Suzuki Jimny: la Storia e il Video confronto con la Suzuki Samurai
Nel confronto tra la Jimny e la sua antenata sono venute fuori le differenze degli anni, ma non è cambiato lo spirito sincero e avventuriero nell’affrontare i tratti in fuoristrada.
La Jimny rappresenta un modello iconico tra tutte le autovetture di Casa Suzuki: è ormai da oltre 40 anni la capostipite e la migliore rappresentante del segmento dei piccoli fuoristrada. Il primo modello di quest’auto è stato infatti commercializzato nel lontano 1968 ed ancora oggi mantiene le caratteristiche originarie ed uniche che hanno portato questa compatta al successo con più di due milioni di modelli venduti in tutto il mondo. Le piccole dimensioni, la gestibilità sia su asfalto sia sugli sterrati impegnativi, la geometria del telaio, dopo quarant’anni di vita sono una firma inconfondibile della sua qualità. Così l’abbiamo messa a confronto con la Suzuki Samurai, sua antenata del ’95. La Jimny è più sicura e più confortevole. Nonostante un peso leggermente più alto rispetto alla Samurai, grazie alla messa a punto del motore ed a una trazione più che efficace, se la cava anche con assetto e gomme stradali.
Suzuki Jimny:Come va
La Suzuki Jimny nasce per tutti i terreni. Ci sediamo al volante e la posizione di guida alta ci dà l’impressione di controllare tutto senza problemi. Avviamo il piccolo motore 1.3, che è subito grintoso, nel traffico cittadino, sguscia facilmente grazie a una buona prontezza ai bassi regimi ed alle dimensioni ridotte. In città, la piccola Jimny non è impacciata, si muove fluidamente senza essere ruvida come ci si aspetterebbe da un’auto come questa. Cambio e frizione lavorano bene, con i comandi a pedale dosabili ed abbastanza precisi. I rapporti del cambio sono corti, vista l’esigua potenza del propulsore, e permettono di muoversi tranquillamente in città ma un po’ meno in autostrada, dove i limiti si sentono subito. La potenza del motore è erogata fluidamente grazie alla catena di trasmissione appositamente progettata che riduce l’attrito, il rumore e mitiga i cali di potenza. La tenuta è buona, grazie agli assali rigidi full-width che massimizzano il contatto pneumatico/terreno e contribuiscono a garantire la migliore aderenza possibile su qualsiasi superficie anche se le gomme specialistiche sono un handicap per la direzionalità alle andature spinte, un problema facilmente ovviabile. Il comfort di guida è discreto, le vibrazioni sono parzialmente smorzate dalle sospensioni Tri-link ma la rigidità del telaio ne trasmette parecchie al guidatore. Il motore si sente ma non è mai fastidioso, mentre i fruscii si fanno sentire solo a una velocità di crociera sostenuta.
La vera indole della Jimny si vede sugli sterrati. È nata per questo, il piccolo motore, è brillante e le dimensioni esigue aiutano a superare facilmente gli ostacoli. Le dimensioni da utilitaria danno la possibilità di torchiare al massimo il 1.3 da 85 CV. Agile su qualsiasi terreno, merito anche dell’elevata altezza da terra e agli angoli d’attacco studiati per un offroad molto aggressivo. L’angolo di attacco è di 34°, con un angolo di dosso di 31° ed un angolo di uscita di 46°. La trazione molto forte e la gommatura specialistica ci consentono di andare sicuri e immediati sui terreni più accidentati e viscidi. La Jimny passa sopra ogni ostacolo con grande facilità. Il telaio rigido a tre sezioni mantiene la massima stabilità su ogni tipo di strada e attutisce gli urti in modo soddisfacente. Le sospensioni, ci danno sicurezza, garantendoci di sfruttare al massimo tutte le peculiarità della trazione integrale, e l’inserimento delle ridotte, ci consente di scalare anche le salite più ripide e difficili senza problemi rilevanti.
