Renault Kadjar 1.6 DCi 4WD e 1.5 2WD: la video prova
Renault Kadjar, meglio la 1.5 dCi 2WD o 1.6 dCi 4WD? Nel dubbio le abbiamo provate tutte e due!
E’ stata la grande novità Renault del 2015 e non poteva essere altrimenti. Già, perchè Kadjar era il tassello mancante della casa Francese, in un segmento di mercato in cui Nissan, con il proprio Qashqai – sorella e rivale – segna il passo con oltre 27.000 auto immatricolate nel 2015. Così, dopo le critiche positive ed il successo conclamato della piccola Captur (quasi 24.000 auto nel 2015), la Losanga non passa la mano, ma anzi raddoppia entrando negli urban Crossover di Segmento C proprio con Kadjar.
Dalla Qashqai riprende la genesi meccanica, condivide infatti la stessa piattaforma modulare CMF ed il 60% dei componenti sotto la scocca, ma se ne distacca nettamente con il 95% di elementi estetici inediti, un “dettaglio” non da poco, che dona alla Renault Kadjar una linea moderna e ricca di personalità. Ma, se l’auto sarà piaciuta o meno al pubblico italiano, lo scopriremo nel corso del 2016. Sarà in grado di replicare il piccolo miracolo di Captur, che in poco tempo si è imposta sulle dirette concorrenti e la “cugina” Juke? Vedremo.
Due le tipologie di motore proposte – benzina e diesel – con il primo 1.2 turbo da 130 cavalli, mentre le due declinazioni turbo a gasolio sono il 1.5 ed il 1.6, a 2 e quattro ruote motrici. Disponibile anche la trasmissione a doppia frizione EDC con sei rapporti per il 1.5 dCi. Prezzi? Da 20.500 per l’allestimento Life fino ai 31.950 euro per il Bose
Renault Kadjar: com’è
[rating title=”COMFORT” value=”8″ layout=”left”] Muscoli, modernità e stile, con un forte family feeling che si lega all’alto di gamma Renault. Laurens Van Den Acker ed il suo team, dovevano avere queste idee “nella matita”, quando hanno pensato a Kadjar. Una nuova maturità stilistica per una vettura importante, per un segmento, quello C dei Crossover, combattutissimo e fondamentale visti i numeri in ballo.
L’obiettivo era quello di offrire imponenza ma non pesantezza, grandezza ma non abbondanza. Ecco, Kadjar esprime – dal punto di vista del design – proprio queste velleità, senza esagerazioni o particolari picchi. Qualcuno ha storto leggermente il naso definendola anonima; secondo noi invece, questo Crossover riesce ad essere equilibrato stilisticamente.
Un segno di maturità offerto dal frontale, con la losanga ben evidente e plasmata in modo tale da essere un elemento stilistico cardine, ma al contempo ponte e sostegno tra i gruppi ottici a LED (oltre ad i fendinebbia con funzione cornering), parafanghi anteriore dal look e dalle porzioni cittadine, ed un cofano bombato lungo le linee di convergenza dei montanti.
Mostra i muscoli, non gli spigoli. Linee eleganti su superfici imponenti anche scorgendola sui fianchi, con bombature e venature volute all’altezza delle portiere, che si strutturano tra i due passaruota, ben evidenti come la natura del Kadjar richiede. Nelle sue proporzioni comunque, è ben visibile un cofano piatto che si prolunga e raccorda con il vetro anteriore, per poi congiungersi con una linea del tetto piatta che va a chiudersi in maniera quasi secca sul posteriore. Un terzo volume che, seppur mostrando sempre bombature ed elementi di rottura, non risulta mai ‘netto e spigoloso’.
Completamente nuovi anche gli interni con un abitacolo ampio e spazioso. Colpisce immediatamente il facile accesso sia per chi guida, sia per i passeggeri – anche posteriori. Una volta saliti a bordo, la sensazione non è quella di ritrovarsi nel lusso, ma in un ambiente comunque pulito, ben studiato ergonomicamente – anche grazie alla seduta elevata – e completo. Qualche riserva per alcune plastiche in alcuni assemblaggi, e peccato per l’assenza di bocchette di areazione al posteriore, ma nel complesso ci troviamo di fronte ad un abitacolo di pregevole fattura, con interessanti spunti, anche tecnologici.
Simpatica anche la maniglia per il passeggero anteriore che mostra un’attitudine fuoristradistica, e che quasi distacca il guidatore dal passeggero stesso. Proprio sul tunnel centrale è disposto il selettore a manopola per passare da due a quattro ruote motrici (automatico o bloccato).
13 i vani porta oggetti per un totale di 30 litri di capacità, di cui 7,5 solo nel cassetto e ulteriori 6 nel bracciolo centrale. Da sottolineare le 21 possibili configurazioni in termini di modularità, per una capacità di carico dal bagagliaio che varia dai 472 litri, fino a 1478, per una lunghezza massima di carico pari a 2,56 metri, grazie anche al sedile anteriore del passeggero ripiegabile.
