FCA aggiorna le proprie Euro 6 “Ma i nostri Diesel sono in regola”
” I nostri Diesel mostrano risultati entro i limiti di legge. Aggiorneremo le nostre calibrazioni euro 6 con nuovi slot di dati per migliorarci su emissioni in condizioni di guida reale”
Lo scandalo Dieselgate ha messo in allerta tutte le case automobilistiche. La credibilità e la reputazione data dall’esposizione mediatica riguardante quello che è stato definito come lo “scandalo emissioni” sta portando le case a ragionare in termini preventivi.
Come a dire, “intervenire ex ante, piuttosto che rimediare ex post”. La questione è delicata visto e considerato che la sensazione sia quella di interventi anche nel caso di situazioni “in regola”.
E’, ad esempio, quanto accaduto con FCA che prende una posizione chiara e definita attraverso un proprio comunicato in cui rimarca la regolarità dei propri Diesel e al contempo un intervento interno di aggiornamento delle “calibrazioni Euro6 con nuovi set di dati per migliorare la prestazione su emissioni in condizioni di guida reali“.
Una situazione particolare, che vive di una sorta di caducità normativa che la stessa FCA tende a sottolineare: “L’attenzione dell’opinione pubblica si sta spostando verso la misurazione delle emissioni in condizioni che riflettano da vicino le condizioni di guida reali, e quindi è in corso un dibattito sulla scelta di un’alternativa al Nedc“.
Ecco, proprio il Nedc – Il Nuovo ciclo di guida europeo – ovvero il complesso di regole che l’Unione Europea ha messo in atto per la rilevazione delle emissioni, si sta rilevando insufficente. Qui si inserisce il comunicato di FCA che punta a premunirsi anticipatamente (ma sottolineando – come detto – come i propri motori Diesel siano in regola)
Il NEDC è costituito dalla ripetizione di quattro cicli “urbani”, ECE-15 driving cycle, ad una velocità massima di 50 km/h ed uno extraurbano, Extra-Urban driving cycle, alla velocità massima di 120 km/h. Il ciclo si propone di rappresentare l’uso tipico di una vettura in Europa ed è utilizzato, tra l’altro, per valutare i livelli di emissioni inquinanti dei veicoli e per il consumo di carburante.
La durata complessiva del ciclo è di 1180 s, la distanza percorsa è di 11,023 km. Il ciclo è effettuato con vettura a motore inizialmente a temperatura ambiente, questa è di circa 22 °C.
“FCA ha condotto un approfondito esame interno dell’applicazione di questa tecnologia ai propri veicoli” si legge nel comunicato “ed ha confermato che le sue applicazioni motoristiche diesel rispettano le normative sulle emissioni loro applicabili”
Questo nonostante – si legge sempre nella nota – i Diesel FCA abbiano offerto gli stessi dati sia in laboratori che su strada. “I diesel FCA, se testati in base all’unico ciclo di prova prescritto dalle norme Europee (NEDC)mostrano risultati entro i limiti di legge e rispettano le relative prescrizioni”.
In parole molto semplici: i motori Diesel FCA sono in regola secondo gli standard attuali europei. Questi ultimi però potrebbero rivelarsi obsoleti e deficitari in relazione ad altri sistemi di rilevazione (leggasi USA), quindi FCA, nonostante dichiari che tra test in laboratorio e su strada non vi sia difformità di risultati, decide di muoversi ancor prima che possano sorgere dei problemi
Già, ma come ci si è mossi? FCA ha deciso di aggiornare “le proprie calibrazioni Euro 6 con dei nuovi slot di dati per poter migliorarsi prestazionalmente in termini di emissioni in situazioni e condizioni di guida reali”. Si tratta quindi di una misura volontaria, senza alcuna imposizione, nonostante il diktat del ministro Delrio su controlli a tappeto, all’indomani dello scandalo sulle emissioni.
Questi nuovi slot, questi aggiornamenti in termini di calibrazione, saranno pronti dal mese di Aprile 2016. Al contempo, l’azienda si impegna ad estendere l’applicazione della tecnologia SCR, Active Selective Catalytic Reduction, con l’obiettivo di arrivare a rendere disponibile tale tecnologia su tutte le famiglie Diesel FCA, entro il secondo semestre 2017.
Per chi inoltre è già in possesso di una vettura FCA Euro 6, vi sarà un aggiornamento gratuito. Questo, in attesa che l’Unione Europea si muovi fattivamente verso un’evoluzione degli standard omologativi e di rilevamento per quanto concerne le emissioni. La stessa Fiat-Chrysler si mostra “sostenitrice delle linee guida che stanno uscendo dall’Unione Europea”. Una speranza per evitare ulteriori questioni come il Dieselgate. In questo caso, il Lingotto ha preferito giocare di anticipo ed evitare di cadere in qualsiasi ipotetica trappola.