente discusso sulle tattiche con cui affrontare la 25 Ore. Il dibattito è continuato anche nel lungo viaggio che ci ha portato da Milano a Perugia, con i consigli di Andrea maturati nelle 24 ore di Kart alle quali partecipa, uniti alle mie tattiche di risparmio energetico sperimentate su strada.
L’arrivo a Magione
Dopo essere arrivati all’hotel di Perugia che ci ospitava, abbiamo fatto un breve briefing durante la cena dove abbiamo conosciuto gli altri equipaggi invitati da Mercedes e abbiamo discusso sulle strategie di gara. Il mattino successivo, dopo esserci svegliati all’alba, siamo partiti verso l’Autodromo dell’Umbria dove ci attendevano le nostre vetture. Al nostro equipaggio è stata affidata la nuova Mercedes ML 250 CDI BlueTec: inizialmente eravamo scettici, un 4 cilindri su un’auto da più di 2 tonnellate, ma ci siamo velocemente ricreduti non appena abbiamo iniziato la gara. Appena aperti i box che custodivano le auto abbiamo iniziato a scattare alcune fotografie ma quasi subito ci è stato fatto notare che mancavano pochi minuti alla partenza, prevista per le 8. Siamo subito saliti in macchina, abbiamo velocemente ritirato i documenti di gara con le mappe del percorso stradale e ci siamo precipitati al punto di rifornimento dove abbiamo rabboccato il serbatoio della nostra ML.
500 km sul Lago Trasimeno
Fortunatamente siamo riusciti a partire in tempo senza incorrere in alcuna penalità: fin dal primo metro di gara abbiamo mantenuto un’andatura media, rispettando i limiti di velocità imposti dal codice della strada senza però andare eccessivamente piano. Dopo qualche problema di troppo con la lettura della mappa, al primo checkpoint i commissari ci hanno rassicurato che alcuni addetti ci avrebbero segnalato le svolte agli incroci, facendoci tirare così un sospiro di sollievo. Fin da subito la strada si è rivelata molto tortuosa, con salite impegnative nelle quali l’elevato peso del Suv tedesco ci portava a schiacciare sul gas, percorrendo poi in rilascio le parti in discesa. Al primo bivio non abbiamo visto nessun addetto, fortunatamente Andrea, che nei primi giri di gara faceva da navigatore, mi ha segnalato all’ultimo la svolta, dopo la quale abbiamo scoperto che il commissario era sistemato all’ombra di un albero in una zona non troppo visibile.
Continuando per le impervie vie che costeggiano il Lago Trasimeno abbiamo pian piano elaborato una teoria secondo la quale tutti ce l’avevano con noi: trattori in mezzo alla strada, anziani che andavano a 20 all’ora in discesa, gruppi di ciclisti sparsi su entrambe le corsie di marcia, insomma, di tutto. Mantenendo la calma anche nelle situazioni più critiche ho lasciato la guida al Tanner Faust di Autoblog che, mantenendo l’andatura, ha concluso i primi 5 giri del percorso stradale tornando in autodromo per la sosta prevista per il pranzo.
Dopo la breve sosta, allungata leggermente rispetto alla tabella di marcia per dare un’occhiata alle numerose Lotus Elise ed Exige giunte sul circuito umbro per delle sessioni in pista, siamo ripartiti percorrendo l’anello stradale in senso antiorario. Ci siamo subito resi conto di quanto la strada cambiasse: questa volta i tratti in discesa risultavano fluidi e rilassanti, che ci hanno permesso di diminuire ulteriormente i consumi. La giornata si è rivelata più calda del previsto: 30 gradi ed il climatizzatore spento per risparmiare carburante ci hanno portato a 2 soste in un bar per comprare delle bottiglie d’acqua. Nel tardo pomeriggio abbiamo poi raggiunto il punto di rifornimento al termine dei 5 giri, rabboccando 36.52 litri di carburante calcolando così una percorrenza media di 14.06 km con un litro di gasolio.
Una notte in pista
La notte è arrivata velocemente e, dopo una breve sosta per una grigliata con il team Mercedes, abbiamo controllato la pressione degli pneumatici, abbiamo installato transponder di gara e numeri sul tetto e siamo partiti per la 12 ore in notturna. Nel nostro box è subito comparsa una sciarpa Mercedes-Benz che abbiamo appeso per dare un tocco personale alla zona riservata alle vetture tedesche. Il primo turno in pista è toccato a me: non conoscevo la pista ed ho utilizzato la prima ora di gara per elaborare una strategia per la nostra squadra. Dopo aver provato numerose combinazioni, percorrenza delle curve in folle, cruise control attivo, limitatore di velocità ed altre tattiche, sono giunto alla conclusione che il modo migliore per ridurre i consumi era quello di guidare senza aiuti. Le velocità non erano di certo elevate, percorrevamo infatti la curva più veloce a 75 km/h ed il tornantino più lento a 45 con delle punte di 90 km/h sul rettilineo.