Renault Kadjar: come va
[rating title=”SU STRADA” value=”7.5″ layout=”left”]Due e quattro. Non si tratta solo di scelta e selezione, ma di una volontà più eterogenea che abbiamo voluto mettere alla prova. Ecco perchè la scelta è ricaduta su due distinte motorizzazioni: la prima è la Renault Kadjar DCi 110 con il 1.5 turbodiesel, ma sopratutto a trazione anteriore. La seconda è la Renault Kadjar DCi 130 con il 1.6 turbodiesel, ma corredata anche dalle 4 ruote motrici. Entrambe le vetture erano dotate di cambio manuale e hanno mostrato un comportamento non dissimile per determinati versi, ma con alcune differenze significative.
Ma andiamo con ordine. Il 1.5 DCi 110 è quello che potremmo definire il cavallo di battaglia, un’unità già conosciuta nel tempo, e che ha sempre mostrato il giusto connubio tra elasticità e buono spunto grazie anche ai suoi 260 Nm di coppia. Attenzione, abbiamo detto buono, non ottimo, sia chiaro. D’altro canto, il 1.5 Diesel francese non è un motore che punta alla prestazione assoluta, ma all’equilibrio, con una grande riserva di coppia e una regolarità di funzionamento esemplare. Caratteristiche apprezzabili su strada, anche per gli ottimi consumi di cui è capace. In ambito extraurbano infatti, abbiamo sfiorato i 20 km/litro; in città invece il consumo si attesta intorno ai 15 km/litro. Considerando che stiamo parlando di una vettura dal peso a secco di 1394 chilogrammi, non è male.
[rating title=”MOTORE dCi 110 2WD” value=”7″ layout=”left”]E riguardo alla mole di questa Kadjar, va sottolineata la perfetta abitabilità a bordo. I passeggeri posteriori si trovano a proprio agio, così come chi si trova alla guida. Il merito è anche di una “triangolazione” azzeccata. Già, perchè se l’altezza della vettura da terra è di 60 centimetri al sedile, il pianale è a 28 centimetri dalla seduta stessa. Una soluzione che ha permesso di ricavare venti centimetri di altezza che offrono maggior comfort sopratutto in caso di guida sullo sterrato.
Ecco, proprio di sterrato andremo a parlare, e per farlo, ci siamo dotati della versione 1.6 DCi 130 a quattro ruote motrici. Sguardo sul tunnel centrale dove c’è il selettore che regola la variazione della trazione. 2 ruote motrici, 4WD lock fino a 50 km/h e 4WD con ripartizione automatica, una modalità che attiva la trazione integrale solo quando strettamente necessario, permettendo di viaggiare su strada in 2WD a tutto vantaggio dei consumi.
[rating title=”MOTORE dCi 130 4WD” value=”7.5″ layout=”left”]E allora come va questa Kadjar sullo sterrato? 320 Nm sono un bel biglietto da visita per il 1.6 dCi, più robusto nelle prestazioni e più adatto ad un utilizzo non estremo ma comunque fuoristradistico. Il motivo non risiede nella potenza intrinseca del mezzo, né tantomeno nella possibilità di avere il giunto centrale bloccato 50/50 con modalità 4 Lock(cosa che in alcuni tratti off-road risultava perfino eccessiva, data la buona trazione). Il motivo risiede nella natura stessa di questo Crossover, più urbano che da fuoristrada. Già, perchè lo sbalzo anteriore di 897 mm, il posteriore di 906 e gli angoli di attacco e uscita rispettivamente di 18 e 25 gradi sono misure che non impediscono alla Kadjar di affrontare molto bene gli sterrati leggeri, riuscendo a far valere la buona trazione anche nelle salite di una certa pendenza.
Peccato solo per i cerchi da 19 pollici a cui bisogna prestare attenzione per la spalla bassa e che forse rendono leggermente pesante lo sterzo, facendo sentire maggiormente le irregolarità dell’asfalto in ambiente urbano. Prestazionalmente, il 1.6 diesel è un motore estremamente elastico, con un innesco del turbo diretto, vigoroso. Bello il tiro coniugato con la possibilità di cambiare trazione. A livello urbano, la coppia ben distribuita e la potenza permettono di guidare sia rilassati sia in maniera più aggressiva. Stabile e ben piantato a terra, la Kadjar mostra un assetto ben calibrato, ed è questa forse una delle peculiarità maggiori di questo Crossover.
E’ il lavoro delle sospensioni a colpire favorevolmente: l’ammortizzazione è evidente, ma al contempo anche lo smorzamento non influisce su chi guida. Si avvertono le sensazioni, ma non mandano in difficoltà. Ciò non significa che la vettura poi per strada sia troppo morbida. Una traiettoria impostata viene ben tenuta. Promosse.
