Ohno New Naomi II: carrozzeria alla giapponese
Una vera rarità per il mercato giapponese è l’esistenza di una carrozzeria specializzata nella trasformazione di vetture sportive e nella creazione di “fuoriserie” originali nella patria della produzione in serie. La Ohno Car Craft continua a stupire con la sua ultima creatura, la New Naomi II, basata sulla Mazda RX-7 terza serie (quella tondeggiante e
Una vera rarità per il mercato giapponese è l’esistenza di una carrozzeria specializzata nella trasformazione di vetture sportive e nella creazione di “fuoriserie” originali nella patria della produzione in serie.
La Ohno Car Craft continua a stupire con la sua ultima creatura, la New Naomi II, basata sulla Mazda RX-7 terza serie (quella tondeggiante e grintosa degli anni 1993-2002).
La minuscola factory fondata da Toshihiko Ohno propone da ormai 20 anni svariati tipi di elaborazioni e carrozzerie speciali, ma dal 2000 la sua attività principale è basata sulla sportiva Naomi, declinata in varie versioni. L’ultima in ordine di tempo si chiama appunto “New Naomi II” e consiste nel prendere una Mazda RX-7 usata e ricarrozzarla completamente con elementi in fibra di vetro che richiamano la linea di tante altre auto.
Il frontale ricorda molto le Marcos, il cofano motore sembra preso da una Ferrari 550 Maranello, mentre il posteriore ha qualche reminescenza Jaguar, con specchio di coda e portellone che fa tanto inglesi anni ’50/’60.
Per avere una New Naomi II si può decidere di portare la propria Mazda “rotativa” per la modifica completa di carrozzeria (1,760,000 yen, 11.200 euro senza l’elaborazione del motore da 300 CV) o di acquistarla nuova fiammante lasciando un deposito di 3.000.000 yen (19.000 euro) e pagando il rimanente alla consegna.
I tempi di attesa vanno dai 2 ai 4 mesi e sono possibili vari tipi di personalizzazione, comprese trasformazioni parziali per il solo frontale.
Piacciano o meno, queste creature del sig. Ohno rappresentano, assieme a quelle di Mitsuoka, una curiosa alternativa nel vasto mondo delle kit car e dei “tuner costruttori”.