Alfa Romeo Giulietta 2016: video primo contatto
Giulietta MY2016 si rifà il trucco e si presenta con il TCT doppia frizione sul 1.6 M-jet. Debutta a Ginevra e parte da 22.400 Euro. Potete provarla il 12 e 13 in concessionaria. La nostra videoprova in anteprima a Balocco.
Nuova Giulietta si, nuova Giulietta no. In questo caso è più un “ni”. Inutile dirlo, intorno all’Alfa Romeo c’è tanta attesa e inevitabilmente tante chiacchiere. Si parla molto delle Alfa che verranno, ma ci sono anche le Alfa di oggi, come la Giulietta appunto, una berlina compatta cardine nella attuale produzione; una vettura ancora oggi apprezzata e che incarna alla perfezione gli stilemi e la filosofia del brand del Biscione. E prima di entrare nel vivo dell’argomento, un piccolo annuncio: a Ginevra intervisteremo Fabrizio Curci, Capo EMEA Alfa Romeo. Gireremo direttamente a lui le domande più interessanti che vorrete fargli nei commenti di questo post, o nel post che pubblicheremo a breve. Qui sotto il video della presentazione di ieri sera, avvenuto in contemporanea a Torino, Parigi, Madrid e Francoforte e Arese, dove la madrina dell’evento è stata Skin, per più di 10.000 invitati: roba da record.
Se il 2016 è l’anno della Giulia, importanti rassicurazioni arrivano anche dalla nuova Giulietta. Innanzitutto la voglia di non abbandonare una vettura così Alfa, ma di avvicinarla alle nuove linee con un restyling più “evoluzione che rivoluzione”, come ci hanno detto gli stessi uomini di Arese.
A conti fatti si da quindi per scontato che Giulietta rimarrà sul mercato per almeno altri due anni. Un po’ per lasciare spazio alla nuova Giulia, un po’ perché la “Giulietta che verrà” sarà una vettura completamente diversa, a trazione posteriore, che necessita di un lungo sviluppo.
E visto che Giulietta piace, meglio pensare alle cose importanti. Da qui nasce il concetto di una Giulietta Evo. Ovvero una evoluzione della attuale, non una rivoluzione, per non buttare al vento quanto di buono fatto dal 2010 ad oggi.
Che il design della Giulietta sia nato bene e risulti ancora attuale è abbastanza evidente. Ma con questo restyling, reggerà ancora il confronto con la concorrenza dell’agguerritissimo segmento C? Una domanda dalle mille risposte, alla quale ovviamente potete dire la vostra. Nel frattempo… vediamo come va e come è cambiata la nuova Giulietta 2016.
Giulietta 2016, Evoluzione senza rivoluzione
4 gli allestimenti proposti. Si va dalla base, la versione d’ingresso “Giulietta”, alla “Super”, quella che farà i numeri e che può essere impreziosita con il Pack Veloce o il Pack Lusso. Poi c’è la vera e propria “Veloce”, allestimento top di gamma che sostituisce la Q.V., specifico per la motorizzazione 1750 TBI 240 CV, e la “Business”. Disponibili su tutta la gamma i servizi Live del sistema Uconnect.
All’esterno Giulietta 2016 si differenzia per piccoli dettagli che la rendono più sportiva e la avvicinano al “Giulia Style”. Davanti troviamo il nuovo inserto nei paraurti, la griglia anteriore a nido d’ape, nuovi cerchi in lega e gruppi ottici con trattamento brunito. Dietro invece compare il nuovo logo Giulietta con lettering della Giulia e un nuovo terminale di scarico dal taglio obliquo.
Se sulla Giulietta standard, le modifiche del m.y.2016 vanno cercate “col lanternino”, sulla Veloce (o anche la Super con Pack Veloce) sono più marcate ed evidenti. Davanti la griglia ha una finitura antracite lucida che ben si raccorda con le calotte degli specchietti, le maniglie e i contorni dei fendinebbia. I gruppi ottici sfoggiano un gradevole effetto carbon look; ma la cosa più distintiva è il baffo inferiore “rosso Alfa”, ripreso anche nel paraurti posteriore. Inediti anche i cerchi in lega e i terminali di scarico maggiorati; esclusiva della 240 CV la scritta “Veloce” presente sulla fiancata.
