Formula 1: le pagelle del GP di Malesia 2016
I nostri voti (semi seri) al fine settimana di Sepang di Formula Uno. Promossi Ricciardo, Raikkonen, Hamilton. Bocciato Vettel.
F1 2016 – Pagelle dalla calda, caldissima Sepang. Vince Ricciardo davanti a Verstappen. Doppietta Red Bull, roba che non capitava dal 2013, roba che era fantascienza fino allo scorso anno. Terzo chiude Nico Rosberg, con tanto di penalità, ma tanto, quarta è una Ferrari che fa come il gambero in questo 2016 e continua a perdere velocità e posizioni. Dal campionato mondiale come obiettivo, qua oramai si è perso praticamente anche il secondo posto grazie anche ad una sana dose di sfiga. Certo, il Vettel di quest’anno gli ha dato una sonora mano, ed anche in Malesia, la corsa del tedesco dura cinquecentometri. La menzione d’onore stavolta va ad Alonso che parte ultimo e ti chiude a punti. Promossi e bocciati di Sepang. Tutti pronti? Via alle pagelle.
Daniel Ricciardo, voto 10 che bravo l’australiano. Uno di quelli che quando si mette in testa una cosa lo fa, cascasse il mondo. Che poi, attendeva proprio quel momento. Attimi complicati, difficili, in cui serve pelo sullo stomaco, concentrazione, dedizione. Si, oggi era il suo giorno. Quando ha capito, ha agito, senza pensarci troppo: ha preso lo spumante e se l’è versato sulla propria scarpa. Poi si, l’ha bevuto con gusto. E’ oramai una tradizione tra i piloti dopo che era una tradizione aussie. Aveva iniziato Miller ad Assen, seguito poi sempre da Ricciardo si, ma per un podio vuoi mettere? Ora però a Sepang se l’è bevuto con gusto. Che con una suola che ha subito il caldo e l’umidità della Malesia significa impresa storica. E Daniel, visto che è bravo, ha condiviso il momento anche con Horner, Verstappen e Rosberg. Perchè in compagnia è meglio. Ah si, ha anche vinto la gara dopo un duello epico con il suo team-mate. Spumeggiante!
Max Verstappen, voto 7 bravo è bravo. Veloce è veloce, fenomeno è fenomeno. Si, lo abbiamo capito. Anzi, è sotto gli occhi di tutti che questo ragazzino di 19 anni è uno di quelli che può fare la storia. Però magari, capiamo il piglio del campione, capiamo l’adrenalina, capiamo tutto. Dare però dell’idiota ad un quattro volte campione del mondo come Vettel…beh…amico bello, se ci trovavamo negli anni Ottanta e/o Novanta ti prendevi tanti di quegli schiaffi sul coppino che il giorno dopo camminavi gobbo. Vettel però è un bravo ragazzo e glissa con un “non commento”. Dove sono finiti i bei tempi in cui Senna e Prost si picchiavano, in cui Piquet mandava a quel paese Zermiani e Schumacher entrava nel box di Coulthard per una sana scazzottata? Fortunello
Nico Rosberg, voto 9 Parte malino, onestamente su. Lascia anche spazio alla prima staccata. Niente, sei fortunato come Calimero è evidente, visto che Vettel ti centra in pieno, ti manda in testacoda e ti fa finire ultimo. Non c’è nulla da fare, ma tu hai una Mercedes, sei primo in classifica e inizi una rimonta forsennata. Poi giunge il miracolo: Hamilton, quello li, si proprio lui, quello che ti frega sempre i titoli mondiali, rompe e finisce a -23. Ma tu sei Nico e le cose facili non ti piacciono. Ed allora ecco 10 secondi assurdi di penalità. E allora? Tutto finito? Neanche per sogno….hai una Mercedes, non l’hai ancora capito? Stai a vedere che è l’anno buono per il biondino…
Lewis Hamilton, voto 10 riassunto veloce: Gara perfetta, sta per vincere, poi rompe l’unico motore Mercedes in griglia. Ed era pure semi nuovo. Sarà molto credente come si è notato nel suo post su Facebook, ma le imprecazioni molto probabilmente si saranno sentite in tutta la Malesia.
Sebastian Vettel, voto 2 un rettilineo. E’ durato un rettilineo il gran premio di Vettel. Pronti partenza via, grande scatto, sorpasso a Ricciardo, poi Verstappen. Prima esterno, poi interno, ora lo affianco, la curva. Freno freno freno. Sospensione andata. . Ecco, Seb deve trovare un poco di serenità. Una gara buttata cosi non è accettabile. Un voto in più perchè non commenta la spacconata via radio di Verstappen.
Kimi Raikkonen, voto 7: senza infamia e senza lode. Fa il suo come al solito. Con i suoi occhialoni scuri a fine gara – anche se è buio – ti parla e ti dice “non avevamo velocità”. Limpido, chiaro, semplice. Ti racconta la sua gara ai piedi del podio tra illusioni, giri veloci, penalità e sorpassi in tre parole tre. E capisci tutto. Peccato sia un film registrato. Tiene in piedi la baracca Ferrari in questo 2016. E pensare che lo volevano cambiare per Bottas un anno fa: ora è patrimonio di Maranello. Salvate il soldato Kimi