eROT: Audi studia gli ammortizzatori "elettrici"
La fonte di energia è la strada stessa.
:format(webp)/www.autoblog.it/app/uploads/2016/08/audi-erot.jpg)
Questo sistema sospensivo con componenti montati orizzontalmente – oltre a liberare spazio nel bagagliaio, lo stesso che è sottratto dai tradizionali ammortizzatori posteriori installati verticalmente – promette un miglioramento del comfort di marcia e una riduzione dei consumi e delle emissioni inquinanti di circa 3 g/km di CO2. Secondo il costruttore tedesco il recupero energetico si attesta mediamente dai 100 a 150 watt: più precisamente si va dai 3 watt di una strada regolare ad un massimo di 613 watt per una strada particolarmente dissestata.
A Ingolstadt sono convinti che l’impiego degli eROT sulla futura produzione di serie sia “possibile”; a condizione che l’auto abbia un sistema elettrico a 48 V, elemento fondamentale della futura strategia di elettrificazione del costruttore tedesco: quest’ultimo, già in uso su modelli come Bentley Bentayga e Audi SQ7, servirà ad alimentare il sistema mild hybrid di un nuovo modello ad alte prestazioni in arrivo nel 2017, e garantirà un risparmio di carburante fino a 0,7 l/100 km.