L’atmosfera di bordo è sempre la stessa, ma anche qui sono i dettagli a fare la differenza. Sulla Veloce troviamo così nuovi sedili misti pelle/alcantara, volante tagliato con cuciture rosse, nuove modanature in carbon look che si affiancano a finiture grigio opaco per la plancia.
La novità più interessante è rappresentata dall’ingresso in gamma del 1.6 MJT da 120 CV accoppiato al doppia frizione TCT, un optional da 1.900 Euro che per il lancio sarà offerto allo stesso prezzo del manuale. Non ce la siamo lasciata scappare, ecco la prova in pista.
In pista con la 1.6 Mjt TCT, la Giulietta che mancava
[rating title=”Voto” value=”7,5″ value_title=”primo contatto” layout=”left”] Siamo a Balocco, quartier generale del gruppo FCA per i collaudi e fa freddo: 5 °C e piove! La pista Alfa in queste condizioni è il tracciato ideale per fare “pelo e contro pelo” alla nuova Giulietta. Sono tentato di provare subito la Veloce da 240 CV, ma la vera novità è rappresentata dalla M-jet TCT, e allora prima il dovere e poi il piacere. Per non lasciarmi influenzare da allestimenti sportivi, schivo una Super e per la prova scelgo una Giulietta normale Oxydizen Iron con cerchi da 16 pollici!
A bordo ritrovo esattamente la stessa Giulietta di sempre. Stessa impostazione di guida sportiva e stesso feeling immediato. Mi avvio verso il circuito Alfa, sposto subito il manettino su Dynamic per godere della taratura più sportiva di motore, sterzo e cambio. La coppia passa dai 280 Nm ai 320 Nm, e la risposta si fa più sportiva. Provo subito un accelerazione da fermo, con il TCT in modalità manuale. I dati parlano di 10.2 sec per lo 0-100 e 195 km/h di V-max, con un consumo medio di 3,9 l/100 km.
Il 1.6 Mjt sale bene di giri e le cambiate sono abbastanza veloci, più incisive e secche che con la modalità drive. In scalata il TCT ha i suoi tempi, e se si chiama una marcia troppo bassa si lamenta, con un bip sonoro, e non inserisce la marcia. Meglio aspettare e scalare all’ultimo, se poi si sbaglia una marcia, il 1.6 ha talmente tanta coppia ai bassi che non è mai un problema uscire fuori dalle curve.
L’asfalto freddo, reso viscido dalla pioggia e dalla gomma depositata dai test, rende la guida impegnativa. Ma l’elettronica della Giulietta, non disinseribile neanche sulla Veloce, sa sempre come intervenire al momento giusto, lasciando al pilota solo il compito di non sfidare apertamente le leggi della fisica. La guida della Giulietta è piacevole, sportiva, assecondata da uno sterzo “consistente”, preciso e con un buon feedback per il pilota. Anche con poco grip si ha sempre la percezione di cosa si stia facendo. L’assetto della Giulietta standard è di compromesso: lascia spazio a rollio e beccheggio ma è molto equilibrato, a tal punto che si può giocare trasferendo i carichi e facendo lavorare avantreno e retrotreno all’unisono.
Ben diverso il discorso sulle Giulietta con Pack Veloce, dove l’assetto sportivo insieme all’impianto Brembo maggiorato e alla cavalleria di livello superiore regala maggiori soddisfazioni su strada e trai cordoli. Ma questo già lo sapevamo. La sorpresa è invece tutta nella 1.6 M-jet con TCT, la Giulietta che mancava e che strizza l’occhio a chi cerca stile e prestazioni senza rinunciare a comfort e consumi.
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