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Il “Passo Corto Virtuale” della Ferrari F12tdf [Video]

Ferrari toglie i veli alla nuova F12tdf, omaggio al Tour de France, la leggendaria gara di durata francese che vide la Scuderia di Maranello protagonista assoluta durante gli anni ‘50 e ’60. La F12tdf è la vettura stradale più estrema mai prodotta a Maranello e limitata a 799 esemplari.

15/10/2015Ferrari diffonde un nuovo video ufficiale dedicato alla F12tdf: la clip si concentra sul nuovo sistema di ruote posteriori sterzanti, denominato “Passo Corto Virtuale”. Per aumentare il grip dell’asse anteriore i tecnici di Maranello hanno utilizzato pneumatici R20 con impronta a terra superiore rispetto a quelli adottati dalla F12berlinetta: si è infatti passati da 255 mm ad una misura di 275 mm.

Una scelta tecnica che, da sola, genererebbe un comportamento molto sovrasterzante che, oltre a rendere la vettura insidiosa da guidare, ne comprometterebbe l’ “efficacia cronometrica”. Per ovviare al problema gli ingegneri della Scuderia hanno dotato la vettura del suddetto “PCV”, un dispositivo che, con l’ausilio dell’elettronica, conferisce alla ruote posteriore funzione direzionale. Queste ultime, in base agli input di gas e sterzo, lavorano “in fase” con quelle anteriori, contribuendo a rendere più neutro ed efficiente il comportamento dinamico della F12tdf.

Il Passo Corto Virtuale permette di incrementare in maniera considerevole i limiti dinamici della vettura: la capacità di accelerazione laterale, ad esempio, è salita da 1.25 g all’impressionante valore di 1.43 g, mentre lo spazio di frenata da 200 a 0 km/h è sceso da 131 a 121 metri.

Aggiornamento di Omar Abu Eideh

Il motore della Ferrari F12tdf [Video]

14/10/2015 – Prestazioni da pista per un’auto da strada: Ferrari descrive così l’ultima nata di Maranello. La nuova Ferrari F12tdf monta un’evoluzione del dodici cilindri aspirato della Ferrari F12berlinetta e in questo video vengono messe in evidenza le principali modifiche apportate all’unità per permetterle di sviluppare 40 cavalli in più. Non si tratta però solo di un dato di pura potenza: Ferrari ha ritarato il V12 per renderlo ancor più reattivo e piacevole da guidare.

Il 6.3 litri della Ferrari F12tdf riesce a sviluppare 780 cavalli a 8.500 giri al minuto, disponendo di una coppia massima di 705 Nm a 6.750 giri. Ciò, abbinato alla trazione posteriore e ad un cambio doppia frizione F1 DCT, permette alla Ferrari F12tdf di scattare da 0 a 100 chilometri orari in 2.9 secondi e di raggiungere una velocità doppia in soli 7.9 secondi. La velocità massima è superiore ai 340 chilometri orari.

Le novità tecnologiche non si limitano però al motore. La Ferrari F12tdf introduce infatti un asse posteriore sterzante che la rende più reattiva migliorandone le performance in curva. Aggioranta rispetto alla Berlinetta anche l’aerodinamica che ora arriva a fornire una downforce di ben 230 chilogrammi a 200 chilometri orari, rendendo ancor più stabile la sportiva nelle curve affrontate ad alta velocità.

Aggiornamento di Mirco Magni

Ferrari F12tdf

La stradale più estrema di sempre nella storia della Ferrari

13/10/2015Ferrari toglie i veli alla nuova F12tdf, omaggio al Tour de France, la leggendaria gara di durata francese che vide la Scuderia di Maranello protagonista assoluta durante gli anni ‘50 e ’60. La F12tdf rappresenta il concetto più avanzato di vettura estrema per la strada e viene prodotta in serie speciale limitata di 799 esemplari.

La potenza è assicurata dai 780 Cv del V12 aspirato derivato direttamente dal pluripremiato propulsore della F12berlinetta. La F12tdf ha un nuovo rapporto delle dimensioni tra gli pneumatici posteriori e anteriori con quest’ultimi più grandi dell’8%. Il conseguente naturale sovrasterzo che ne deriva è compensato dall’innovativo “Passo Corto Virtuale”, ovvero il sistema di ruote sterzanti posteriori che, accoppiato ai sistemi di controllo, consente di “raggiungere tempi di risposta al comando sterzo e valori di agilità propri di una vettura da corsa, mantenendo allo stesso tempo la stabilità della vettura ad alta velocità“.

Alle performance eccezionali contribuisce anche un incremento sostanziale del carico aerodinamico del +87% raggiungendo livelli senza precedenti per una vettura stradale. La revisione profonda di carrozzeria, interni, motore, trasmissione e meccanica, assieme all’abbondante utilizzo di materiali compositi sia per gli interni che l’esterno della vettura, ha permesso una riduzione di peso di ben 110 kg. Tutto porta a prestazioni da record, con l’accelerazione 0-100 km/h portata a termine in 2,9 secondi, quella da 0-200 km/h in 7,9 secondi oltre ad un sostanziale incremento della accelerazione laterale. Il giro di Fiorano viene coperto dalla F12tdf in soli 1’21” (La 488 GTB ne impiega 1’23”). Eccellenti gli spazi di frenata che beneficiano anche dell’adozione della pinza monoblocco ‘Extreme Design’ già installata su LaFerrari. Questo impianto di ultima generazione consente di arrestare la vettura da 100-0 km/h in soli 30,5 m e da 200-0 in appena 121 m.

