Mazda: nel 2020 i motori SkyActiv più efficienti del 50%
Tutto grazie ad un rapporto di compressione fantascientifico…
I motori Mazda di prossima generazione? Più efficienti del 50%: promessa di Kenichiro Saruwatari, a capo della R&D di Mazda Europa. Un target che, secondo il manager giapponese, potrebbe essere raggiunto già nel 2020. Il tutto sarebbe possibile grazie alla “homogeneous charge compression ignition technology” (HCCI), una tecnologia grazie a cui la miscela aria-benzina potrebbe accendersi spontaneamente nella fase di compressione, come avviene nei motori diesel. Niente più candele quindi.
La HCCI porterebbe il rapporto di compressione dei motori Mazda dall’attuale (e notevolissimo) valore di 14.0:1 a ben 18.0:1, mantenendo comunque un preciso controllo sul processo di combustione atto ad evitare indesiderati “battiti in testa”. L’obiettivo ultimo dei tecnici Mazda è quello di unire i bassi livelli di emissioni degli attuali motori benzina con l’efficienza tipica dei diesel. Il costruttore di Hiroshima sta inoltre portando avanti lo studio di un sistema che permetta di ridurre il calore dissipato attraverso la linea di scarico, che da sola assorbe il 30% dell’energia derivante dalla combustione del carburante.
I propulsori SkyActiv 2, che potrebbero debuttare sulla CX-5 di seconda generazione, dovrebbero quindi raggiungere livelli di emissione paragonabili a quelli di un power-train ibrido; fermo restando che il recente accordo con Toyota potrebbe presto dar luogo ad una nuova vettura ibrida by Mazda. A questo punto è lecito aspettarsi che i nuovi Sky-G 2 possano funzionate egregiamente anche con la sovralimentazione mediante turbo: le loro (auspicate) caratteristiche di efficienza potrebbero rendere la vita dei “td” molto difficile.