Apple Car, adesso la Mela passa al contrattacco
L’azienda di Cupertino chiede il rispetto della concorrenza: stessi diritti dei costruttori tradizionali per testare le auto a guida autonoma
Apple alla sua ennesima inversione di marcia. Torna alla ribalta la possibile prossima presenza dell’azienda di Cupertino, di cui vi parliamo nel nostro Melablog, nel mondo dell’automobile. Apple ha infatti inviato una lettera dai toni anche criptici all’ente per la sicurezza stradale Usa, la Nhtsa. Tocca al Financial Times districare la matassa di quello che è quasi un giallo.
Secondo il quotidiano finanziario Apple avrebbe presentato una richiesta per avviare i test di una vettura a guida autonoma. Un atto formale, accompagnato dalla richiesta del rispetto della concorrenza, ovvero un trattamento analogo a quello di cui beneficiano già i colossi dell’auto impegnati per proprio conto nello sviluppo di questa piattaforma tecnologica.
Nel testo siglato dalla Apple, si prospettano “significativi benefici perla l’umanità derivanti dai veicoli automatici”, ma nella sostanza la mela morsicata gioca una partita che va ben oltre le apparenze. La stampa statunitense a fine ottobre aveva stigmatizzato con molta cura l’abbandono da parte di Apple del proprio Progetto Titan, ovvero la costruzione di una intera vettura partendo dal foglio bianco. Difficoltà progettuali che derivavano dall’ingresso in un mondo che Apple sostanzialmente ignorava, ma anche la resistenza dei costruttori tradizionali a proporsi come alleati. Cupertino, lasciata sola, non aveva gettato la spugna, ma giocato di strategia cambiando le regole del gioco.
Bob Mansfield, ex marine e vice presidente in pensione, è stato richiamato da Tim Cook alla guida del progetto auto per cambiare orizzonte, cioè lavorare non più ad una vettura completa ma ad un pacchetto hardware e software dedicato alla guida autonoma e da realizzare in tempi brevi. Una mossa per imporlo con forza alle case automobilistiche come standard già pronto per essere adottato a bordo delle nuove vetture. La lettera di Apple all’ente per sicurezza stradale Usa (Nhtsa) segnala invece che neppure questa strada sarà per Cupertino facilmente percorribile.