L’elettronica è un deus ex machina, un vero e proprio fiore all’occhiello. Già, perché Kadjar sfrutta sensori e radar sia per aiutarci alla guida, sia in termini di sicurezza più stretta. Ecco dunque l’Easy Park Assist, che misura – una volta selezionato – lo spazio disponibile ai lati per un parcheggio e, conseguentemente, affronta da solo la manovra con il volante. Per la salvaguardia ecco invece il sistema di frenata di emergenza attiva che si attiva tra i 30 ed i 140 km/h, sfruttando il segnale di rimbalzo del radar anteriore. Poi il riconoscimento della segnaletica stradale con la telecamera ed il monitoraggio dell’angolo morto.
Durante la nostra prova il consumo medio del 1.6 è variato tra i 17 km/l in extraurbano ed i 14 km/litro nel più caotico traffico della capitale.
Un plauso anche all’impianto frenante, modulabile e deciso anche sotto sforzo. Buono il feeling del cambio manuale, piuttosto preciso e gradevole negli innesti, ma caratterizzato da una corsa della leva piuttosto lunga. Infine ultime parole per un altro tipo di comfort; ottimo l’isolamento dalle vibrazioni e rumorosità meccaniche, un po’ meno quello aerodinamico che intorno ai 130 km/h evidenzia qualche fruscio di troppo. Un neo che passa facilmente in secondo piano, soprattutto se, come noi, siete a bordo di una “Bose” che si distingue anche per un ottimo impianto audio.
Renault Kadjar: il sistema R-Link2
Non potevamo che dedicare un capitolo apposito per il sistema di infotainment R-Link2. Inizialmente proposta per la Renault Espace, l’evoluzione dell’R-Link comporta una miglior connettività, miglior ergonomia, ed una personalizzazione più avanzata e simpatica.
In Renault si è provveduto infatti a migliorare la reattività e la precisione del touch screen da 7 pollici. Già, perchè ora la sensibilità è comparabile a quella di uno smartphone. Oltre a questo la stessa interfaccia grafica può cambiare colore a piacimento, sia sul monitor centrale sia sul cruscotto. L’R-Link 2 ora permette lo spostamento delle icone con il classico metodo del trascinamento, la lettura a scorrimento e lo zoom.
La personalizzazione è elevata tanto da permettere la registrazione di sei profili differenti, il sitema R-Link 2 è un vero e proprio computer di bordo che ha accesso al navigatore con cartografia Tom Tom, al proprio cellulare tramite connettività Bluetooth. Presente ovviamente la radio DAB più tutta una serie di app e servizi progettati appositamente. Inoltre in Europa è offerto il servizio Coyote gratuitamente per i primi tre mesi dall’acquisto.
Ovviamente il monitor assume anche la funzione di telecamera per la retromarcia e di interfaccia per tutti i sistemi di assistenza alla guida, come l’AEBS (il sistema di frenata d’emergenza attiva), l’Intelligent Keep Line Assistant, il sensore per l’angolo cieco o l’easy park assist, oltre ai sistemi di assistenza, anch’essi attivabili tramite R-Link 2, come il riconoscimento della segnaletica stradale con funzione alert.
Renault Kadjar: la concorrenza
Tra le concorrenti della Renault Kadjar nel segmento C Suv (anche identificato come segmento T-D per gli addetti ai lavori) troviamo auto con lunghezza di circa 4 metri che vanno dalla Dacia Duster fino al nuovo Mercedes GLC o Audi Q3, senza dimenticare il nuovo Toyota Rav 4 Hybrid.
Un segmento – questo – capace di grandi numeri: basti pensare che nel 2015 il Suv più venduto del segmento C è stata la Nissan Qashqai con ben 27.403 unità, seguita dalla Jeep Renegade con 23.906 unità e dalla Dacia Duster con 20.918 esemplari immatricolati. Le proposte del segmento e le concorrenti della Renault Kadjar procedono con una lunga lista che tocca Kia Sportage, Audi Q3, Ford Kuga, Hyundai ix35, Volkswagen Tiguan, BMW X1 e X3, Mercedes GLC, Range Rover Evoque e altre ancora.
[progressbar title=”Renault Kadjar: votazione finale” percentage=”no” value=”7.5″]
Renault Kadjar: pregi e difetti
Piace
– La personalità del design che si differenzia dalla sorellastra Qashqai
– la comodità e lo spazio a bordo
– il motore, sopratutto il 130 DCi 4WD ha elasticità, prestazioni e buoni consumi
Non Piace
– le ruote da 19 pollici con spalla bassa penalizzano un poco il comfort di guida
– alcune rifiniture delle plastiche potevano esser realizzate meglio
Renault Kadjar: scheda tecnica