I segreti della Ferrari F12tdf

Il Motore
Il motore è il 6262cc 65° V12 della F12berlinetta su cui i tecnici della Ferrari sono intervenuti per aumentare la potenza da 740 cv a 780 cv a 8.500 giri/min per una potenza specifica di 125 CV/l. La coppia massima è pari a 705 Nm (incrementato da 690 Nm) a 6.750 giri/min, 80% del quale è già disponibile a 2500 giri.

Numerosi gli interventi sul motore a iniziare dall’utilizzo di punterie meccaniche derivate direttamente dal mondo delle corse GT o le trombette ad altezza variabile già impiegate nei motori delle monoposto di F1 che contribuiscono a incrementare il rendimento volumetrico ad alti giri. La F12tdf è equipaggiata con una versione del cambio F1 DCT realizzata appositamente con i rapporti di tutte le marce accorciati del 6% e una riduzione nel tempo di cambiata in ‘up’ del 30% e del 40% in ‘down’.

La Dinamica
Le estreme prestazioni in termini di accelerazione laterale massima e di prontezza di risposta ai comandi, sono frutto anche della nuova dimensione degli penumatici anteriori la cui taglia è passata da 255 a 275 mm con un incremento del canale di mezzo pollice (da 9.5” a 10”). Questo garantisce una maggiore accelerazione laterale generata dall’assale anteriore, ma con un conseguente forte sovrasterzo gestibile solo dai piloti più esperti.

Per permettere anche al gentlemen driver di godere appieno delle performance della vettura è stato introdotto il Passo Corto Virtuale (PCV), che sulla F12tdf trova la sua prima applicazione, che rende attivo l’asse posteriore consentendo alle ruote di ruotare sull’asse verticale. L’asse posteriore sterzante, mediante una logica di controllo sviluppata interamente in Ferrari, prevede che le ruote posteriori siano regolate automaticamente definendo l’angolo di sterzo ottimale in funzione di angolo volante, velocità di sterzata volante e velocità. Secondo i tecnici della Ferrari, “il Passo Corto Virtuale aiuta la vettura a essere più agile dando una maggiore sensazione di compattezza che viene apprezzata soprattutto sulle strade più tortuose e i circuiti più tecnici, mantenendo una perfetta stabilità ad alta velocità”.

L’Aerodinamica
Le prestazioni aerodinamiche della F12tdf sono da primato: l’efficienza aerodinamica è 1,6, quasi il doppio della F12berlinetta. Il carico è di 230 kg a 200 km/h, ossia +107 kg rispetto al modello su cui è basata. All’anteriore troviamo un paraurti molto complesso che contribuisce al carico. Scavato nella parte inferiore, incorpora uno splitter ispirato alle vetture da competizione, dive planes, floorwings e branchie aumentano l’efficienza sia del fianco che del fondo.

Sulla fiancata anteriore l’Aerobridge è stato rivisto per incrementare il contenuto energetico del flusso, mentre posteriormente le louvers sul parafango sono una soluzione che crea una depressione che estrae aria dell’interno del passaruote e consente di sfruttare una parte di fondo altresì poco utilizzato per generare carico deportante. Lo spoiler è stato rialzato di 30mm e arretrato di 60mm. Il lunotto è stato reso più verticale, in modo da estendere la superficie interessata dalle compressioni dello spoiler.

Sul fondo è stata adottata una soluzione a triplice coppia di sciabole derivate dalle competizioni GT che contribuiscono al 30% dell’aumento del carico rispetto alla F12berlinetta. Il diffusore posteriore è stato completamente ridisegnato e dotato di un sistema di 3 portelle attive. È stato diviso in tre canali ed equipaggiato di derive curve e profili alari verticali per “aumentare la potenza delle strutture vorticose e favorire l’espansione del flusso anche sul piano orizzontale”.

Scheda tecnica Ferrari F12tdf

Motore
Tipo V12 – 65°
Cilindrata Totale 6.262 cc
Potenza massima* 574 kW (780 cv) – 8.500 giri/min
Coppia massima 705 Nm a 6.750 giri/min
Regime massimo 8.900 giri/min (limitatore)

Dimensioni e peso
Lunghezza 4.656 mm
Larghezza 1.961 mm
Altezza 1.273 mm
Peso a secco** 1.415 kg
Distribuzione dei pesi 46% ant – 54% post

Pneumatici e cerchi
Anteriori 275/35 ZR 20” 10” J
Posteriori 315/35 ZR 20” 11,5” J

Prestazioni
Velocità massima oltre 340 km/h
0-100 km/h 2,9 sec
0-200 km/h 7,9 sec
Giro di Fiorano 1’21”

Consumo combustibile ed emissioni CO2
Consumo*** 15,4 l/100 km
Emissioni*** 360 g/km
* La potenza del motore è espressa in kW, come definito dal Sistema
Internazionale (SI) e in cv (1KW=1.3596216 cv). Con sovra-alimentazione
dinamica
** Con contenuti opzionali alleggerimento
*** ECE+EUDC con allestimento HELE

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