Alla guida contromano, 4 morti. Condannato per omicidio volontario
La Corte d’Assise di Appello di Torino sconfessa la Cassazione. I fatti erano avvenuti nel 2011
Contromano e ubriaco sull’autostrada A26, aveva provocato un incidente in cui morirono quattro giovani francesi. La tragedia, avvenuta nel 2011, aveva visto come protagonista un ragazzo albanese, I.B, il cui caso era divenuto di predominanza mediatica, considerando come la primavera scorsa, la corte di Cassazione, aveva annullato la condanna a ventuno anni di reclusione per omicidio volontario.
Il motivo della ‘contesa giuridica’ riguardava proprio la ‘volontarietà’ più o meno coscente, in relazione al tasso alcolemico, di poter commettere un dolo.
Se da un lato quindi, l’accusa sosteneva la volontà di effettuare una manovra pericolosa senza tener conto della potenziale pericolosità mortale della stessa, ma quindi comunque dolosa, dall’altra la difesa aveva puntato sul tasso alcoolemico incidente la volontarietà dell’azione, con una condotta quindi colpevole, negligente, ma non dolosa.
Oggi però, a sconfessare la stessa Cassazione ci ha pensato la Corte d’Assise d’Appello di Torino, che ha condannato a 18 anni e 4 mesi di prigione il ragazzo. Una sentenza importante perchè rigetta quanto stabilito precedentemente, sostenendo quindi la volontarietà di commettere un atto doloso e potenzialmente letale. In altre parole, l’imputato è stato condannato per omicidio volontario. Una sentenza definita di contro, dalla difesa, “sorprendente”.
La speranza, a prescindere dalla vicenda in quanto tale, è che si arrivi il prima possibile all’approvazione del testo sul reato di omicidio stradale, di modo che determinate “interpretazioni” e “letture” di un accadimento del genere possano avere quanti meno coni d’ombra possibile, a prescindere da volontarietà più o meno definite.