Lamborghini Urus: sarà costruita sulla piattaforma PL73 del gruppo VW e peserà meno di 2000 Kg
Nel corso di un’intervista, Maurizio Reggiani, direttore del reparto Ricerca e Sviluppo Lamborghini, ha svelato nuovi dettagli tecnici della versione di produzione della SUV Urus
Nel corso di un’intervista, Maurizio Reggiani, direttore del reparto Ricerca e Sviluppo Lamborghini, ha svelato nuovi dettagli tecnici della versione di produzione della SUV Urus. La vettura non arriverà sul mercato prima del 2017 e sarà basata sulla piattaforma PL73 del gruppo VW, la stessa che utilizzeranno le nuove generazioni di Audi Q7, Porsche Cayenne, VW Touareg e la versione di serie della Bentley EXP 9 F Concept.
Nonostante il telaio quasi interamente in acciaio, il target di peso finale per la Urus è fissato a 1996 kg. Un valore che la porrebbe ai vertici della categoria per leggerezza complessiva. Per raggiungere questo risultato la vettura farà largo uso di pannelli carrozzeria in fibra di carbonio e beneficerà di cofano motore, portellone posteriore e portiere fabbricate in alluminio e magnesio. Il telaio della Urus si distinguerà inoltre per la presenza di una struttura a “T” in CFRP, estesa dal tunnel centrale fino alla zona dove sono incernierate le sospensioni posteriori.
E’ possibile che lo stabilimento di Sant’Agata Bolognese non curi da vicino la costruzione di ogni componente, ma è quasi una certezza che l’assemblaggio finale e la personalizzazione dei vari esemplari avverranno nello stabilimento italiano. Nonostante la Sport Utility del Toro non abbia ancora ricevuto la conferma definitiva per la produzione, Reggiani ha specificato che il modello sarà spinto da un motore V8 twin-turbo. E’ lecito aspettarsi che si tratti di una versione pompata del nuovo 4.0 biturbo di derivazione Audi che, opportunamente modificato, potrebbe erogare i 600 CV di cui è accreditata la Urus, che mira ad essere il SUV più prestazionale del suo segmento. Il target di vendita? 3000 unità annue.
Via | AutomotiveNews