Mini Challenge 2016: la JCW da corsa, in video con Ravaglia e Gabellini
Mini Challenge 2016, l’approfondimento tecnico con Roberto Ravaglia e Stefano Gabellini
Mini Challenge 2016 – Dopo la prima ad Imola, spartita tra Calcagni e Tramontozzi, siamo pronti per scendere in campo e metterci al volante della Mini Challenge 2016 per disputare la seconda gara di campionato questo sabato e domenica 11 e 12 giugno al circuito di Misano Adriatico. Abbiamo già trattato gli aspetti legati al regolamento, ai prezzi e al campionato stesso, per cui questa volta vogliamo entrare nel vivo della meccanica e delle tecnica. Ne abbiamo parlato con il grande Roberto Ravaglia del Roal Motorsport.
Roberto Ravaglia per chi non lo sapesse è stato alfiere BMW fin dai primi anni ’80, pilota vincitore di diversi campionati, uno dei più forti in Italia con le vetture turismo, sempre e rigorosamente legato al marchio dell’Elica. Il suo lungo curriculum agonistico parla di 1 campionato del mondo con la M3 E30 nell’87 vettura che lui stesso contribuisce a sviluppare, 2 europei ‘86 e ‘88, 3 italiani superturismo ‘90, ’91 e ‘93, 1 tedesco di DTM nell’89, ma anche due 24 Ore del Nürburgring una in coppia con Emanuele Pirro e 3 in quella mitica di Spa Francorshamp.
Appeso il casco al chiodo a fine anni ’90 ha continuato a collaborare con BMW Motorsport e dal 2001 ha creato la Roal Motorsport una scuderia che partecipa ai trofei internazionali come il WTCC ma anche nazionali con la nuova M6 GT3 con cui il vincitore del Challenge 2016 potrà effettuare dei test a fine stagione. Dal 2012 ha curato lo sviluppo delle prime Mini Challenge 1.6 turbo, fino alle attuali JCW 2.0 Turbo del Challenge 2016. Chi meglio di lui poteva parlarci della nuova versione da corsa della JCW 2016?
“L’idea”, ci racconta Ravaglia,“ è stato partire dalla Mini più prestazionale, una vettura facile da guidare, e lavorare su diversi aspetti cruciali, per adattare la Mini ai circuiti senza stravolgerla completamente rispetto alla JCW di serie. I punti salienti sono stati il cambio, gli ammortizzatori e cercare di avere una certa estetica, cattiva e racing con una aerodinamica funzionale alle prestazioni. Da questi concetti siamo riusciti a elaborare un prototipo sviluppato insieme alla Promodrive, con lo scopo di avere una vettura uguale all’altra per esaltare la bravura del pilota e del team nelle regolazioni dell’assetto e dell’aerodinamica.”
Ma per andare più a fondo nella tecnica della Mini Challenge abbiamo interpellato anche Stefano Gabellini, pilota di grandissima esperienza, della Promodrive azienda responsabile tecnica delle JCW da gara. “Per passare dalla vettura di serie a quella da gara i primi aspetti sono quelli legati alla sicurezza, rollbar, sedili, cinture e tutto ciò che fa fede al regolamento Fia.”
“Le principali differenze rispetto alla Mini Challenge dell’anno precedente sono che qui abbiamo una JCW mentre prima era una Coooper S e poi siamo intervenuti per renderla più “racing”; abbiamo abbandonato il cambio stradale per un sequenziale a innesti frontali, ma anche l’aerodinamica è più evoluta con splitter anteriore, estrattore ed alettone posteriore. La centralina di gestione motore è proprio da corsa una Bosch Motorsport che è praticamente inviolabile a garanzia della uniformità di prestazioni regola numero 1 all’interno di un trofeo monomarca. Siamo a passati da 231 cv ai 265 cv, che non è limite massimo tecnico ma è solo un primo step, anche considerando che tutto il motore è di serie, e che il peso da regolamento è di circa 1.100 kg.”
Ricapitolando quindi la Mini Challenge è dotata di motore JCW 2.0 Turbo 16V da 265 cv, con componenti di serie, centralina Bosch Motorsport “piombata”, cambio sequenziale a sei rapporti Bacci con differenziale autobloccante e semiassi specifici.
Freni di serie Brembo a 4 pompanti all’anteriore con pastiglie specifiche racing, ripartitore di frenata in abitacolo. Cerchi in lega BBS da 17” e pneumatici Pirelli slick 245-620 17. Sedili cinture e pedaliera sono OMP, filtro aria K&N, mentre l’assetto è NTP con molle Eibach ERS e ammortizzatori Bilstein MDS Clubsport a 2 vie con estensione e compressione separata sull’anteriore ed 1 via – PSS10- sul posteriore. Il camber è regolabile grazia ad un kit specifico. Il peso in odm è fissato intorno ai 1.100 kg.
Quanto va forte la nuova JCW Challenge? Con queste specifiche la Mini Challenge 2016 è in grado di girare ben 7 secondi più forte delle precedenti Mini Cooper S e per darvi un’idea globale circa due secondi al giro più forte di Clio RS Cup 2016. Niente male no?
Volete vedere come si comporta in pista? Rimanete connessi con autoblog, vi porteremo in gara a Misano nel frattempo potete seguire il trofeo 2016 direttamente in pista, o anche su Italia 2 che ogni weekend di gara ripropone la replica delle due manche al sabato e alla domenica pomeriggio alle 18.10.
CALENDARIO MINI CHALLENGE 2016
10-12 Giugno: Misano World Circuit Marco Simoncelli
1-3 Luglio: Autodromo dell’Umbria – Magione
9-11 Settembre: Autodromo Piero Taruffi – Vallelunga
23-25 Settembre: Autodromo nazionale di Monza
14-16 Ottobre: Autodromo Internazionale del Mugello
SCHEDA TECNICA MINI F56 JCW CHALLENGE
Motore 2.0 litri Twin Power Turbo circa 265cv
Elettronica Bosch Motorsport ecu
Allestimento interno di sicurezza
Roll bar certificato Fia/dmsn – all.j art.253.8;
Dash board con acquisizione dati
Cambio sequenziale 6m con differenziale autobloccante;
Volano e frizione racing, semiassi rinforzati
Scarico da competizione con terminali di serie
Kit molle/ammortizzatori ant. e post. Bilstein/Eibach
Top mount anteriori con camber regolabile
Cerchi BBS 8jx17″
Pastiglie freno racing
Splitter anteriore, alettone posteriore regolabile, estrattore posteriore.
Peso in odm 1.100 kg