Suzuki Jimny: Come è fatta
Partiamo dal motore, quattro cilindri, 1.328 cc aspirato a benzina che eroga 85 cavalli e 110 Nm, con meno cavalli rispetto alla versione precedente, per essere guidata anche dai neopatentati. Controllo elettronico del ricircolo dei gas di scarico e l’iniezione elettronica multipoint aumentano l’efficienza dei consumi con consumi dichiarati di 7.1 litri per 100 km dichiarato per il misto, 8.9 l/100km nell’urbano e 6.0 l/100km nell’extraurbano. L’architettura dell’impianto dinamico è da fuoristrada “grande”, telaio a tre sezioni, sospensione Tri-link e molle degli ammortizzatori elicoidali, sono stati studiati per far mantenere una trazione ottimale sempre, senza perdere stabilità.
L’estetica ha visto piccoli cambiamenti alla carrozzeria, come il paraurti sagomato e più dinamico, il gruppo ottico in tinta con l’auto e una griglia anteriore più aggressiva. Non solo fuori ma anche dentro. Gli interni sono spartani ma non trascurati, tutto è funzionale e facilmente raggiungibile dal guidatore. I sedili risultano adeguati per la guida offroad, rialzati ed relativamente comodi. Non troppo contenitivi, sono confortevoli anche per viaggi più lunghi.
La plancia, classica, con climatizzatore a tre selettori, autoradio ed i tasti per la gestione della trazione integrale. I tre pulsanti presenti permettono di scegliere la modalità di marcia: a 2 ruote motrici, a quattro ruote motrici, oppure a quattro ruote motrici con ridotte. Nuovi portaoggetti laterali e la possibilità di ribaltare gli schienali posteriori separatamente, per poter caricare anche oggetti di grandi dimensioni ma poter viaggiare comunque in tre rendono l’auto pratica e sfruttabile.
Suzuki Samurai, un po’ di storia
La Samurai nasce nel 1989 come evoluzione dei modelli SJ. La prima generazione montava un motore da un 1000cc a carburatore, da 45 CV, lo stesso delle capostipiti SJ ma quasi subito si passò ad una cubatura più grande, 1300cc con 64 CV di potenza sempre a carburatore. La seconda generazione venne equipaggiata con un motore sempre 1300cc ma a iniezione da 70 CV. Nel 1998 Suzuki decide di montare anche motori diesel di fabbricazione europea, prima un Peugeot 1900cc, 62 CV, turbo poi un Renault 1800cc da 65 CV, aspirato, per entrambi si optò per un sistema a iniezione indiretta. In diversi paesi è conosciuta col nome di Suzuki Santana, poiché veniva assemblata in Spagna dalla Santana Motors e ad oggi è in commercio solo in India, commercializzata dalla Maruti, col nome di Gypsy. La piccola giapponese esce ufficialmente dai listini nel 2003 con un discreto successo di vendite ed entrando nel cuore di molti appassionati.
Suzuki Samurai:Come era
La Samurai, spartana e pura come una vera guerriera. Progettata per un off-road cattivo e duro, era disegnata per resistere ad ogni terreno, con un complesso sospensivo a ponte rigido e balestre che rendevano la macchina stabile e in più garantivano una trazione ottimale anche in caso di dislivello elevato. Il cambio era semplice e secco, a cinque marce con riduttore a due rapporti. L’equipaggiamento e il design era pensato soprattutto per il fuoristrada. Paraurti in acciaio, zero fronzoli e solo le appendici necessarie. Tutto per rispettare l’idea iniziale di casa Suzuki, un’auto compatta che non avesse niente da invidiare ad altre macchine ben più grandi.
Jimny contro Samurai: il confronto
Le differenze sono tante, anzi, sono generazionali. Più cittadina, comoda e vanitosa la Jimny, nuda e cruda la Samurai. Sullo sterrato sono gemelle, ma la Samurai spicca per resistenza e versatilità, senza parti plastiche si destreggia meglio nel fuoristrada cattivo e aggressivo, sui dislivelli è sempre pronta, ma è anche stancante, senza servosterzo le manovre da fermi e a bassa velocità sono difficili. La Jimny sebbene con meno cavalli e con un peso maggiore, spicca per messa a punto e comodità in ogni situazione. Meno brutale, certamente, ma sugli sterrati se la cava come la sorella maggiore anche se si nota l’indole cittadina, con un assetto più basso e con uno sterzo più semplice, più gestibile rispetto alla Samurai.
