FCA: EPA accusa software diesel, FCA risponde
FCA: secondo Marchionne non c’è nulla in comune con il caso Volkswagen
FCA Dielegate. Marchionne, secondo quanto riportato da Ansa, ha affermato durante una conferenza stampa che “Non c’è nulla in comune fra il caso Volkswagen e quello FCA.” Marchionne ha anche ricordato come FCA stia dialogando con l’EPA da più di un anno.
Aggiornamento delle 18.40 del 12/01/2016
FCA EPA: le accuse e la risposta
L’EPA ha notificato ad FCA alcune violazioni del Clean Air Act. Secondo quanto riportato sul sito della EPA, l’Agenzia americana per la protezione dell’ambiente, alcune automobili destinate al mercato americano di Fiat Chrysler Automobiles sarebbero state dotate di un software capace di influenzare le emissioni.
Al centro del mirino dell’EPA ci sono i V6 3.0 diesel montati sulle Jeep Grand Cherokee dal 2014 al 2016 e sulle Dodge Ram 1500. In totale l’EPA ha calcolato che possano essere coinvolti 104 mila veicoli. Secondo l’indagine condotta dall’agenzia statunitense con la collaborazione del CARB, il California Air Resources Board, su queste vetture è presente un software capace di ridurre le emissioni di NOx in alcune condizioni di marcia. Ciò costituirebbe una grave violazione del Clean Air Act, la legge federale creata per controllare i livelli di inquinamento negli Stati Uniti. Ogni costruttore deve infatti certificare ogni nuovo modello prima di poterlo vendere negli USA, dimostrando che le emissioni rientrano all’interno dei limiti imposti.
Immediata la risposta di FCA che si dichiara “delusa dalla decisione dell’EPA” ma “pronta a collaborare per chiarire la situazione con l’EPA e con la nuova Amministrazione degli Stati Uniti“. Nella nota diramata si può leggere come FCA US voglia incontrare l’EPA per dimostrare come i sistemi di controllo delle emissioni delle auto vendute negli USA risultino totalmente legali e “non siano definibili come Defeat Devices” all’interno dell’attuale regolamentazione.
FCA EPA: i documenti ufficiali
Riportiamo integralmente il documento dell’agenzia americana:
E di seguito, la risposta integrale di FCA US:
Testo delle 17.00 del 12/01/2016