Hyundai Ioniq: elettrica e ibrida a confronto
La prima ibrida di Hyundai messa a confronto con la sorella elettrica: la prova su strada delle Hyundai Ioniq Hybrid e Hyundai Ioniq EV.
Questa frase potrà sembrare ridondante ma il mondo dell’auto è in continua evoluzione, tanto da mettere in discussione l’effettiva utilità dei motori a gasolio, ad oggi i più efficienti in termini di resa. L’ibrido continua a prendere piede e sempre più case si lanciano nel mondo dei motori termici affiancati da unità elettriche con risultati più o meno buoni. C’è poi chi, come Hyundai, crea una gamma di veicoli “amici” dell’ambiente, in pieno stile ecoblog, lanciando la nuova Hyundai Ioniq ibrida, la sua versione elettrica e l’evoluzione Plug-in che combina le doti migliori di queste due versioni.
Trattandosi del primo progetto concreto di Hyundai nel campo della mobilità ecosostenibile, abbiamo deciso di mettere a confronto le due versioni attualmente disponibili: la Hyundai Ioniq ibrida e la Hyundai Ioniq elettrica. Partiamo dal fatto che il progetto delle due vetture è comune, ma il centro stile Hyundai ha deciso di differenziare in maniera sostanziale le due auto. Il frontale cambia in maniera netta anche per via delle diverse esigenze aerodinamiche e di raffreddamento, mentre il posteriore si diversifica per alcuni particolari. Dentro le due auto sono profondamente diverse e, personalmente, ho preferito l’elettrica. Questo per via del maggiore spazio a disposizione dei passeggeri anteriori e per la migliore organizzazione del tunnel centrale. La EV ha poi il freno a mano elettrico, cosa che ha permesso di eliminare il fastidioso freno a piede presente sulla sorella ibrida: il pedale è troppo vicino allo stinco quando si sfrutta il poggiapiede e spesso ci si sbatte contro.
[rating title=”COMFORT” value=”7.5″ layout=”left”]Detto questo il livello di comfort è praticamente identico: l’abitacolo è ben isolato e grazie agli studi aerodinamici anche i fruscii sono praticamente assenti, si sente solo il rotolamento degli pneumatici. Lo spazio a bordo nonostante le dimensioni compatte – la lunghezza è di 4 metri e 47 – di certo non manca, nemmeno per i passeggeri posteriori. Anche il vano bagagli è piuttosto ampio: 443 litri ampliabili fino a 1.505 per l’ibrida. L’infotainment è completo e facile da usare: Android Auto e Apple CarPlay si interfacciano immediatamente con l’auto e rendono l’esperienza di guida ancor più comoda e sicura. Non mancano nemmeno accessori come la videocamera di retromarcia, decisamente indispensabile vista la scarsa visibilità posteriore dovuta dal design aerodinamico della coda.
In Italia la Hyundai Ioniq ibrida viene proposta con un prezzo di 24.900 ero in 3 versioni, Classic, Comfort e Style. Per la sorella elettrica bisogna prepararsi a spendere un po’ di più: in questo caso il listino parte da 36.750 euro ma più che di un fatto meramente economico si tratta di una vera e propria scelta verso l’ambiente. Ma vediamo ora nel dettaglio come sono e come si guidano l’ibrida e l’elettrica.
Hyundai Ioniq hybrid: la prova su strada
Nel segmento delle ibride Hyundai ha una concorrente giapponese decisamente scomoda. Proprio per questo la Hyundai Ioniq non poteva che essere sviluppata con la massima attenzione ai dettagli, soprattutto per quanto riguarda il powertrain. Appena si avvia il sistema ibrido e si mette il cambio in Drive si può subito partire in elettrico e, se non si esagera col gas, il motore termico non si accende neanche dopo qualche centinaio di metri. Il funzionamento dell’unità elettrica è dolce e ben calibrato: non dà strattoni e non risulta eccessivamente scattante.
Quando le velocità superano i 30 chilometri orari si sente un lieve rumore: è il 1.6 che si accende ma il suono è l’unica cosa di cui ci si accorge. La sinergia tra i due propulsori è perfettamente calibrata e non si sentono mai vuoti o mancanze di potenza. La Ioniq non è di certo una sportiva ma si muove agevolmente nel traffico e, grazie all’aerodinamica, ha buone prestazioni anche in autostrada nonostante l’esigua potenza del sistema propulsivo. Merito anche del cambio, un automatico doppia frizione fluido e dolce nelle cambiate.
[rating title=”MOTORE” value=”7″ layout=”left”]Il powertrain vanta un 1.6 benzina abbinato a un motore elettrico e genera una potenza complessiva di 141 cavalli con una coppia massima di 147 Nm. Dati sufficienti per fornire una buona spinta praticamente in ogni situazione, senza però trascurare l’efficienza di marcia, vero mantra di questa vettura. Hyundai dichiara un consumo di 3.9 litri ogni 100 chilometri, dato che siamo andati a verificare con una prova consumi approfondita. Dopo un migliaio di chilometri percorsi e tre diversi rifornimenti di carburante, la percorrenza media è stata di 17.6 chilometri con un litro di benzina. Le strade utilizzate per la prova spaziano dalla città alla campagna, con diverse centinaia di chilometri in autostrada dove i sistemi ibridi non danno il meglio di sé.
Confrontando il dato rilevato con quello dichiarato, pari a 25.6 litri, appare immediatamente la differenza di guida tra il ciclo di omologazione e le condizioni reali. Noi non siamo stati particolarmente attenti all’efficienza di marcia ma, guidando con più tranquillità ed evitando i tratti autostradali, i 20 chilometri al litro possono essere tutt’altro che un’utopia.