La Samurai è spartana e pura come una vera guerriera.
Le differenze che abbiamo riscontrato sono figlie naturali di 20 anni di sviluppo, di norme di sicurezza, di esigenze e di mercato. Ciò non toglie che questi modelli siano amatissimi da un esteso gruppo di appassionati e che esiste un mercato aftermarket per l’elaborazione che va avanti da più di un quarto di secolo anche grazie ad un’azzeccata meccanica, semplice e rigorosa, che permette di spremere, con poco, ogni parte di queste auto.
Scheda tecnica Suzuki Jimny 1.3 VVT
DIMENSIONI
Lunghezza 3.675 mm (3.785 mm max)
Larghezza 1.600 mm (1.645 mm max)
Altezza 1.670 mm (1.705 mm max)
Interasse 2250 mm
Carreggiata anteriore 1.355 mm
Carreggiata posteriore 1.365 mm
Altezza minima da terra 190 mm
Raggio minimo di sterzata 4,9 m
Spazio bagagliaio (sedili post. reclinati) 324 l
Spazio bagagliaio (sedili post. posiz.normale) 113 l
Angolo di attacco 34°
Angolo di dosso 31°
Angolo di uscita 46°
PESO
Peso in ordine di marcia con conducente 1.135 kg
Peso complessivo 1.420 kg
Peso rimorchiabile 1.300 kg
MOTORE
Tipo motore M13A
Cilindri 4
Valvole 16
Cilindrata 1.328 cm3
Alesaggio per corsa 78,0 x 69,5 mm
Rapporto di compressione 9,5 +/- 0,2 :1
Potenza massima 62,4 kW (85 CV) a 6.000 giri/min
Coppia massima 110 Nm a 4.100 giri/min
Alimentazione Iniezione Multipoint
PRESTAZIONI
Velocità massima 140 km/h
Consumo ciclo urbano 8,9 litri/100km
Consumo ciclo extra-urbano 6,0 litri/100km
Consumo ciclo combinato 7,1 litri/100km
Emissioni CO2 162 g/km
Direttiva 195/2013J/CEE: Euro 5b+
Rapporto potenza/peso (kW) / tara (t) 54,98 kW
TRASMISSIONE
Tipo trasmissione Manuale
Rapporti di trasmissione I 4,425
II 2,304
III 1,674
IV 1,190
V 1,000
Retromarcia 5,151
Rapporto finale 4,300
Rapporto al riduttore (normale) 1,000
Rapporto al riduttore (ridotto) 2,002
TELAIO
Sterzo A circolazione di sfere
Sospensioni anteriori Molle elicoidali
Sospensioni posteriori Molle elicoidali
Freni anteriori A disco
Freni posteriori A tamburo
Pneumatici e cerchi 205/70R15 (96S)
Cerchi 15 X 5 1/2 JJ
CAPACITÀ
Posti totali 4
Capacità serbatoio carburante 40 l
Scheda tecnica Suzuki Samurai ’95
CORPO VETTURA
Carrozzeria Suv e Fuoristrada
Numero porte 3
Numero posti 4
Bagagliaio (min-max) 0 – 0 dm3
Capacità serbatoio 40 litri
Massa in ordine di marcia 950 kg
Lunghezza 344 cm
Larghezza 153 cm
Altezza 166 cm
Passo 203 cm
MOTORE
Motore 4 cilindri in linea
Cilindrata 1324
Alimentazione Benzina
Potenza max/regime 47kW (64 CV) a 6000 giri/min
Coppia max 100 Nm
Trazione Integrale
Cambio Manuale
Marce 5
PRESTAZIONI
Velocità max 130 km/h
Accelerazione 0-100km/h 0 secondi
Omologazione antinquin. 0 Emissioni
Emissioni CO2 (g/km) 0
CONSUMI (litri/100 km)
Urbano 8.9
Extraurbano 12.9
Misto 8.4
Riprese e video: Daniele Scotti