Pirelli P Zero 2016: l'ultima evoluzione del pneumatico destinato alle supercar

A trent'anni dalla sua nascita, conosciamo meglio l'ultima evoluzione del Pirelli PZero, lo pneumatico creato su misura per auto ad altissime prestazioni.

Di Lorenzo Baroni
Pubblicato il 19 mag 2016
Pirelli P Zero 2016: l'ultima evoluzione del pneumatico destinato alle supercar

Era il 1986 quando in Pirelli nacque il “progetto zero” per la mitica Lancia Delta S4, uno pneumatico ad uso esclusivamente sportivo. L’anno successivo, per la prima omologazione stradale, è stato scelto per equipaggiare la Ferrari F40, un progetto “su misura” per supercar ad altissime prestazioni. Dalla genesi sono passati decenni, ma Pirelli continua la tradizione degli pneumatici ad alte prestazioni dedicati a vetture del calibro di Lamborghini Centenario e Ferrari GTC4 Lusso.

Questo è il risultato del lavoro congiunto dei reparti tecnici delle Case che, assieme agli ingegneri della Bicocca, hanno lavorato coadiuvando sforzi e studi per ottenere un prodotto finale sicuro, prestazionale e cucito su misura, con tre varianti tecnologiche specifiche destinate a soddisfare un ventaglio sempre più ampio di auto.

Per quelle vetture che hanno un DNA marcatamente sportivo, P ZERO offre un battistrada con meno “lamelle” per garantire più aderenza, favorendo un comportamento più dinamico. E’ invece la scelta giusta per le berline “cattive”, come le made in Germany Audi S6, BMW M5 e Mercedes-AMG E 63. Il secondo disegno del battistrada riporta una spalla esterna molto più intagliata, studiata per aumentare il comfort di marcia grazie ad un maggior assorbimento dell’impatto a terra.

Più estremo e performante il terzo disegno per il P ZERO Corsa, con un battistrada molto simile agli slick della Formula Uno ed adatto a quelle vetture con potenze dai 500 cavalli a salire; si tratta di uno pneumatico che, anche se omologato per la strada, si presta perfettamente ad un uso in pista, magari durante un track day. Non poteva quindi che chiamarsi “Perfect fit” la strategia, fin qui vincente, che Pirelli ha adottato negli ultimi decenni: ad ogni vettura il suo P ZERO dedicato.

Non è un caso che si confermi come la Casa leader di omologazioni come primo equipaggiamento nel segmento di auto premium e prestige. La sfida degli ingegneri è stata quella di portare la tanta esperienza maturata sui circuiti di tutto il mondo, in quasi tutte le categorie del Motorsport, sulla strada, e renderla utilizzabile dagli automobilisti di tutti i giorni. Il frutto di tale lavoro è l’F1 Bead che, grazie all’utilizzo di una mescola di riempimento del tallone ad elevata rigidità, consente una più rapida risposta dello sterzo scongiurando la perdita di grip laterale.

Una tecnologia che serve a diminuire la pressione sul fianco della gomma, solitamente stressata nelle curve veloci e nei cambi di direzione. Ma qual’è la formula del successo di P ZERO che a pochi mesi dal suo lancio è primo equipaggiamento su vetture da sogno, come le già citate Lamborghini e Ferrari oltre che a Porsche Boxster e Mercedes-AMG GT? La risposta è semplice: non lasciare nulla al caso, anzi studiare ogni aspetto della gommatura, dal battistrada alla mescola, passando per le prestazioni, tutto in funzione della sicurezza anche nelle situazioni estreme.

L’extended Range Profile, ovvero un profilo piatto sulla fascia del battistrada, migliora l’usura, rendendolo uniforme e omogeneo e aumentandone così la durata stessa nel tempo. Per scongiurare lo spiacevole fenomeno dell’acquaplaning è stata aumentata l’ampiezza della profondità degli incavi assieme ad un maggior numero di intagli sul disegno, garantendo così un aumento del 10% della capacità di espulsione dell’acqua. Anche la rumorosità è stata minimizzata per dare il massimo comfort, la sfalzatura dei tagli trasversali fa sì che l’onda d’urto generata dall’aria venga spezzata, diminuendo così la portata del rumore.

La composizione della mescola e l’utilizzo di materiali composti da un elevata percentuale di silica ha diminuito la resistenza al rotolamento del 15% a favore di migliori consumi. Non è quindi un caso che anche le vetture di F1 vengano equipaggiate con pneumatici dalla sigla P ZERO poiché questo è oggi il marchio che identifica tutti i pneumatici da competizione oltre che essere il biglietto da visita per gomme stradali ad altissime prestazioni.

Oggi il nuovo P ZERO si fa dunque in tre, pronto ad assecondare le esigenze di quegli automobilisti che per le loro vetture ad alte prestazioni vogliono il massimo di performance e sicurezza con un’ampia scelta da 17 fino ai 22 pollici. Non dimentichiamo che le 4 gomme sono il punto di contatto con l’asfalto e sono il mezzo con cui viene scaricata a terra la potenza dell’auto; bisogna effettuare controlli periodici e tenere sott’occhio l’usura senza dimenticare il cambio stagionale. Pensate quanto possano dare fastidio un paio di scarpe che fanno male: gli pneumatici sono le scarpe dell’auto e vanno scelte con la massima cura.

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