Volkswagen Golf GTD Variant e R Variant: primo contatto
Benzina o gasolio non fa differenza: per le Golf Variant "GTD" ed "R" la parola d'ordine è "sportività".
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Leggendo le loro caratteristiche tecniche, la prima cosa che pensi è che siano state concepite per accontentare i papà dal piede particolarmente pesante: parliamo delle ultime arrivate nella gamma della Volkswagen Golf Variant, le performanti versioni GTD ed R che abbiamo provato su strada ed in pista nei pressi di Malaga. La prima è spinta dal potente turbodiesel 4 cilindri 2.0 TDI da 184 CV ed arriverà nelle concessionarie a giugno, ad un prezzo di 34.200 euro (36.100 per la versione con cambio automatico DSG).
La “R”, molto più estrema, nasconde sotto al cofano un prestazionale 4 cilindri 2.0 turbobenzina TSI da 300 Cv di potenza massima. Questa supergiardinetta sarà disponibile sul nostro mercato “solo su richiesta”: non esiste quindi un listino ufficiale per questo modello, ma il prezzo dovrebbe indicativamente aggirarsi attorno ai 44.000 euro. Elemento che accomuna le due auto è invece il bagagliaio: la sua volumetria oscilla fra i 605 ed i 1.620 litri.
Volkswagen Golf GTD Variant: “naftona” a chi?
Il motore dell’auto è senza dubbio la parte meglio riuscita: tolta una minore reattività ai bassi rispetto al “fratellino” di medesima cubatura (e minore potenza) montato sulla Golf GTI, ai regimi medi ed agli alti il TSI della R tira fuori una bella cattiveria, condita da un sound entusiasmante con tanto di scoppiettii nei cambi marcia. Guidando puliti e sfruttando l’elevata trazione dell’auto si riescono a mantenere medie davvero elevate: ce lo ha confermato anche la breve sessione di guida sul circuito Ascari, dove abbiamo tenuto il passo degli istruttori di guida VW che facevano da apripista. La Golf R Variant, così come la versione hatchback, non è un’auto emozionale in assoluto, non si lascia andare al sovrasterzo e non impressiona per la velocità delle sue reazioni. Ma guidata secondo la filosofia con cui è stata costruita, quella dell’efficacia stradale, può regalare anche qualche “soddisfazione cronometrica”: non chiedetele di entrare in curva di traverso o di scodare di potenza in uscita perchè il risultato sarebbe un frustrante sottosterzo. Qui il mantra è “entro piano, esco forte”, al resto pensano la grande motricità assicurata all’auto dal 4Motion, quella mitragliatrice del DSG ed il famelico 4 cilindri turbo. Discreto pure lo sterzo con calibrazione specifica: “parla” poco ma è abbastanza veloce ed ha il giusto carico. Adeguati i freni anche se non guasterebbe un pedale con maggiore feeling.
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