Il cambio della targa danneggiata: cosa fare per la sostituzione e quanto costa
Se la targa dell’auto si è danneggiata o deteriorata occorre farne il cambio. Ecco come si fa la sostituzione per non incorrere in multe.
A volte può capitare di dover fare il cambio della targa dell’auto perché danneggiata da un incidente, oppure deteriorata dal tempo o addirittura smarrita. Se non si provvede alla sostituzione si può incorrere in una multa: come fare quindi per circolare in tranquillità e non rischiare sanzioni? Ecco cosa fare per la reimmatricolazione della targa non leggibile.
Come previsto dall’articolo 102 del Codice della Strada, la targa deve essere sempre perfettamente leggibile altrimenti si rischia una multa tra 41 e 168 euro, anche nel caso in cui la leggibilità sia solo parzialmente compromessa.
Per risolvere questa situazione occorre presentarsi allo Sportello Telematico dell’Automobilista (STA) e richiedere una nuova immatricolazione. L’automobilista dovrà presentarsi con documenti e moduli da riempire, tra cui:
- targhe deteriorate;
- carta di circolazione;
- certificato di proprietà;
- modulo di richiesta di reimmatricolazione, ovvero il modello DTT2119;
- modulo di richiesta di rinnovo di iscrizione al PRA Mod. NP2;
- fotocopia del documento di identità dell’intestatario;
Nel caso in cui la richiesta di reimmatricolazione avvenga perché le targhe sono state rubate o smarrite, occorre prima fare la denuncia di furto alla Polizia entro 48 ore. Trascorsi 15 giorni si potrà fare la richiesta di reimmatricolazione come già descritto, allegando anche copia del verbale di denuncia. Nel tempo che intercorre tra la denuncia e la possibilità di fare richiesta di reimmatricolazione si potrà comunque circolare sostituendo la targa con un pannello a fondo bianco riportante le indicazioni contenute nella targa originaria: se ciò non viene fatto e si circola senza targa si rischia una multa da 84 a 335 euro.
Ma quanto costa tutta questa procedura? Alcuni costi sono fissati per legge, ovvero:
- emolumenti ACI – 27,00 euro;
- imposta di bollo per iscrizione al PRA – 32,00 euro;
- diritti MCTC – 10,20 euro;
- imposta di bollo per reimmatricolazione – 32,00 euro.
A questo bisogna aggiungere il costo della targa, che viene stabilito dal Dipartimento dei Trasporti terresti, il cui tariffario viene segnalato dal Portale dell’Automobilista.
Dover rifare l’immatricolazione dell’automobile può rivelarsi quindi una gran seccatura, ma occorre comunque prestare attenzione per non pagare multe decisamente evitabili.