Formula 1: Le pagelle del GP d’Austria 2016
I nostri voti (semi seri) al fine settimana del Red Bull Ring di Formula Uno. Promossi Hamilton, Verstappen. Bocciati i creativi Red Bull e Maurizio Arrivabene
F1 2016 – Pagelle dal Red Bull Ring d’Austria, tra foreste, contatti improbabili e cordoli taglienti si, ma solo per la Ferrari. La domenica austriaca regala colpi di scena a profusione, emozioni da cuori forti. D’altro canto, un horror del genere era difficile prevederlo. No, non parliamo del conflitto Rosberg-Hamilton, ma del completo Red Bull sfoggiato dai poveri Verstappen e Ricciardo. Roba da bollino rosso, vietato ai minori di 18 anni, parental advisorial, fate voi. Menzione d’onore per Sebastian Vettel. 29 anni e un salto a Lourdes come regalo di compleanno. Tutti pronti? Via alle pagelle del Red Bull Ring.
Nico Rosberg, voto 4: A fine gara era evidentemente stanco il simpatico Nico. Troppe emozioni la sera prima con quel rettangolo verde. D’altronde si conosce la passione di Rosberg per il calcio. 120 minuti e poi i rigori e poi i festeggiamenti, e poi mi tiri tardi e poi mi tiri la staccata e poi mi ti dimentichi pure di girare. Ahi ahi Nico. Avevi fatto una gran bella gara. Capisco perdere la vittoria all’ultimo giro, ma il mondiale così ce lo giochiamo male male. da secondo a quarto in mezzo giro. Ciliegina
Lewis Hamilton, voto 10: Come una tigre sulla preda, quando ha visto il varco Lewis non ci ha pensato due volte a passare. Una sorpasso su Max Verstappen eccellente, un attacco su Nico Rosberg da predatore, con quella curva forzata apposta che li ha portati al contatto. Poi già con il gas anche fuori, ma tanto quel biondino li la frittata l’aveva già fatta. Un voto in più per non essere andato in crisi nera (scusate il gioco di parole) quando ha visto che a Nico avevano montato coperture diverse.
Sebastian Vettel, voto 9: La maledizione degli italiani ha colpito pure lui. Oggi, in tutto il Mondo, un tedesco ha subito l’italica jettatura post calci di rigore. Povero Seb, quest’anno non gliene gira bene una che una. Certo, magari se fosse rientrato qualche giretto prima come tutti e non avesse continuato a girare.. “eh ma non c’era segno di decadenza con i tempi”. Certo certo: la lezione di Spa dello scorso anno non è servita eh…”solo sfortuna” per Arrivabene. Povero Paperino.
Max Verstappen, voto 9: Che bravo il ragazzino. Corre come un veterano, attacca come un veterano, fa venire la gastrite a Ricciardo come un veterano. Fa tutto alla perfezione, conquista un terzo posto diventato secondo grazie al regalo di Rosberg e per la seconda volta si tiene dietro Raikkonen. Bravo bravo. Un voto in più per come porta con naturalezza quella tuta da austriaco fatta dalla Red Bull che avrebbe fatto venire crisi isteriche adolescenziali anche ad un sessantenne.
Kimi Raikkonen, voto 7: Il solito Kimi. Senza infamia e senza lode. corre bene certo. Recupera, fa bei giri puliti. Poi arriva dietro un avversario e ci mette tra i quattro ed i dodici giri per pensare ad effettuare un tentativo di sorpasso. Ringrazia Rosberg per poter bere champagne sul podio.
Maurizio Arrivabene, voto 2: Maurizio Maurizio. Ci è sempre stato simpatico per la sua rabbia, la sua foga, il suo carisma. Un vero capo, pronto a immolarsi per la barca Ferrari. Certo che però, Maurizio bello, se per l’ennesima volta fate delle tattiche estreme, e se ti scoppia uno pneumatico, parlare ogni volta di sfortuna pare un pò come prenderci in giro. Oggi è stata sfortuna, “Ero… rimasto senza benzina. Avevo una gomma a terra. Non avevo i soldi per prendere il taxi. La tintoria non mi aveva portato il tight. C’era il funerale di mia madre! Era crollata la casa! C’è stato un terremoto! Una tremenda inondazione! Le cavallette! Non è stata colpa mia! Lo giuro su Dio!” Ecco…pressapoco. Un voto in meno per la risposta sgarbata alla povera Masolin. Non si trattano così le signore!
La gara, voto 9: Esplosioni, gomme forate, sorpassi, incidenti, tute dal gusto pessimo, una conduttrice mezza nuda sul podio, Wharlein che va a punti, Button finisce sesto. Insomma: è successo di tutto e di più in questo divertente gp d’Austria. L’unica cosa che non ci ha sorpreso è il contatto e le accuse tra Hamilton e Rosberg. Quella oramai è ordinaria amministrazione.
I tifosi a fine gara, senza voto: come l’anno scorso verso Rosberg, quest’anno arrivano dei fischi ad Hamilton. Per cosa sarebbe divertente capirlo. Anzi, sarebbe divertente capire perchè purtroppo ci siano anche in formula Uno certi imbecilli che fischiano piloti che rischiano la vita per il loro divertimento. Vallo a capire.