Tesla Model 3: baciata dall’aerodinamica
L’efficienza aerodinamica sarà indispensabile per incrementare autonomia e prestazioni.
La gamma Tesla sta crescendo velocemente: lo conferma l’arrivo della Model X ed il prossimo arrivo sul mercato della nuova Model 3, la nuova berlina media a propulsione elettrica della casa americana. Quest’ultima sarà in grado di percorrere una distanza pari a 345 km con un “pieno” della sua batteria: un traguardo di tutto rispetto se si considerano le prestazioni dell’auto, che è in grado di coprire lo 0-100 in meno di 6 secondi.
Un risultato ottenibile anche grazie ad un coefficiente aereodinamico che lo stesso Elon Musk anticipa come “da record”: il coefficiente aerodinamico potrebbe essere di 0,21. Parametro che dovrebbe essere sufficiente a rendere la Model 3 l’auto di grande serie con il Cx più basso mai prodotta. Per progettare le proprie auto Tesla utilizza gli strumenti di simulazione digitale di Exa e proprio Ales Alajbegovic, vice presidente della compagnia, ha espresso il suo parere riguardo le innovazioni aereodinamiche della Model 3.
L’ingegnere fa notare il particolare design delle ruote dell’auto, che ricordano quello di una turbina, non abbia una funziona puramente estetica bensì serva per dirigere il flusso dell’aria sotto il corpo vettura per ridurre la resistenza aerodinamica. Quest’ultima viene contenuta anche dal frontale dell’auto, privo di mascherina come sulle rinnovata Model S e Model X. Ad ottimizzare i flussi ci sono anche le feritoie ricavate nel paraurti anteriori, subito davanti le ruote anteriori: esso alleggeriscono la resistenza aerodinamica ed ottimizzano il passaggio dell’aria sulla fiancata. Probabilmente la Model 3 avrà anche un fondo piatto ed un diffusore posteriore.
Via | Electrek