[rating title=”SU STRADA” value=”7″ layout=”right”]La Hyundai Ioniq è dunque una buona auto per spostarsi sia in città sia nelle zone extraurbane dove, nel misto, vengono fuori le sue doti dinamiche. Lo sterzo è leggero e non molto diretto: la taratura privilegia l’impiego cittadino ma, non avendo velleità sportive, non fa rimpiangere un setup più aggressivo nemmeno sulle curve. L’assetto non è eccessivamente rigido: le sconnessioni sono ben isolate ma il rollio un po’ si sente, soprattutto dietro. Quando si guida si sente che la coda dell’auto è un po’ pesante vista la presenza delle batterie e le sospensioni sono troppo morbide al posteriore.
Ciò rovina lievemente la dinamica di guida nel misto veloce ma non risulta un affanno nella guida tranquilla. Nel complesso però la Ioniq è un prodotto ben riuscito: la qualità globale è in linea con quella che ci si aspetta dal costruttore coreano, i prezzi sono interessanti, si parte da 24.900 euro, e i consumi non sono niente male.
Hyundai Ioniq EV: la prova su strada
Quando si scende dall’ibrida e si sale sull’elettrica si viene letteralmente proiettati in un altro mondo. Questo non solo per il diverso aspetto della vettura all’interno, ma anche per la filosofia di guida che bisogna adottare. Abbandonato l’ingombrante tunnel centrale, Hyundai ha lasciato spazio solo per l’essenziale: un comodo poggiabraccia con davanti dei tasti per comandare la trasmissione e il freno di stazionamento, evitando la presenza dello scomodo pedale come sulla sorella ibrida.
Basta premere la D per inserire la marcia avanti, lasciare il freno e lasciarsi sospingere dolcemente dal motore elettrico da 120 cavalli. La risposta dell’acceleratore è rapida e scattante ma non si dimostra brusca come su altri modelli: per accelerare vigorosamente serve affondare completamente l’acceleratore. La Hyundai Ioniq EV non è mai nervosa nelle risposte e risulta particolarmente ben calibrata. Docile ed estremamente facile da guidare, permette di muoversi in tutta tranquillità in città come in autostrada.
[rating title=”MOTORE” value=”7.5″ layout=”left”]La coppia istantanea di 295 Nm consente di scattare nel traffico con grande agilità, scordandosi poi del pedale del freno. Questo perché dietro al volante sono presenti due particolari paddles identici alle classiche palette usate comunemente per ingranare e scalare marcia nelle auto con cambio automatico. In questo caso però i paddles gestiscono il sistema di recupero dell’energia in fase di frenata e, dopo qualche minuto per abituarsi, si inizia subito a usarli per rallentare regolando la potenza di “frenata” su quattro diversi livelli. Il pedale del freno lo si usa praticamente solo nelle frenate più brusche.
Vista l’assenza di un motore termico l’abitacolo risulta particolarmente ovattato. In città la Ioniq elettrica è estremamente silenziosa, ma non si può dire lo stesso quando ci si trova in autostrada. L’isolamento acustico dell’asse posteriore non è curato come per l’anteriore: il rotolamento degli pneumatici è particolarmente presente e alla lunga diventa fastidioso. Restando dietro, vista la presenza delle batterie Hyundai ha dovuto sacrificare il bagagliaio: la capienza è di 305 litri contro i 443 della sorella ibrida.
[rating title=”SU STRADA” value=”6.5″ layout=”right”]Proprio il peso aggiuntivo delle batterie rende leggermente più goffa e meno agile la versione elettrica della Ioniq. L’anteriore è relativamente preciso e stabile ma al posteriore si sente la massa del pacco batterie da 28 kWh, soprattutto nelle manovre più brusche dove la coda pecca in reattività. Al contrario nei contesti urbani la Hyundai Ioniq EV risulta facile da guidare e da parcheggiare grazie alla grande progressività dell’acceleratore. L’assetto non è niente male nemmeno sul pavé, isola bene dalle sconnessioni ma non è eccessivamente morbido. Lo sterzo, leggero e facile da gestire, appare molto simile a quello della sorella ibrida.
Ibrida o elettrica?
A questo punto vi starete probabilmente chiedendo perché scegliere l’elettrica al posto dell’ibrida. La risposta è insita nella filosofia di quest’auto: non è una vettura pensata per tutti. Per prima cosa bisogna essere pronti a spendere almeno 36.750 euro, ovvero quasi 12 mila euro in più rispetto alla Hyundai Ioniq ibrida. Poi si deve essere disposti a utilizzare l’auto in un’area che non superi i 280 chilometri di autonomia dichiarati ma, in condizioni di utilizzo reali non si superano i 200 chilometri con una carica. Infine bisogna essere pronti a pazientare mentre si fa il pieno: con la ricarica rapida da 100 kW si arriva all’80% di carica in 24 minuti ma per caricarla con la presa di casa servono diverse ore.
Se siete disposti a scendere a questi compromessi perdonando i limiti di gioventù delle tecnologie elettriche, la Hyundai Ioniq elettrica è davvero un’ottima auto. Se invece, come me, ancora non riuscite a staccarvi dalla comodità di avere 800 chilometri d’autonomia con un pieno di benzina fatto in un paio di minuti, la Hyundai Ioniq ibrida potrebbe fare al caso vostro.