Iniziano gli studi per il robot che ripara le buche stradali
Verrà studiato anche un drone capace di scovare i lampioni non funzionanti e ripararli in maniera autonoma.
La Univerity of Leeds, in Inghilterra, ha ottenuto 4,2 milioni di sterline (5,7 milioni di euro) per lavorare ad un progetto quasi visionario, che garantirà benefici evidentissimi anche a noi automobilisti: i ricercatori vogliono infatti sviluppare robot che possano riparare strade o semafori in maniera del tutto autonoma.
Lo studio rientra nel piano Engineering Grand Challenges, promosso e finanziato dal Ministero della Scienza, che metterà a disposizione 21 milioni di sterline (28,7 milioni di euro) alle persone che risolveranno questioni insolute nei campi dell’ingegneria e della scienza. Gli studenti della Università di Leeds svilupperanno una serie di robot con i quali provvedere a determinate funzioni: volare sopra determinate aree della città e riparare ad esempio luci non funzionanti; scovare, analizzare, riparare e prevenire buche stradali; analizzare tubature dall’interno e ripararle qualora vengano riscontrate delle perdite.
I ricercatori lavoreranno con il supporto di dipendenti comunali e con l’organo nazionale che si occupa di manutenzione e riparazioni, nell’ambito di una strategia che porterà la città ad essere la prima al mondo senza interruzioni per motivi riguardanti il traffico stradale. L’università non ha rivelato per il momento quando verranno ultimati i prototipi dei robot.