Alfa Romeo Giulia: la nostra intervista a Philippe Krief
La nascita della Giulia raccontata dal suo "papà"
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Carta bianca, ingegno, passione, ecco com’è nata la Giulia. La berlina ha ripagato pienamente gli anni di attesa degli appassionati del Biscione: dopo averla provata possiamo dirlo con certezza. Proprio durante il nostro primo contatto con l’Alfa Romeo Giulia e l’Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio abbiamo avuto occasione di parlare con Philippe Krief, Head of Alfa Romeo Engineering, che ci ha raccontato tutto sulla berlina, dalla chiamata di Marchionne al lancio sul mercato.
Cosa è la Giulia?
Impeccabile la distribuzione dei pesi, pari al 50-50 fra anteriore e posteriore, un aspetto che contribuisce allo straordinario controllo e feeling che si ha alla guida. Il baricentro è relativamente in basso ma, al contempo, visuale e gestibilità non ne risentono, anzi. Gli spazi interni sono ampi e la guida è sempre confortevole. Philippe Krief ha prediletto questo aspetto tecnico poiché “la potenza senza il controllo non è nulla”, creando così un coacervo di tecnica ed emozionalità di livello superiore per il brand del Biscione.
Tutto sulla Giulia è stato piegato al volere tecnico per creare un’auto potente ma facile e versatile, dotata di un potenziale grande ma gestibile. Si potrebbe così definire un’efficienza “alla Krief”, ovvero piegare l’estetica al volere ingegneristico, creando una vettura completa e performante avvolta da un involucro dal grande impatto estetico e funzionale. Dalla Quadrifoglio alla Standard non cambia nulla in termini di dinamica telaistica, misure, materiali e prestazioni. Tutto viene espresso al massimo senza distinzione di allestimento, nessun atelier. Alfa Romeo cerca di puntare sulle emozioni esclusive.
Chi è Philippe Krief?
Philippe Krief, Head of Alfa Romeo Engineering, è il vero padre della Giulia: a lui Marchionne ha affidato questo progetto di rinascita del brand lombardo. Non è un novizio della storia Alfa Romeo, già aveva lavorato sulla 147, la MiTo e la Giulietta, mettendo mano più o meno su tutte le vetture degli ultimi 13 anni prodotte dalla casa del Biscione. In seguito è passato in Ferrari partecipando a progetti di successo come la Ferrari 458 e la Ferrari 488. L’impronta altamente tecnica e stilistica del Cavallino Rampante è stata poi riportata e personalizzata in Alfa sulla Giulia. La berlina però non è un ibrido Ferrari/Alfa ma una purosangue Alfa Romeo, come sognata dall’Ingegner Krief. Un’auto nuova, tecnicamente senza compromessi ma unica nel suo genere, sia tecnicamente, sia esteticamente. Philippe Krief sarà uno dei progettisti che cercheranno di riportare Alfa Romeo nella storia delle auto: molte delle sue innovazioni ingegneristiche verranno applicate sui modelli che seguiranno Giulia.