Mazda 2 1.5 SkyActiv-G: la prova su strada

Compatta ma premium, Mazda2 con la tecnologia SkyActiv-G rinuncia al turbo per sposare il "rightsizing" e la riduzione del peso. Ecco la nostra prova su strada della Exceed.

Di Claudio Galiena
Pubblicato il 21 set 2015
Mazda 2 1.5 SkyActiv-G: la prova su strada

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Fra poco compirà giusto il suo primo anno di vita dalla sua presentazione al Salone di Parigi ai primi di ottobre 2014. La piccola giapponese di Hiroshima è ancora un modello tutto da scoprire malgrado i suoi 13 anni di esistenza nelle due edizioni precedenti. Nel frattempo in casa Mazda sono successe molte cose importanti che sono alla base della profonda trasformazione del brand e dei modelli, dalla CX 5 alla CX3 alla lussuosa “6”, alla stessa Mazda 2 accanto alla 3 e infine alla mitica spider MX 5 ormai pronta anch’essa al debutto commerciale alla fine di un anno di iperattività.

Si è trattato in pratica di una vera e propria “rinascita” da quando, alla fine del 2010, la Mazda è uscita dall’influenza azionaria della Ford per riprendere la propria identità e strategia originale, ambiziosa, innovativa e sofisticata, che l’aveva contraddistinta per tanto tempo in passato. Cinque anni non sono molti per la radicale trasformazione e accelerazione di rotta che la marca giapponese è riuscita ad avviare fin qui e con successo, dalla ristrutturazione economica finanziaria a quella tecnica con l’introduzione dei motori Skyactiv e del Kodo design, per citare solo gli aspetti più evidenti. Senza contare che tutto ciò è avvenuto nel pieno della grande crisi economica di questi anni che ha coinvolto fortemente l’industria e i mercati dell’auto.

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Fa piacere, ogni tanto, poter seguire le vicende di un’azienda piccola (poco più di 1,3 milioni di auto nel 2014, oltre 1,5 previsti per quest’anno) capace e orgogliosa abbastanza per muoversi fra i giganti del settore senza complessi, con umiltà e grande dignità al tempo stesso, forte del proprio know how e della sua solida, antica cultura. In anni remoti per i giovani di oggi insofferenti alla Storia, si diceva che Mazda era la Lancia e la Citroen giapponese ed era il miglior complimento che le si potesse fare a quei tempi. Oggi la Lancia praticamente non esiste più e la Citroen è stata sdoppiata per privilegiare il brand “DS” mentre Mazda è in piena corsa per competere nella più ambita delle aree, quella del mercato “premium” con tutti i suoi modelli, compresi i più piccoli come questa “2” che oggi vi proponiamo dopo una lunga prova estiva.

Come potrete leggere fin dalle prime righe del nostro report capita raramente di scoprire un’evoluzione tanto marcata di un modello rispetto alla sua precedente edizione, ma questo non è che la conferma di quanto ho appena illustrato. Al meglio non c’è mai fine naturalmente (come al peggio) e le doverose critiche non sono mancate malgrado il giudizio finale più che positivo. A questo proposito c’è da aggiungere che per pura coincidenza, è la verità, proprio una decina di giorni fa Mazda ha annunciato l’introduzione sulla Mazda 2 del motore 1.5 da 115 cv abbinato a un cambio a 6 marce riservato alla versione Exceed riconoscendo che almeno una parte del pubblico ne avrebbe sentito, come noi, l’esigenza.

In realtà questo motore era stato previsto a completamento della gamma benzina fin dalla presentazione a Parigi preferendo tuttavia dare la precedenza ai motori più parsimoniosi. E il diesel da 105 cv anch’esso annunciato a suo tempo? Arriverà di certo seppure con qualche ritardo, ma questa volta solo per favorire la domanda della CX 3 che sta rivelando una vera esplosione tanto da mettere in affanno la produzione. Un problema da poco, direi, poiché i consumi delle versioni a benzina sono già ottimali per una compatta da 4 metri. Buona lettura e, soprattutto, buona prova in concessionaria. Se non altro per verificare la validità dei nostri commenti.

a cura di Claudio Nobis

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