2015: un anno da ricordare

Dall'Alfa Giulia al Dieselgate; dallo scorporo di Ferrari da FCA alla SUV Lamborghini, passando per la guida autonoma, ecco il decalogo dell'anno appena concluso.

Di Omar Abu Eideh
Pubblicato il 7 gen 2016
2015: un anno da ricordare

Senza dubbio lo “scandalo” battezzato dalle cronache come “dieselgate” è stato il caso non solo dell’anno ma forse dell’intera storia dell’automobile. Non era mai capitato che il governo di un grande Stato facesse causa a una casa automobilistica per… truffa, e in più per motivi di salute pubblica, chiedendo un risarcimento di 48 miliardi di dollari. E’ stato un colpo durissimo per l’immagine del gruppo automobilistico più grande d’Europa e in corsa per la leadership mondiale, fino a qualche mese fa a portata di mano.

Ancora una volta, come sempre in occasione di eventi tanto traumatici, viene da dire che dopo quel 18 settembre 2015 quando fu annunciata la denuncia da parte dell’EPA, “nulla sarà come prima”. Almeno nel mondo dell’auto e della mobilità mondiale. I fatti sono ormai fin troppo noti per tornarci sopra mentre, dopo quasi quattro mesi di rivoluzioni aziendali, il nuovo capo del gruppo tedesco, Matthias Mueller si prepara a incontrare per la prima volta a Washington le autorità americane. Non prima, però, di aver affrontato coraggiosamente la platea del Salone di Detroit l’11 gennaio prossimo.

Non sarà una trattativa facile e sarà comunque molto costosa per la casa di Wolfsburg; e passerà lasciando sul campo nomi prestigiosi. Persone che forse “sapevano” o forse no, ma che stanno pagando un duro prezzo per un difetto quanto meno di sistema. L’epilogo è ancora lontano ma di certo il brutto episodio sarà almeno servito ad insegnare a tutti, manager, tecnici e politici, colpevoli e non colpevoli, che i grandi poteri comportano anche grandi responsabilità.

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