Camal Ramusa: tributo alla Bertone
Tutte le informazioni sull’ultimo progetto nato dalla torinese Camal…
Camal Ramusa-Il particolare nome (Ramusa), Lucertola in dialetto piemontese, è un tributo che Camorali ha deciso di porgere nei confronti del suo passato nelle file della Stile Bertone, dove è nato professionalmente.
“Ora che la Bertone non esiste più sembrava giusto che qualcuno portasse avanti il suo retaggio, anche nella tradizione dei nomi dati alle vetture del noto carrozziere piemontese, rigorosamente in dialetto locale”
Il concept iniziale nasce dall’idea di intersecare una forma discoidale a una parte più tecnica e ben piazzata a terra. Ogni sfogo di calore o presa d’aria è stata integrata in una forma estetica, unendo funzionalità a bellezza. I codolini degli archi ruota in carbonio danno al concept un’impronta aggressiva e ne suggeriscono lo scopo estremo. Il frontale e il posteriore sposano l’idea del “pieno”, l’assenza di calandra vuole caratterizzare la scelta di essere diversa, mentre le prese d’aria assumono ruolo da protagoniste. I fari anteriori così come i posteriori nascono da fenditure nella carrozzeria, non compromettendo la pulizia dei volumi e incorniciano i quattro punti cardinali dell’auto.
La Ramusa misura 4320 mm in lunghezza, 2020 mm in larghezza e 1300 mm in altezza. Sotto il “vestito” troviamo una trazione posteriore e cambio a sei rapporti. Il suo “cuore” invece è il 3.5 litri V12 proveniente dalla famosa Bugatti EB110, da cui preleva anche il telaio monoscocca in carbonio e molte parti tecniche. Rivisitata per motivi omologativi prevede l’innesto di un sistema ibrido che agisce sull’assale anteriore, un motore elettrico centrale che rende integrale la trazione in fase di spinta e ripartizione della potenza erogata, portando la potenza complessiva ad oltre 800 CV. La base di partenza è stata scelta su precisa richiesta del committente del progetto, intenzionato forse a dar vita a una serie limitata nel prossimo futuro.