Skoda Kodiaq: primo contatto esclusivo
Abbiamo provato in anteprima assoluta la nuova Skoda Kodiaq tra le strade della Repubblica Ceca.
[blogo-video id=”816412″ title=”Skoda Kodiaq prova” content=”” provider=”brid” video_brid_id=”” video_original_source=”” image_url=”https://s3.eu-west-1.amazonaws.com/video.blogo.it/thumb/XWSwruWF-640.jpg” thumb_maxres=”0″ url=”234085″ embed=”PGRpdiBpZD0nbXAtdmlkZW9fY29udGVudF9fODE2NDEyJyBjbGFzcz0nbXAtdmlkZW9fY29udGVudCc+PGlmcmFtZSBjbGFzcz0nbXBfdmlkZW9fdGhlbWUgaWZyYW1lX19tcF92aWRlb190aGVtZScgc3JjPSJodHRwczovL2F1dG9ibG9nLmFkbWluLmJsb2dvLml0L3ZwLzgxNjQxMi8iIGFsbG93ZnVsbHNjcmVlbj0idHJ1ZSIgd2Via2l0YWxsb3dmdWxsc2NyZWVuPSJ0cnVlIiBtb3phbGxvd2Z1bGxzY3JlZW49InRydWUiIGZyYW1lc3BhY2luZz0nMCcgc2Nyb2xsaW5nPSdubycgYm9yZGVyPScwJyBmcmFtZWJvcmRlcj0nMCcgdnNwYWNlPScwJyBoc3BhY2U9JzAnPjwvaWZyYW1lPjxzdHlsZT4jbXAtdmlkZW9fY29udGVudF9fODE2NDEye3Bvc2l0aW9uOiByZWxhdGl2ZTtwYWRkaW5nLWJvdHRvbTogNTYuMjUlO2hlaWdodDogMCAhaW1wb3J0YW50O292ZXJmbG93OiBoaWRkZW47d2lkdGg6IDEwMCUgIWltcG9ydGFudDt9ICNtcC12aWRlb19jb250ZW50X184MTY0MTIgLmJyaWQsICNtcC12aWRlb19jb250ZW50X184MTY0MTIgaWZyYW1lIHtwb3NpdGlvbjogYWJzb2x1dGUgIWltcG9ydGFudDt0b3A6IDAgIWltcG9ydGFudDsgbGVmdDogMCAhaW1wb3J0YW50O3dpZHRoOiAxMDAlICFpbXBvcnRhbnQ7aGVpZ2h0OiAxMDAlICFpbXBvcnRhbnQ7fTwvc3R5bGU+PC9kaXY+”]
“May I go faster Sir?” mi chiede gentilmente il ragazzo che mi sta portando fuori Praga. Apro gli occhi di getto, e cercando di ricompormi annuisco senza problemi. Mi ero addormentato per l’ennesima volta. Non bastava l’ora in aereo da Francoforte alla capitale Boema evidentemente. C’è da dire, a mia discolpa, che la Skoda Octavia è decisamente comoda. E poi abbiamo passato la città, siamo in piena autostrada, direzione Mlada Boleslav.
In pratica la casa della Skoda. E’ lì che c’è il centro ricerche, il quartier generale. In realtà c’è poco più. E’ contornata da boschi e piccoli appezzamenti. Sono in ritardo, e questa non sarebbe una grande novità, ma la realtà è che stavolta non è colpa del sottoscritto, vittima degli eventi come nemmeno il miglior Dylan Dog, ero rimasto bloccato fino a tarda notte a Francoforte. Sarà per questo che, nonostante l’evento sia di quelli importanti, ancora non percepisco quel brivido.
Si, andiamo più veloce, ma intanto qualche altro minuto di sonno me lo rubo. Sono le 11.40: il Workshop è cominciato da qualche minuto. Si, oggi sarò uno dei pochi fortunati che potrà vedere la nuova Skoda Kodiaq in anteprima. Analizzarla da vicino, toccarla con mano. E’ un’auto importante questa, perchè è il passaporto per nuovi lidi, l’attestato di maturità. La Kodiaq vuole essere pioniera di un salto di qualità da parte di Skoda. Tornare agli antichi fasti. Il che mica significa quelli dell’era tardo comunista, dove l’auto era un mezzo per muoversi, punto.
[related layout=”big” permalink=”https://www.autoblog.it/post/815120/skoda-kodiaq-nuove-foto-in-livrea-camouflage”][/related]
No, l’idea è quella di avvicinarsi sempre più a quelle origini date da un marchio che ha qualcosa come 120 anni di vita, e che era la macchina dei ricchi, degli aristocratici. Perfino della dinastia degli Asburgo. Insomma, roba da intenditori. Oggi quel marchio vuole rilanciarsi, e vuol passare per la sua filosofia “Simply clever”. Che a raccontarla ad un profano significa utile, in grado di semplificarti la vita con intelligenza. Giusto, ed è quello che in effetti mi trovo davanti una volta salito fin sopra il quarto piano del quartier generale della Skoda, non prima di aver dovuto consegnare il cellulare. L’evento è top secret: guai a far uscire una foto non autorizzata. E visto e considerato che l’occasione fa l’uomo ladro, in Repubblica Ceca hanno pensato di prevenire qualche scatto proibito.
Finalmente davanti agli occhi. E’ una preserie vero, ma è talmente rifinita e confezionata – bene ad onor del vero – che quasi non me ne accorgo. Mi vengono sciorinati i dati tecnici con estrema passione da parte degli uomini della casa. Si nota quel misto di ansia e adrenalina, quel fremere nel volerti far capire che, sì, questa Kodiaq è una nuova Skoda. Piattaforma MQB Evo, lunghezza di 4,697 m, con un passo di 2791 mm, una larghezza di 1882. L’altezza? Quella no, non ci viene fornita.
Poco importa perchè lo stile ci convince. Mi piace il cofano anteriore, piatto con venature ben pronunciate e sopratutto un prolungamento nella zona centrale che lo rende meno compatto e più filante. Lo stile del Vision S è stato mantenuto, con un corso stilistico che, a detta dei designer, riprende quello di un cristallo boemo con tagli netti si, ma snelli delle superfici. Esempio? I gruppi ottici posteriori, così come la linea di cintura.