Audi Q7 2015: test primo contatto
L'Audi Q7 perde fino a 3 quintali ed utiliza potenti motori V6. Come si guida? Bene, per davvero.
Il SUV dei Quattro Anelli trae beneficio dalla nuova scocca multi-materiale, che da sola garantisce un risparmio di 71 chili (diventano 95 considerando anche le portiere). I sedili pesano 19 chili in meno, l’impianto di scarico perde da solo 19 chili e dall’asse posteriore vengono limati addirittura 40 chili. La Q7 si rivela così più leggera fino a 325 chili della generazione precedente, arrivando a pesare meno di 2 tonnellate: la versione benzina si attesta a 1.995 chili.
Abbiamo già scritto dei 4 centimetri risparmiati in lunghezza, mentre larghezza ed altezza si attestano rispettivamente ad 1,74 ed 1,97 metri. Il vano bagagli ha una capacità variabile fra 890 e 2.075 litri. La gamma motori è composta inizialmente dai sei cilindri 3.0 TFSI (333 CV) e 3.0 TDI (272 CV), mentre in seguito arriveranno una versione meno prestazionale le del 3.0 TDI (218 CV) e l’interessante ibrida e-tron (353 CV), per cui Audi dichiara emissioni di CO2 pari a 46 g/km ed un’autonomia di 56 chilometri in modalità elettrica. Tutti i motori sono abbinati al cambio automatico Tiptronic, ad otto marce, dal funzionamento morbido e vellutato: il kick-down non è velocissimo, ma i rapporti entrano uno dopo l’altro senza che nemmeno lo si avverta.
Di serie anche la trazione integrale quattro. I contenuti tecnologici hanno il merito di rendere la Q7 una vettura estremamente sicura, ma allo stesso tempo incidono sulla composizione della plancia: tasti, leve e bilancieri sono davvero troppi e troppo ricchi di funzioni, obbligando il conducente ad un lungo apprendistato prima di maneggiare con efficacia tutte le funzioni. D’altro canto non restiamo insensibili di fronte all’efficacia del Traffic Jam Assistant, che governa l’auto fino alla velocità di 65 km/h: in città diventa quindi possibile dimenticare volante e pedaliera. Notevole anche il quadro strumenti digitale (Audi Virtual Cockpit).