Al primo cambio pilota il computer di bordo segnalava un abbassamento di 0.2 litri di consumo ogni 100 km. Dopo essermi raccomandato di evitare il più possibile le frenate ed aver spiegato la tattica ad Andrea, l’esperto kartista ha iniziato la sua prima sessione in gara mantenendo il ritmo fino al successivo cambio. Dopo sei ore di gara la stanchezza si è fatta sentire ed un forte attacco di nausea, che mi affliggeva dalla mattina del giorno prima, mi ha costretto a tornare in albergo per un paio d’ore, lasciando ad Andrea il compito di continuare la corsa. Dopo essermi ripreso sono tornato ai box dell’Autodromo, trovando inaspettatamente Andrea ad attendermi. Subito mi ha spiegato che altri 2 colleghi hanno dovuto salire sulla vettura perchè il regolamento prevedeva almeno 4 piloti per ogni team e che era appena sceso dalla vettura dopo un turno durato quasi 4 ore.
Appena l’auto è arrivata ai box mi sono sincerato delle condizioni delle gomme, molto sollecitate vista l’elevata velocità di percorrenza delle curve ed il peso dell’auto: l’anteriore sinistra era conciata molto male e avrei dovuto guidare in maniera fluida e poco aggressiva per arrivare alla fine della gara. Alle 7 e 50 della mattina sono poi risalito sulla vettura per l’ultimo turno: i consumi erano saliti a 6.5 l/100km dopo i turni degli “ospiti” della nostra squadra, dovevo mettercela tutta per abbassarli nuovamente. Il conto alla rovescia sul tabellone sopra al traguardo mi ha aiutato a prendere i tempi sul giro, partendo da 2 minuti e 15 sono pian piano sceso portando la vettura al limite minimo dei consumi ed al limite massimo nella percorrenza di curva.
A tre minuti e 30 dalla fine il tempo sul giro era sceso fino ad 1 minuto e 45 per ogni tornata, lasciandomi la possibilità di non prendere la bandiera a scacchi per una manciata di secondi potendo così percorrere un giro in più a velocità ridotta per migliorare ulteriormente le prestazioni. La tattica sembrava perfetta, fino a quando nell’ultima curva prima della chicane mi sono trovato davanti una Nissan Micra, seguita dalla Mercedes Classe E Coupé che non riusciva ad effettuare il sorpasso. Abbiamo così perso l’occasione di fare un giro in più: poco male, i consumi erano scesi a 6.3 litri per 100 km.
Il verdetto sui consumi
La carovana di vetture uscite dalla pista si è diretta al punto di rifornimento dove abbiamo potuto rabboccare il carburante. Gli equipaggi erano accorsi alla stazione di servizio per spostare a mano le vetture, risparmiando carburante ed aumentando il più possibile le loro chance di vittoria. Sicuri della nostra ottima prestzione abbiamo tranquillamente fatto manovra utilizzando il motore della vettura: pochi metri avrebbero influito in maniera infinitesimale su una prova durata 25 ore. Il rabbocco di carburante sulla nostra ML è stato di 45.59 litri, utilizzati per percorrere 742.21 km in pista con una velocità media di 62.557 km/h.
Finite le procedure di controllo in parco chiuso ed i calcoli sui consumi, la commissione sportiva ha pubblicato le classifiche effettuando la premiazione. Il nostro equipaggio puntava alla vittoria di categoria senza sperare al titolo assoluto vista la presenza delle piccole vetture a gasolio che vantavano consumi ridottissimi. Il trionfo del nostro team nelle classifiche di categoria è stato assoluto: vittoria in tutte le graduatorie, consumi, emissioni e velocità media su entrambi i percorsi. La Mercedes ML 250 CDI BlueTec affidataci, ha percorso in totale 1.237 km con una media dei consumi pari a 14.06 km/l su strada e 16.28 in pista. La media delle emissioni di CO2 è stata di 186.75 gr/km nel tratto stradale e di 161.28 gr/km sul circuito con rispettive velocità di 43.57 e 62.577 km/h.
Nella classifica assoluta la vittoria è andata alla Peugeot 208 1.4 e-HDi che, con i suoi 37.5 km/l nella sessione stradale e 30.44 km/l in quella in pista ha dominato la graduatoria staccando l’altra 208 equipaggiata con il 1.6 HDi di oltre 4km/l in pista e 3 in strada. Tra le piccole a benzina ha primeggiato la Nissan Micra 1.2 con 19.02 in strada e 20.88 km/l in pista mentre nel gruppo C la Mercedes SLK 250 CDI si è classificata seconda con 16.07 / 17.94 dietro alla Citroen DS4 che ha fatto registrare consumi pari a 27.47 e 21.88 km/l. Nella classifica C a benzina l’Honda Civic V-Tec ha primeggiato sulla Nissan Juke con 20.88 / 18.27 contro i 14.67 / 15.4 kml della crossover nipponica.
Tra le vetture medio-grandi la BMW 320d Efficient Dynamics ha avuto la meglio sulla Mercedes Classe E 250 Cdi Coupé che si è però riscattata nella classifica della velocità media di categoria. Tra le grandi, oltre alla nostra ML 250 CDI, da segnalare la Mercedes Classe E 200 NGT che ha conquistato la speciale graduatoria riservata alle vetture alimentate a metano. In gara anche alcune auto elettriche, come la Smart Fortwo Electric Drive, la Citroen C0 e la Opel Ampera che ha però corso in una classifica particolare per via del suo sistema EREV. La Smart Fortwo ED ha percorso 56 giri della pista di Magione con una media di 59 km/h mentre la Citroen C-Zero ha completato 64 giri mantenendo una velocità media di 47 km/h.